Il Futsal a 360° - N° 18

Sabato, 19 Marzo 2011
Vita da Bomber

C’è chi dice di averlo nel Dna, e chi non ci bada troppo. Ad ogni modo, la musica è uguale per tutti: fare gol è il primo pensiero di ogni bomber. La domanda allora sorge spontanea: cosa si prova ogni volta che si “gonfia la rete”? Viceversa, quali pensieri passano per la testa dopo aver sbagliato un gol facile?

Viaggio a 360° alla scoperta di una delle più belle realtà del Futsal Italiano: il Mondo dei Bomber. Ne abbiamo parlato con Rodolfo Fortino (Augusta), Antonio Campano (Napoli Vesevo), Luigi Castriotta (Manfredonia c5) e Antonio Galano (Fovea c5)



RODOLFO FORTINO
Augusta c5

I primi passi
Ho iniziato a giocare all’età di 11 anni, nel ruolo di pivot: ho sempre giocato nel futsal! E di sicuro l’ho scelto io, non il contrario.

Pianeta Futsal
Un gol è sempre un gol: come a Calcio così nel Futsal, non c’ è differenza. Ciò che secondo me rende speciale il Futsal è l’imprevedibilità e la velocità del gioco.

Curriculum
In Italia ho segnato circa una sessantina di gol. In totale in carriera non saprei. Il gol più importante che ho segnato? Di sicuro la doppietta che ha regalato il primo posto all’Italia alle qualificazioni agli Europei del 2012. La rete più bella invece è quella fatta al Bisceglie, durante i play off scudetto 2009/2010 ai Quarti di Finale. Cavinato ha imbucato un pallone e io da dentro area (spalle alla porta) l’ho stoppato di sinistro, mi sono girato, ho visto Laion in uscita ed ho fatto un cucchiaio che ci ha portati in vantaggio…

Errare humanum est
Non c’è un modo ben preciso per definire un errore, almeno che quest’ultimo non sia un liscio. Sbagliare un goal già fatto capita a tutti… molte volte è solo un errore di valutazione, altre volte la troppa foga. Non c’è un pensiero ben preciso subito dopo: ti assalgono mille pensieri contemporaneamente.

Successi e Sconfitte
Per non andare troppo indietro possiamo usare come esempio la doppietta con la nazionale. Di sicuro provi un immensa gioia che ti ripaga degli sforzi fatti fino a quel momento. Non mi sento più importante se segno o non segno, l’importante è aver svolto nel modo giusto il mio lavoro. Di certo segnare in un match decisivo vale tantissimo sia sotto il profilo professionale che per quello personale poiché raccogli quanto seminato durante la tua carriera.

Sconfitte? Ciò che non ti uccide ti fortifica, l’importante è trarre esperienza dagli errori e ripartire lavorando più forte di prima per cercare di non fare gli stessi sbagli.

Sogni nel Cassetto
Di sicuro adesso desidero conquistare qualche titolo qui in Italia. Nel 2008 abbiamo sfiorato la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Credo che adesso sia il momento di capitalizzare. Il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a vincere un mondiale con la maglia Azzurra. Obiettivi odierni? Di sicuro salvare al più presto la mia squadra e vincere il titolo di capocannoniere della serie A.

Best5
1) Falcone
2) Marcio Forte
3) Vampeta
4) Cavinato
5) Baptistella




ANTONIO CAMPANO
Napoli Vesevo

I primi passi
Ho iniziato nel Calcio, e il mio ruolo era attaccante. Poi sono passato al Futsal quando aveva 18 anni e da quel momento in poi mi sono innamorato di questo sport.

Pianeta Futsal
Quando segni, sia nel Calcio che nel Futsal, provi le stesse emozioni. Il gol è un emozione speciale, perché scarichi tutta l’adrenalina che hai in corpo. Il Futsal è una passione bellissima e indescrivibile.

Il gol nel Dna
Di gol, sia nel calcio a 11 sia nel calcio a 5, ne ho sempre fatti. Ogni gol è un emozione particolare. Non ti so spiegare cosa cambia tra i due. Per me l’emozione è la stessa, sempre bellissima!

Curriculum
Non so dire quanti gol ho fatto in carriera, non li ricordo tutti. Però ti posso dire con certezza che i miei gol più importanti sono stati quelli che hanno permesso alla squadra di vincere. Mi ricordo di un gol in particolare: era la Finale Playoff di A2 tra Putignano e Napoli Vesevo. Segnai a 30 secondi dalla fine. Quel gol ce l’ho ancora in mente perché ci permise di andare in Serie A. Fu una giornata bellissima. Provai delle emozioni davvero indescrivibili.

Errare humanum est
Mi è capitato tante volte di sbagliare gol facili. A volte, anche per un bomber, ti può condizionare per tutta la partita. Un episodio importante che ricordo è sempre a Putignano, quando sbagliai un calcio di rigore. Mi condizionò tantissimo. Quella scena la ricordo ancora. Alla fine, però, riuscii comunque a segnare il gol decisivo per la promozione…

Successi e Sconfitte
Segnare in una finale è un’emozione unica. A me è capitato in una Finale di Coppa Italia A2 tra il Napoli e il Vico Equense. Segnai il rigore decisivo. Ricordo che mi tremavano le gambe, ma alla fine feci gol e vincemmo la Coppa. Giornata bellissima. Quel giorno mi sentii orgoglioso perché facemmo vincere un trofeo importante alla nostra società.

Non so quante volte ho sbagliato negli appuntamenti fondamentali. Ricordo di un’altra finale, uno spareggio Playoff per andare in A1 contro il Genzano. In casa sbagliai dei gol facilissimi ma al match di ritorno, in casa loro, segnai 2 gol e conquistammo la promozione! Altra giornata storica, per me e per tutta la squadra.

Sogni nel Cassetto
Il mio sogno nel cassetto è di poter dare ancora tanto al Futsal e vincere qualche competizione importante. Il mio obiettivo personale è di rimanere ancora per qualche anno a questi livelli. La cosa più bella che esista per un calcettista è la possibilità di giocare in Serie A1! Poi, salvarci quest’anno con una rosa di tutti ragazzi napoletani sarebbe un bel risultato, per tutta l’Italia!

Best5
1) Feller
2) Nuno
3) Sandrinho
4) Honorio
5) Rogerio




LUIGI CASTRIOTTA
Manfredonia c5

I primi passi
Ho cominciato a giocare a Calcio a 11 all'età di 13 anni nella Salvemini. Da sempre sono stato affascinato dal gol, infatti il mio ruolo è stato sempre quello dell'attaccante. Quando avevo 17 anni sono stato contattato durante un torneo amatoriale da Sabino Samele che ha fatto di tutto per portarmi nel calcio a 5. Da allora non ho più abbandonato questo sport.

Pianeta Futsal
Segnare una rete in una partita di calcio è una bellissima emozione ma segnare una rete in una partita di Futsal è qualcosa di indescrivibile. Il futsal mi ha colpito fin dall'inizio per la sua spettacolarità, per l'alto tasso tecnico, ma la cosa più bella è che non puoi distrarti un secondo perché in un minuto di gioco si può capovolgere una gara che sembrava vinta o persa. Restare sempre concentrato. Tra calcio a 11 e Futsal senza dubbio scelgo il Futsal!

Il gol nel Dna
Fare gol è sempre una bella cosa ed ogni gol ha emozioni diverse, ci sono gol importanti e meno importanti. Il mio primo gol in gare ufficiali l'ho realizzato all'età di 13 anni nella gara Salvemini - San Giovanni Rotondo, mentre nel calcio a 5 nella gara del mio esordio siglai ben 5 reti nella partita Fovea Foggia – Sipontum. Ricordo che iniziai la gara dalla panchina ed entrai sul punteggio di 2-0 per la Fovea, riuscii a ribaltare con una tripletta il risultato prima di realizzare altre due reti.

Curriculum
Finora ho realizzato un centinaio di reti in serie C1 e sono riuscito a raggiungere quota 200 in serie B proprio quest'anno, infatti sono stato premiato con una targa per l'occasione. Attualmente ne sono 204 in serie B. Senza dubbio uno dei gol più importanti è stato quello nella gara contro il Conversano nell'anno della promozione dalla serie C1 alla serie B mentre se devo scegliere quello più bello scelgo uno realizzato quest'anno contro la Pino di Matteo quando sono riuscito a battere il portiere con un diagonale da fuori aria sotto l'incrocio dei pali.

Errare humanum est
Di gol ne ho fatti tanti, ma ne ho anche sbagliati. Proprio quest'anno ad inizio campionato nella gara in trasferta contro i F.lli Cambise Trasacco perdevamo per 4-1 quando riuscimmo a rimontare fino al 4-3 e a 30" dal termine mi trovo sui piedi la palla del pareggio ed incredibilmente la mando sul palo a porta vuota. La sicurezza di fare gol quella volta mi tradì ed il mio pensiero per tutta la settimana successiva era alla possibilità sfumata di riagguantare una gara che sembrava ormai condizionata. Un vero peccato.

Successi e Sconfitte
Fortunatamente in molte occasioni i miei gol sono stati decisivi per il risultato finale e certamente non poteva che farmi piacere essere riuscito a dare un contributo importate alla squadra. Vorrei sottolineare anche che molte volte ho segnato tante reti anche grazie all'aiuto dei miei compagni. Segnare una rete per me che vivo di gol è come respirare. I gol sono la mia linfa vitale perché mi danno l'entusiasmo giusto per affrontare le partite successive.

Spesso ho commesso degli errori e in quei momenti sembra ti cada il mondo addosso, ma fortunatamente ho avuto la forza di rialzarmi subito e lavorare per cercare di riparare già dalla gara successiva agli errori commessi.

Sogni nel Cassetto
Il mio più grande desiderio è quello di riuscire a disputare qualche gara in serie A e naturalmente il mio sogno nel cassetto sarebbe riuscire a farlo con il Manfredonia, con la squadra del tuo paese e con la società nella quale ho sempre militato. Quest'anno siamo riusciti a raggiungere una salvezza con quattro gare d'anticipo contro tutti i pronostici di inizio stagione, ma abbiamo dimostrato di essere una squadra compatta e tosta, abbiamo sfiorato i playoff per la A2 che sono, detto francamente, il mio obiettivo per il prossimo anno.

Best5
Giocandoci contro, sono quelli che più mi hanno impressionato:
1) Sferrella
2) Sandro Paes
3) Zerbini
4) Junior Natanael
5) Dao




ANTONIO GALANO
Asd Fovea c5

I primi passi
Ho iniziato a giocare all'età di 14 anni, facendo tutta la trafila nelle giovanili del Foggia fino ad arrivare alla Beretti. Era il periodo di Zemanlandia, e ricoprivo il ruolo d’attacco nel tridente. Poi mi mandarono a fare le ossa al Torremaggiore nel campionato di Eccellenza Pugliese. Lì ho disputato ben 4 stagioni. Poi nel lontano 1998 passai al Futsal, ed è stato proprio il Futsal a cercarmi. O meglio, furono Domenico Cattaneo e Rosario Costantino a volermi fortemente nella Fovea c5 nata l’anno prima grazie al grande Piero La Salandra.

Pianeta Futsal
La sensazione che si prova nel segnare un gol nel calcio a 11 oppure nel Futsal, per quanto mi riguarda è la stessa. In entrambi i casi è una gioia indescrivibile. L’unica differenza forse è che in una partita di Calcio non ci sono tante occasioni per fare gol come nel Futsal. Ed è proprio questo l’aspetto che mi piace di più: il Futsal ti dà la possibilità di gioire più volte durante la stessa partita, rendendo così il mio ruolo molto importante per la squadra.

Il gol nel Dna
Fare gol per me significa tanto. Noi attaccanti ce l’abbiamo nel Dna, e terminare una gara senza aver segnato nemmeno una rete vuol dire non aver svolto al massimo il proprio compito. Il mio primo gol nel Calcio fu in Foggia – Juventus San Michele Fg 2-1 (1990), mentre nel Futsal fu in Fovea – Audace Bari 4-3 (1998). In entrambe le occasioni ho provato molta felicità perché sono state reti determinanti nel risultato finale.

Curriculum
Essendo un po' maniaco di ricordi e statistiche personali ho conservato in un album tutte le mie reti segnate in gare ufficiali da quando ho iniziato a giocare fino ad oggi. E nel Futsal sono orgoglioso di aver fatto 591 gol, tutti con la maglia della Fovea (esclusa la Coppa) suddivisi in 6 campionati di c1 (308) in 1 campionato di B (24) e in 4 campionati di c2 (251). A questi si aggiungono gli 8 gol segnati quest'anno dopo una parentesi di un anno e mezzo come allenatore, sempre nella Fovea. Ora me ne mancano solo 9 per arrivare a quota 600, e questo è stato uno dei tanti motivi che mi ha spinto a tornare a giocare di nuovo.

Il gol più importante che ricordo molto volentieri è stato quello fatto nella finale play off di C1 a Putignano nel 2003, perché quella vittoria significava promozione in serie B! Mentre quello piè bello lo feci sempre quell'anno, però in campionato contro il Conversano: semirovesciata fuori dall'area (assist di D. Carnevale).

Errare humanum est
C'è da dire che, in effetti, così come i gol anche le “papere” sono tante. Per papere intendo quelle occasioni in cui è più facile segnare che sbagliare! Di errori ne ho fatti tanti, sinceramente non riesco a ricordarne nemmeno uno in particolare. L’unica cosa che pensi in quel momento è di rimediare immediatamente cercando di segnare subito un gol, o fare un assist ai compagni per far dimenticare la brutta figuraccia.

Successi e Sconfitte
Per quanto riguarda i successi ho il ricordo sempre vivo dentro me dello storico 5 a 2 di Putignano che consentì alla Fovea di approdare in Serie B. In quell’occasione segnai una doppietta e fu un’emozione unica, irripetibile. Non ho mai provato tanta felicità come in quella circostanza, anche perché prima della gara ero molto teso e non pensavo di poter diventare decisivo ai fini del risultato. Non finirò mai di ringraziare i miei compagni di allora, che quel giorno mi misero in condizione di segnare e provare tanta gioia e soddisfazione. Purtroppo, però, nella mia carriera ho dovuto assaporare anche il dolore della sconfitta: diverse finali perse; gol importanti sbagliati nei derby. Quando manchi un appuntamento importante, specie per noi attaccanti, è sempre pesante da digerire perché sai che magari quel tuo errore sotto porta è potuto risultare fatale per la squadra. Nel mio caso ci sto male per un bel po’. E non faccio altro che pensare al prossimo impegno: è troppa la voglia di riscatto. Per noi la medicina migliore per rimuovere una brutta prestazione è fare gol oppure essere decisivo per la squadra…

Sogni nel Cassetto
Il mio desiderio più grande è quello di ricalcare di nuovo i campi della Serie B, magari in un futuro non molto lontano. Nell'immediato presente invece spero di raggiungere la salvezza al più presto possibile. Il mio personale obiettivo è quello di arrivare a quota 600 gol con la Fovea, anche se quest’anno è un po’ difficile perché per vari motivi sto giocando poco quanto niente.

Best5
Se fossi mister per un giorno, mi piacerebbe allenare un quintetto tutto foggiano:
1) Luca Stramaglia
2) Giuseppe Bruno
3) Giuseppe Affatato
4) Roberto Russo
5) Vincenzo Capozzi





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