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Lettera del Presidente Tisci

OGGETTO: “Richiamo all’osservanza della disciplina ed al civico comportamento sportivo"
A seguito di ripetuti episodi di violenza ai danni di Arbitri e di comportamenti antisportivi verificatisi nelle ultime giornate dei Campionati Regionali di Serie C/1 e C/2 di Calcio a Cinque ho ritenuto opportuno inviare a tutte le Società Pugliesi la presente comunicazione.
Dagli atti ufficiali relativi all’attività agonistica Regionale del Calcio a Cinque Maschile ho purtroppo rilevato, con frequenza, che alcune gare vengono turbate per intemperanze e contestazioni avverso le decisioni arbitrali, o in casi piu’ gravi, per aggressione agli Ufficiali di gara ed addirittura inseguimenti in auto nei confronti degli Arbitri sulla strada di ritorno per le proprie abitazioni.
Tale deprecabile ed intollerabile fenomeno di violenza che si registra nei Campionati Regionali del Calcio a Cinque maschile è stato oggetto di attenta riflessione da parte del sottoscritto e del Presidente del Cra Puglia, Sig. Raffaele Giove, il quale mi ha chiesto giustamente di porre in essere ogni accorgimento per tutelare l’incolumità fisica dei Direttori di gara. Con l’occasione non posso che esprimere a titolo personale e del Responsabile Regionale del Calcio a Cinque, prof. Angelo Carone, un forte sgomento e la ferma condanna contro questi episodi di violenza e manifestare la piena solidarietà al Comitato Regionale Arbitri della Puglia ed a tutti gli Associati per la preziosa collaborazione offerta con spirito di servizio all’insegna del volontariato assicurando il regolare svolgimento dei campionati.
L’impegno della Lega Nazionale Dilettanti e del Comitato Regionale Puglia non è soltanto quello di tutelare e portare avanti i valori di un calcio sano e basato sulla passione e sul lavoro di numerosi dirigenti volontari, ma anche quello di combattere ogni comportamento che può generare violenza e prevaricazione ed impedire che possa trovare terreno fertile all’interno del nostro mondo. Inoltre ho sensibilizzato ulteriormente gli Organi della Giustizia Sportiva affinche’, nel rispetto sempre delle vigenti norme, dispongano sanzioni disciplinari congrue ed adeguatamente proporzionate nei confronti di Tesserati e delle Società che si renderanno responsabili di episodi di violenza, ricorrendo,ove necessario anche a quanto previsto dall’Art. 18 punto G) del Codice di Giustizia Sportiva: penalizzazione di uno o piu’ punti in classifica) dal punto H): retrocessione all’ultimo posto in classifica nel campionato di competenza ed eventualmente dal punto I) : esclusione dal campionato di competenza.
Il mio auspico,infine, è che questa lettera aperta possa stimolare una riflessione e generare una presa di coscienza da parte di tutti al fine di ripristinare la giusta e necessaria serenità fra gli Addetti ai lavori e salvaguardare la regolare conclusione dei campionati in corso all’insegna unicamente dei valori espressi dal campo accettando con distensione e con spirito sportivo ogni decisione arbitrale anche se non condivisa.
IL PRESIDENTE
( Vito Tisci )