Il Futsal a 360° - N° 2

Sabato, 13 Novembre 2010
Vita da Dirigente

Vi siete mai chiesti cosa spinge un dirigente ad investire ore e ore della propria vita per amore di una squadra? A maggior ragione in questo periodo, per svariati motivi così difficile: perché un dirigente è disposto a rinunciare alla propria famiglia pur di seguire la sua squadra? Quali e quanti sacrifici deve fare affinché il suo lavoro produca dei frutti? E in cambio, cosa mai potrà riceverne?


Viaggio a 360° alla scoperta di un'altra splendida realtà del Futsal Italiano: il ruolo del dirigente tra passione e lavoro. Gli inizi, i successi e le delusioni. Ne abbiamo parlato con Pino Ragno (Real Molfetta) e Rino Di Maso (Futsal Bari)…



PINO RAGNO
Real Molfetta – Serie B/F

Nato con la camicia. Tutto è nato per caso. Quindici anni fa un mio collega di lavoro mi chiese se fossi interessato ad essere dirigente di una squadra di calcio di 3^ categoria. Accettai subito, la cosa mi intrigava e mi appassionò molto con il passare degli anni. Ed è proprio grazie ad uno dei miei giocatori di calcio, approdato poi nel calcio a 5 (capitan Allegretta) che sei anni fa presi la direzione REAL MOLFETTA. Ed è stata la scelta giusta. Sono stati sei anni vissuti intensamente, ogni anno c’è stato qualcosa da raccontare: 3 promozioni, 2 finali play off, una Coppa Puglia regionale, una semifinale Coppa Italia Nazionale, secondo posto al primo campionato di Serie B: insomma dite voi se è poco!

Tra Passione e Lavoro. Attualmente posso ritenermi fortunato per il lavoro; posso permettermi di essere sostituito il sabato per poter seguire la squadra sia in casa che in trasferta; per quanto riguarda la famiglia, che dire!? Ovviamente con il passare del tempo la famiglia si è allargata. Due splendide piccoline che ti tolgono il respiro! Una moglie che il sabato rimane da sola con le piccole nel suo giorno libero, non è il massimo; per giunta non segue assolutamente il calcio. Spesso mi dispiace, ma siamo arrivati ad un compromesso che non ti rivelo!

Dare e avere. Modestamente, credo di dare e aver dato abbastanza. Ho imparato negli anni a fare gli scout (che non è poco). Tutti gli allenatori passati dal Real (che saluto: Bruno Siciliano, Doriano Catino, Miki Grassi, Nino Pazienza e Dino Lupone) hanno apprezzato il lavoro fatto. Ho avuto sempre il compito di stilare le formazioni, cronometrare e in casa anche pulire il parquet! Gestisco il sito del Real (grazie alla collaborazione di Ornella Amato). Cosa ho ricevuto in cambio? Bella domanda! ...Gloria! Non si può pretendere altro, questa è una attività di “volontariato” che si fa solo ed esclusivamente per passione! Però se mi chiamasse qualche società di serie A...

Responsabilità e obiettivi. Per quanto riguarda le responsabilità, credo di averti risposto nella domanda precedente. Sinceramente non mi sono mai trovato nelle condizioni di andare contro la società per qualsiasi decisione presa anche perché non ho mai avuto potere decisionale! Mi è solo dispiaciuto quando qualche giocatore o allenatore è andato via, perché credo di aver instaurato un rapporto bellissimo con tutti. Quest’anno come obiettivo non ci poniamo limiti; siamo una squadra giovane come piace a me, la media è dell’88. Siamo partiti pensando di fare un buon campionato con la consapevolezza che nel nostro girone ci sono squadre molto più forti ed organizzate della nostra, ma se il GRUPPO rimane unito: mai dire mai! Proprio a proposito di GRUPPO e di obiettivi da raggiungere voglio ricordare un episodio: due anni fa, nell’ultimo campionato di C1 la società aveva allestito un organico di prima classe, forse per la prima volta con l’intento di vincere, anzi stravincere il campionato con giocatori di categoria superiore. Tutti sappiamo come è andata a finire. Abbiamo perso il campionato perché all’interno della squadra si erano create diverse fazioni e noi non siamo stati capaci, purtroppo, di formare un GRUPPO con una sola anima!

Le 5 cosa che un Dirigente NON deve mai fare.
1) Non chiedere mai soldi alla società
2) In panchina non sostituirsi mai all’allenatore
Non mi viene in mente altro…


Le 5 cose che un Dirigente CAMBIEREBBE di questo Futsal.
1) Regole molto più chiare e durature, non è possibile che ogni anno si cambi per favorire lo spettacolo
2) Vorrei vedere in campo e non solo in distinta, gli under21 (almeno uno tra i 5 in campo obbligatoriamente under)
3) Scuole calcio obbligatorie per tutte le squadre dalla B in su
4) Diminuire il numero di giocatori stranieri (massimo tre per squadra compresi i naturalizzati)
5) Questa è per me: visto che sto per aprire una nuova attività e lavorerò soprattutto il sabato, vorrei che le partite fossero spostate alla domenica! Ma questo ahimè rimarrà un sogno!






RINO DI MASO
Futsal Bari – Serie C2

Nato con la camicia. La mia prima esperienza risale al 2004, con una nuova squadra di C2 della mia città (Bari). In quel caso svolgevo il doppio ruolo di dirigente/presidente. In società ne eravamo in due: io e un mio carissimo amico, che ricopriva il ruolo di allenatore. Entrambi venivamo da una lunghissima esperienza nel mondo del Calcio a 11. Il tutto nacque con un progetto finalizzato a formare una scuola calcio a5. Progetto, tra l’altro, subito abortito a causa della mancata ricezione di tale messaggio da parte del Comune di Bari, restio ad affidarci una struttura coperta esistente nella nostra circoscrizione.

Tra Passione e Lavoro. Se dovessi metterla in termine di percentuale direi Passione 80%, Lavoro 20%. Le ore rubate alla famiglia sono tantissime, diciamo quasi tutte quelle che restano dalla fine delle ore lavorative a quelle del meritato riposo notturno (specialmente nei 2 anni passati al Sammichele!). Nessuna reazione particolare dei miei figli: direi quasi rassegnazione. Con mia moglie, invece, si è arrivati ad un patto di non belligeranza, visti anche i suoi impegni di imprenditrice!

Dare e avere. Parlo sempre per esperienza vissuta. E dico che ci sono state due fasi della mia vita/carriera da dirigente. Fase 1) Ho dato molto e ricevuto moltissimo nei 3 anni con i “Metropolitaniboys”. Fase 2) Ho dato moltissimo e ricevuto pochino nei due anni in quel di Sammichele. L’esperienza di quest’anno, invece, è ancora in fase gestionale ma sono sicuro e tranquillo che volgerà verso il meglio dopo una fase iniziale in cui stiamo pagando dazio alla sfortuna. Scusatemi se non riporto aneddoti positivi o negativi, ma preferisco rimangano miei ricordi personali…

Responsabilità e obiettivi. Le responsabilità di un dirigente sono tante. In un certo qual modo, anche se non scendiamo in campo con i nostri ragazzi il Sabato, il lavoro svolto durante la settimana in maniera indiretta determina in percentuale il risultato della gara ufficiale. Non penso di aver mai preso posizioni contrastanti con le società con cui ho collaborato, anche perché mi sento di dirvi (in maniera scherzosa) che i calcettisti sono una brutta razza! Gli obiettivi di questa stagione: provare a raggiungere i Playoff. La nostra è una squadra composta da ragazzi, che si stanno ancora amalgamando tra loro. Sono guidati da un allenatore bravissimo ma che è comunque alla sua prima esperienza. I miei personali obiettivi, invece, sono stati e saranno sempre gli stessi della mia società. Con la speranza che si possano raggiungere insieme!

Le 5 cosa che un Dirigente NON deve mai fare.
1) Non pensare mai a raggiungere traguardi personali
2) Non dare mai nulla per scontato
3) Non aggiornarsi su cambi di regolamento e norme federali
4) Non abbandonare mai la squadra in corsa
5) Non dare mai alibi alla squadra dopo una sconfitta


Le 5 cose che un Dirigente CAMBIEREBBE di questo Futsal.
1) “Scambierei” l'importanza che hanno i cugini ricchi del calcio a11 (sarebbe un sogno!)
2) Cambierei l’attuale sistema arbitrale, evitando di far passare gli arbitri del Calcio a 11 al Calcio a5. Detta in parole povere, istituirei una specifica scuola-arbitri C5
3) Determinerei un numero massimo di stranieri e oriundi/naturalizzati negli organici di ogni società
4) Obbligo di giocare in palazzetti o tensostrutture
5) E la quinta…non cambierei più niente, altrimenti diventeremmo troppo perfetti!


Nota: Vi ringrazio tutti per l'attenzione accordatami. Spero di non avervi annoiato con le mie risposte. Ringrazio, infine, la rubrica “Futsal a 360°” e il mio amico Carlo De Sandoli scusandomi per le imprecisioni (ho dovuto fare di fretta!). Un saluto a tutti gli amanti del futsal!




NOVEMBRE
Nei Prossimi Numeri

3. Mercoledì 17 Novembre. “Vita da Ultras. Il Sabato del Supertifoso”
4. Mercoledì 24 Novembre. “Vita da Addetto Stampa. Il Sabato sera in compagnia del Pc”
Questo articolo è stato letto 3783 volte.

Galleria immagini

Vai alla rubrica Il Futsal a 360° »

Altri articoli in questa rubrica

Lunedì, 27 Maggio 2013
Sabato, 19 Marzo 2011
Venerdì, 11 Marzo 2011
Sabato, 5 Marzo 2011
Domenica, 27 Febbraio 2011
Venerdì, 18 Febbraio 2011