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Real sconfitta d’onore a Sala Consilina

Sala Consilina 4 – Real Molfetta 3
Al rientro dalla insidiosa trasferta di Salerno un Real Molfetta ridotto ai minimi termini porta a casa una sconfitta dal sapore poco amaro, culmine di un incontro lottato fino in fondo e che ha regalato buone soddisfazioni alla propria guida tecnica.
Alle assenze degli squalificati Di Benedetto e De Melo si sono aggiunte le indisponibilità di Cassanelli, Ceci e Mongelli, garantendo agli ordini di Mister Ventura solo 9 pedine, nelle quali due portieri ed il giovanissimo Under 18 De Musso, non impiegato in gara. Dunque lo specchio di un momento ancora complicato per i biancorossi, messi a dura prova nelle capacità fisiche di resistenza oltre che in quelle mentali di poca serenità, e in questa nuvola di fumo ci si sarebbe anche aspettati di assistere ad una gara sotto tono rispetto alla nota sintonia tecnico-tattica di sempre, fomentata inoltre dall’immagine di un’avversaria da temere. Ma gli uomini di Ventura, armati di cuore e carattere si sono resi protagonisti di una prestazione da incorniciare, tenendo in sospeso i quotati avversari fino a soli 3 minuti dal triplo fischio. Colpo di grazia la frettolosa espulsione di Ambrosini, ammonito prima per proteste ed allontanato poi per non aver rispettato la distanza regolamentare su una furba rimessa laterale di Mansi che coglieva “la propria palla al balzo”, e pertanto impregnati di tiratissima tensione fisica, alla lunga, avrebbe avuto la meglio un ovvio calo fisico sul finale, penalizzante di un risultato positivo poi non così alieno alla buonissima prestazione.
Il primo a portarsi in vantaggio è il Sala Consilina con Tutilo, che “apre la porta agli ospiti”, ma coraggioso e lucido, a chiudere il cerchio di una cinica corale bravura nel ribaltare e ripartire arriva il pareggio con Ambrosini che colpisce sottoporta e colora la sua prestazione, forse la migliore in campo per i molfettesi, ed addirittura il vantaggio, opera di Giancola nuovamente in gol dopo la tripletta della scorsa settimana. Si chiude in vantaggio per due reti a una quindi il parziale, ma nella ripresa, a corto di energie a disposizione degli ospiti, fa sentire la propria voce il Sala Consilina, con tre legni sulla coscienza ma con Cantieri che centra poi l’obiettivo e riporta i suoi al pareggio. Ci pensano Vera, Giancola e Morgenstein in perfetto contropiede a riprendersi stoicamente il vantaggio, con quest’ultimo che festeggia con la rete la sua meritata prima uscita da capitano Real Molfetta. Il finale beffardo cala sui biancorossi che, usciti anche indenni dai minuti di inferiorità numerica post espulsione ed anzi vicinissimi alla quarta rete sfiorata per iniziativa di un lanciatissimo Giancola, affondano dapprima con Cantieri e la sua doppietta del ritrovato pareggio, e dopo con Stazzone sugli sgoccioli, a regalare ai suoi la vittoria combattuta da tutti con onore.
Orgoglio fiero nelle parole di Mister Ventura, che così commenta a fine gara:
“Sono orgoglioso dei miei ragazzi" dice Ventura "Nelle condizioni in cui eravamo e contro quest'avversario si poteva rischiare una sconfitta pesante, invece siamo qui a rammaricarci per un risultato positivo che, per la voglia ed il cuore che ci abbiamo messo, avremmo meritato ampiamente. Sia chiaro, il Sala ha fatto la gara ed in molte occasioni siamo stati fortunati, ma noi abbiamo lottato palla su palla, e fino a 3 minuti dal termine eravamo in vantaggio. Peccato! Forse con Ambrosini a disposizione fino in fondo, avremmo avuto più chance... pazienza. Sono ugualmente soddisfatto!"
Si temeva questa gara, anche per gli incidenti accaduti all'andata che costarono la squalifica del campo al Real "Ci tengo a ringraziare la società dello Sporting Sala Consilina per l'ospitalità, i suoi tifosi per la maturità ed il senso civico mostrato. Nonostante la gara sia stata durissima e tesa, tutto è rimasto nei binari della correttezza e tutto è finito alla sirena, come è giusto che sia, sempre! E, cosa ancor più bella, davanti alle nostre scuse sotto la curva salese, i tifosi ci hanno accompagnato negli spogliatoi con un applauso che ricorderò a lungo. Sono gesti che riconciliano con lo sport vero e non possono che far bene al nostro movimento. Chapeau!”
E con questo significativo omaggio del tecnico biancorosso che si toglie “tanto di cappello“ dinanzi ai suoi avversari, si riprende a marciare con onore verso l’orizzonte finale di questa avventurosa stagione dai mille volti.
di Ornella Amato