Il Futsal a 360° - N° 13

Venerdì, 11 Febbraio 2011
Vita da Ultras

Come comincia la giornata di un Ultras? Quanto tempo “pretende” quest’hobby durante la settimana, e quanto in funzione del Sabato? Come ci si organizza per una trasferta? Perché nel Calcio a 11 il termine Ultras incute timore: lo stesso vale anche nel mondo del Futsal?

24 ore con un Ultras. Viaggio a 360° alla scoperta di una nuova, spesso sconosciuta, realtà del Futsal Italiano: il Mondo degli Ultras. Sacrifici, amicizia e rispetto per gli altri. Quale ruolo occupano i nostri supertifosi nel mondo del Futsal? Dopo la Brigata Biancazzurra di Montesilvano, la Torcida Rossoblu di Putignano e il 100% Fans di Bisceglie ecco a voi i racconti dei principali responsabili del tifo organizzato di Augusta, Fasano (Birillo Boys) e Statte (Borghetti Group)…



SEBASTIANO “FRANKY” DI FRANCO
Augusta

Io, Ultras.
La mia avventura è cominciata a 6 anni quando andavo allo stadio con quelli più grandi di me. Quando poi questi, per motivi di lavoro o altro, hanno lasciato decisi di proseguire sulla loro scia. E’ una passione che ormai mi è entrata dentro. Prima seguivo anche il Calcio, ma ora solo Futsal. Anche perché il Calcioa11 qui ad Augusta è quasi scomparso. Per me essere ultras significa andare in curva ad incitare la propria squadra con coreografie e canti. Non è violenza, ma solo tifo! Che si vinca o che si perda, a fine gara si salutano gli avversari con strette di mano e basta, finisce lì. Per me vedere una partita senza ultras è come andare a vedere un’opera al teatro: sarebbe un mortorio…

Il Gruppo
Nel gruppo di “grandi” ne siamo una trentina. Poi ovviamente ci seguono anche tanti altri. Pure i più piccoli. Noi infatti è già da un po’ di tempo che stiamo coinvolgendo i ragazzini delle medie e delle elementari con iniziative particolari. E’ un progetto partito da me, per far si che anche i nostri ragazzi vengano al campo a godersi uno splendido spettacolo.

Tornando al gruppo ti dico che lasciai per due anni: c’era qualcosa che non andava, e preferii farmi da parte. Poi si è tutto risolto e sono tornato. Non ci sono compiti specifici, ognuno fa il suo. Tutti insieme prepariamo le bandiere, le coreografie e ciò che serve. Io sono uno dei più presenti perché gli altri lavorano o studiano e possono dedicare meno tempo, ma di sicuro tutti danno una mano. Sono il coordinatore, non il capo: questo termine da noi non esiste. Cosa ci identifica come gruppo? La mentalità! La nostra è quella di andare in trasferta solo ed esclusivamente per tifare, senza dare alcun minimo segnale di violenza. Il Mondo Ultras non è questo! E tutto sommato finora problemi non ne abbiamo mai avuti. Solo in un occasione, nel 2000 a Genzano. Problemi, ma per fortuna rimasti solo sulla carta, li abbiamo avuti anche con i tifosi di Lupari. Lì c’è un odio razzista nei nostri confronti, e nei forum o siti vari spesso ci siamo “scontrati”. Poi però chiesi a tutti di non rispondere più, e finì lì. Esistono dei costi per mantenere un gruppo, senz’altro. Per questo noi, almeno i più grandi, ci autotassiamo. A seguire le partite ne siamo almeno 60/70 in casa e 30 in trasferta. Siamo gemellati con Bisceglie e Montesilvano.

Una Settimana da Ultras
Quando giochiamo in casa il prepartita comincia già dal Lunedì. Ieri ad esempio sono stato impegnato nel preparare 500 cartoncini verdi e neri in vista del match con la Lazio. Al Palazzetto ci vado tutti i giorni, anche perché do una mano per la Scuola Calcio. Poi se il Sabato c’è una partita importante, cominciamo dai primi giorni a preparare la coreografia. Il Venerdì sera ci incontriamo in un locale per definire gli ultimi dettagli. Poi torno a casa e seguo il mio rituale: per caricarmi mi rivedo la Finale di Coppa Italia Nazionale che vincemmo nel 2001. Augusta – Prato, 7-3. Negli ultimi 7 minuti di quel match al Palazzetto non si capiva più nulla, era diventata una bolgia.

Sabato mattina sveglia alle 7.00, colazione e via al Palazzetto a preparare la curva. Poi si torna a casa per pranzare, e prima di tornare ad incitare la squadra riascolto il cd con tutti i cori.

Gioie da Ultras
Il momento più brutto lo abbiamo vissuto a Genzano, quando fummo aggrediti dai loro tifosi. Con noi quel giorno c’erano una trentina di ragazzi delle scuole medie. Gli scontri si verificarono solo al Palazzetto: cominciarono a lanciarci bottigliette e altro. Non c’era nemmeno la polizia. Noi dovemmo intervenire per difendere i nostri ragazzi. Era la Finale di Coppa Italia del 2000 che perdemmo ai rigori. Fortunatamente poi arrivarono i poliziotti, almeno 200 e la situazione tornò normale. Loro erano davvero in tanti.

Il momento più bello è stato l’anno successivo, quando la Coppa la vincemmo noi! Ma non solo, perché nello stesso anno vincemmo anche lo Scudetto Under18 e Under21. Lo ricordo bene perché ricoprivo un ruolo dirigenziale nel settore giovanile. Avevamo uno squadrone: Adriano Foglia, Everton detto “Patata” e tanti validi ragazzi del nostro paese.

Ultras = Paura?
Paura perché gli ultras sono visti come gente che va allo stadio per causare danni. Ma non è assolutamente cosi. Gli ultras non sono tutti uguali. Nel Calcio ci sono più “problemi” forse perché esistono degli infiltrati in qualche gruppo che vanno allo stadio solo per creare casini! Ma fondamentalmente tra Calcio e Futsal differenze non ce ne sono. La soluzione per risolvere questi problemi deve essere interna ad ogni gruppo. Spetta a questi tenere sotto controllo la situazione. Due anni fa, come ti dissi, andai via dal gruppo perché c’era gente che non mi dava più retta. Mi hanno rimpianto, e decisi di tornare! Bisogna sapersi autogestire. E tenere sempre sotto controllo ogni cosa. E’ bello andare allo stadio e vedere oltre agli ultras, anche i papà e le mamme con i propri figli. Se non sapremo gestirci rischieremo di far scomparire il calcio…

Mondo Futsal
Alcuni dicono che il Futsal sia il “calcio dei falliti”. Chiaramente non è così! E’ più veloce, si gioca in spazi ristretti ed è molto più divertente. Se nel Calcio uno sbaglia si può fermare, qualcun altro rimedierà. Ma se ti fermi un solo istante nel Futsal prendi gol! Mi sono innamorato di questo Mondo quando dalla C2 passammo in A, e in squadra avevamo tutti ragazzi di Augusta. Ogni aspetto di questo sport mi piace. Spero solo di vedere Palazzetti sempre più pieni, con gente che tifa e applaude a fine partita sia in caso di vittoria che di sconfitta. I regolamenti? Mah, penso che vadano bene così! Anzi, ti dirò: la nuova regola del portiere mi piace! Si, penso che non cambierei davvero nulla…

Le 5 cose che non devono mai mancare in una trasferta
1) I tifosi
2) Lo striscione del Gruppo
3) Il rispetto per la tifoseria avversaria
4) Divertirsi sul pullman
5) Passare una bella giornata tra amici




CARLO AMATI e MARIO VITALE
Birillo Boys – Fasano

Io, Ultras.
La nostra avventura è iniziata in un sabato pomeriggio di ottobre del 2007, quando insieme ad un altro amico decidemmo per la prima volta di seguire il Fasano. Per noi la parola Ultras è sinonimo di Fede, Rispetto, aggregazione e scambio di idee. Portare avanti la nostra Fede, i nostri ideali, sentirsi impegnati in iniziative sociali, dare una mano a chi è meno fortunato di noi, ci permette di sentirci Ultras. Però non è mai abbastanza!

Il Gruppo
Inizialmente eravamo in 5-6. Ogni sabato diventavamo sempre di più, fino a raggiungere le 50-60 unità (fuori casa). Più che gerarchia il gruppo è formato da due rappresentanti, nonché proprietari dello striscione. E’ ovvio che le decisioni riguardanti le partite di ogni sabato vengono stabilite in riunioni, che facciamo settimanalmente. Ogni gruppo si differenzia per il proprio modo di pensare. Ci sono dei costi da sostenere. Le entrate si definiscono tramite la vendita di sciarpe, gadget e piccoli pranzi sociali che si organizzano.

Una Settimana da Ultras
La vita Ultras non ha giorni festivi: è una passione che ti avvolge tutti i giorni della settimana. Il momento più atteso della settimana è la riunione, perche dopo aver analizzato nei minimi dettagli la trasferta e la coreografia (ammesso che ci voglia) trascorriamo insieme un po' di tempo tra chiacchiere e risate. Io penso che ogni sabato ha una storia a sé quindi non sono mai tutti uguali. Ci incontriamo a ora di pranzo, mangiamo insieme e poi si parte…

Gioie da Ultras
I momenti più belli che ho vissuto con questa esperienza sono diversi. Il più indelebile è stato senz’altro l'anno di C1: eravamo la prima tifoseria organizzata a seguire la propria squadra in un campionato di “poca valenza” e tutti ci facevano i complimenti. Una tifoseria che nonostante le sconfitte incitava i propri beniamini dal primo all'ultimo minuto. L'altro ricordo indelebile è stata la trasferta organizzata in serie B con più di 70 Ultras al seguito alla volta di Martina (nostri rivali storici in tutti gli sport). Quel giorno, anche se il risultato non è stato a nostro favore, sugli spalti il nome della nostra città e del gruppo ha prevalso su tutto…

Ultras = Paura?
Troppo spesso l'Ultras viene additato come teppista, però la differenza tra le due cose è stratosferica. I teppisti non conoscono la parola Rispetto, non hanno la passione che contraddistingue l'Ultras: il loro intento è seminare panico e paura tra la gente. Purtroppo i metodi adottati dal governo italiano sono privi di senso; per risolvere un po' di problemi bisognerebbe prima di tutto rispettare un po' la Fede Ultras, facendo capire alle forze dell'ordine che portare una sciarpa al collo non vuol dire essere terroristi, ma avere una passione che mai nessuno potrà permettersi di cancellare.

Mondo Futsal
Ho imparato a conoscere il Futsal nel 2003 quando nacque la prima squadra nella mia città. E' uno sport molto tattico. L'aspetto entusiasmante è che ogni partita è ricca di colpi di scena, azioni rapide che in pochi passaggi capovolgono il risultato. Rispetto al calcio a 11 il Futsal è meno dispersivo in quanto le dimensioni ridotte del campo richiedono alto tasso tecnico e rapidità nel decidere l'azione.

Le 5 cose che non devono mai mancare in una trasferta
1) Il coraggio
2) Lo striscione
3) La sciarpa
4) La bandiera
5) Il tamburo



DAMIANO GALEONE e NUNZIO CAFORIO
Borghetti Group – Statte

Io, Ultras
Per Ultras si intende un gruppo di tifosi con un solo intento: seguire la propria squadra durante l’intero campionato, senza mai far mancare il proprio supporto sia durante gli allenamenti che durante la partita, a prescindere dalla categoria e dai risultati. Tutto nasce dalla passione e dall’amore verso la maglia, nell’identificazione del proprio territorio, e da un principio: passano le stagioni, cambiano gli allenatori e le giocatrici, ma Noi siamo e saremo sempre lì, a difesa di una Fede.

Il Borghetti Group nasce ufficialmente a gennaio del 2010. Non a caso la scelta del nome del gruppo deriva dal fatto che prima, durante e dopo la gara brindavamo alla nostra gloriosa squadra con il noto Caffè Borghetti. Ancor prima che il gruppo si formasse già seguivamo il Real Statte in casa ed in trasferta; con il tempo è nata l’idea di aggregarsi e la voglia di tifare questa squadra. Da qui la prima partita a cui ha assistito il “Borghetti Group” è stata la finale di Coppa Puglia 2010 presso il palazzetto di Cisternino e conclusasi con la vittoria del Real Statte.


Il Gruppo
Attualmente il gruppo è composto da circa 30 ragazzi, la cui fascia d’età è compresa tra i 18 e i 30 anni. Ogni domenica, si affiancano nuovi appassionati, piccoli e grandi, a tal riguardo merita una citazione il “Gruppo By-pass”. All’interno del gruppo vi è un leader, personaggio carismatico che guida il “Borghetti” lanciando cori ed incitando, incessantemente, la propria squadra. Non esiste una gerarchia rigida e prestabilita, tutti i partecipanti hanno la possibilità di esprimere il proprio parere, avanzare idee, sciogliere dubbi e perplessità. L’esperienza dei componenti permette l’organizzazione delle trasferte e la gestione di tutto ciò che concerne il gruppo sia a livello sociale che economico. A tal riguardo è bene specificare che il Borghetti Group è economicamente indipendente, ossia si autofinanzia mediante un fondo cassa integrato e gestito dai suoi componenti, che permette di sopperire ai costi che il gruppo affronta come trasferte, striscioni, megafono, coreografie e quant’altro possa servire.


Una Settimana da Ultras
Il gruppo è sempre attivo e presente durante la settimana e non solo la domenica. Pur non avendo una sede ci incontriamo presso il centro sportivo “Sporting Club”, dove il Real Statte svolge gli allenamenti e disputa i propri incontri. In questa maniera abbiamo la possibilità di essere vicini alla squadra in maniera costante e tutto ciò ci permette di vivere più a fondo questa realtà, cogliendo l’occasione per creare nuovi cori. Inoltre rappresenta un momento di confronto tra in componenti del gruppo, i dirigenti e le giocatrici della Società. La settimana tipo, solitamente, scorre in maniera tranquilla fino al mercoledì. Dal giovedì inizia la mobilitazione per l’organizzazione della partita della domenica, soprattutto nel caso in cui si tratti di una trasferta. Incontri e telefonate sono all’ordine del giorno, si cura ogni dettaglio: orario di partenza, mezzi di trasporto, individuazione del tragitto da seguire, eventuali prenotazioni presso strutture ricettive, sistemazione di tamburi, striscioni, bandiere, megafono, etc..

La domenica. Già più di un ora prima dell’inizio della partita, intorno alle 10.00, il gruppo si riunisce presso il centro sportivo, si fissano gli striscioni, le bandiere, il tamburo e si inizia ad incitare la propria squadra già dal riscaldamento in modo da caricarle per l’incontro. Cinque minuti prima dell’inizio della partita giro di Borghetti per riscaldare le ugole. Alle ore 11.00 si parte: “Conquista la vittoria..!”. Si incita in maniera incessante la propria squadra fino al fischio finale indipendentemente dal risultato. “La maglia va sudata”. Si soffre e si gioisce tutti insieme. A fine partita il saluto alla squadra: “E se ne vaaa …la capolista se ne vaaa!!...”

Nella partita in trasferta la storia cambia… fissato l’orario di partenza inizia il giro per raccogliere tutti i partecipanti con solito appuntamento al bar ristoro dell’Agip di Statte. Presenti gli ultimi ritardatari si parte. Durante il viaggio si parla di come sarà la partita, di chi gioca e di chi non gioca, degli avversari e di cosa ci aspetta giunti al palazzetto. A destinazione, il primo saluto è per la squadra: “Siamo sempre con voi…”. Ci sistemiamo nel settore a noi destinato e dopo il classico “giro di Borghetti” inizia il sostegno per la squadra in maniera incessante per tutta la durata dell’incontro. A fine partita, ringraziamenti di rito, l’abbraccio della squadra e di nuovo in macchina per il ritorno dove si analizza la partita, si scarica l’adrenalina e già si pensa alla gara successiva.

Gioie da Ultras
Emilio D’Ippolito. Un padre per tutti noi, per la squadra e per il gruppo. Esempio di Uomo e di Vita, dirigente storico del Real Statte e padre del Capitano Mina d’Ippolito, venuto a mancare causa incidente stradale il 18/07/2010, di rientro dalla partecipazione ad un torneo estivo della squadra. Sino a quel momento pensavamo che il momento più brutto fosse stato perdere la finale scudetto 2010 per 1 – 0 contro l’Isef, ma ci sbagliavamo. Questo evento tragico ci ha svegliati e ci ha riportato alla dura realtà della Vita. La sua mancanza si fa sentire ogni giorno di più. Per questa ragione, affianco allo striscione “Borghetti Group” è comparso, ci accompagna e ci accompagnerà, in casa ed in trasferta, lo striscione “Emilio presente”, seguito da cori secchi e decisi che lo ricordano durante lo svolgimento della gara.

Il Real Statte è una società vincente, la squadra più titolata d’Italia. Sin da quando la seguiamo, su e giù per lo stivale, raccogliamo gioie (tante) e dolori (pochi). Nel 2011 abbiamo già conquistato il primo trofeo stagionale: la Coppa Puglia, per la dodicesima volta consecutivamente, che ci permetterà tra due settimane di disputare la “Final Eight” di Coppa Italia. Siamo primi nel girone B del Campionato Regionale. La vittoria più bella? La prossima...

Ultras = Paura?
...NO! Nel calcio a 5, a memoria, non si sono verificati atti di violenza tra le tifoserie. Giriamo per la Puglia e anche fuori regione per gli eventi nazionali, tant’è che lo scorso giugno siamo stati a Napoli per le finali scudetto, a stretto contatto con le altre tifoserie, locali e non, e non si è verificato alcun tipo di problema. A gennaio al palazzetto di Turi, per le finali di coppa, c’eravamo noi, martinesi, baresi e foggiani e anche in questo caso nessun problema. La violenza non appartiene al mondo del calcio a 5. L’ultras è da noi inteso come colui che ama e vive per la “maglia” e di sicuro non renderebbe danno alla propria squadra. Chi usa la violenza non è un Ultras. Gli ultras nel calcio a 11 sono stati demonizzati ed è in atto una repressione: bisognerebbe affrontare la situazione con il dialogo e il confronto con tutte le parti in causa.

Mondo Futsal
Il Futsal per noi è il simbolo del calcio pulito, dove gli scandali e le indagini non sono all’ordine del giorno. Probabilmente il minor volume dei soldi che circola rispetto al calcio a 11 rende più vero e più vicino a noi questo sport. Il Futsal femminile si sta evolvendo per sua natura, dall’anno prossimo è previsto il primo Campionato Nazionale, questa è la novità più importante, un passo avanti importantissimo.

Le 5 cose che non devono mai mancare in una trasferta
1) Caffè Borghetti / Amore per la maglia
2) Passione e incitamento costante per la squadra
3) Mentalità vincente
4) Rispetto per l’avversario
5) Striscione identificativo del gruppo e materiale distintivo del gruppo






I Numeri Precedenti - 2010

1)
Mercoledì 3 Novembre. “Vita da Sudamericano". Clicca Qui.
2) Mercoledì 10 Novembre. “Vita da Dirigente". Clicca Qui.
3) Mercoledì 17 Novembre. "Vita da Ultras". Clicca Qui.
4) Mercoledì 24 Novembre. "Vita da Addetto Stampa". Clicca Qui.
5) Mercoledì 1 Dicembre. "Vita da Under". Clicca Qui.
6) Mercoledì 8 Dicembre. "Vita da Mister". Clicca Qui.
7) Mercoledì 15 Dicembre. "Vita da Numeri 1". Clicca Qui.
8) Mercoledì 22 Dicembre. "Vita da Bomber". Clicca Qui.


I Numeri Precedenti - 2011

9)
Mercoledì 12 Gennaio. "Vita da Presidente". Clicca Qui.
10) Mercoledì 19 Gennaio. "Vita da Capitano". Clicca Qui.

11) Mercoledì 26 Gennaio. "Vita da Sudamericano". Clicca Qui.
12) Mercoledì 2 Febbraio. "Vita da Dirigente". Clicca Qui.



GENNAIO & FEBBRAIO
Nei Prossimi Numeri

14. Mercoledì 16 Febbraio. “Vita da Addetto Stampa".
15. Mercoledì 23 Febbraio. “Vita da Under".
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