Conosciamoli un pò: Vito Fabio Baldassarre e la sua U18

Martedì, 14 Febbraio 2012
Questa settimana entriamo nella grande famiglia del Real Molfetta, per conoscere il mondo dell'Under 18 e del suo allenatore: Vito Fabio Baldassarre, 35 anni di Terlizzi, dopo anni passati nel calcio a 11 giocando nelle file del Terlizzi, dedica la seconda parte della sua carriera al calcio a 5, giocando nel Terlizzi c5, Atletico Ruvo c5, Palo c5, Bitonto c5, Polisportiva Ruvo c5 e San Rocco Ruvo c5. Quest’anno la chiamata eccellente: allenare la giovane under 18 del Real Molfetta. Abbiamo fatto qualche domanda al mister per raccontarci questa entusiasmante avventura.
Caro Fabio, raccontaci un po’ di te.
Sono molto riservato nell’esporre le mie cose, quindi nelle interviste vivo un po’ all’ombra di questa società, ma come impegno ci metto tanto, anzi forse tantissimo; vorrei trasmettere parte del mio carattere da combattente che vorrebbe sempre vincere, ma so che non è possibile. Comunque visto che ormai sei qui (ride) mi presento: ho 35 anni, sposato con 2 meravigliosi bambini ed una passione per il calcio a 5. Ho scelto di fare l’allenatore non per passatempo, ma per pura passione e per mettermi sempre in discussione come sempre faccio ed ho fatto sempre; è una sfida personale per capire anche dove posso arrivare; so benissimo che non sarà facile gestire questo gruppo di ragazzi così giovani, ma io ci credo in questo progetto molto bello, ambizioso ma difficile, ma per essere allenatore, bisogna essere anche matto! Non voglio sembrare presuntuoso, ma vincere il campionato Under 18 è uno dei traguardi che vorrei raggiungere, anche se sono alla prima esperienza come coach. La condizione necessaria per raggiungere tale obiettivo, dipende molto dall’assiduità e dalla determinazione dei ragazzi che ho a disposizione e dalla loro voglia di divertirsi, unita al mio supporto ed alla grande esperienza della società, che possono essere il fattore determinante per affrontare questa stagione da protagonista e non da comparsa. Purtroppo so benissimo che sarà dura e molto difficile gestire i ragazzi e le loro esigenze, i loro problemi, ma soprattutto conciliare scuola e sport. Ma se si chiede di entrare a far parte di questo team e di questo progetto, ognuno di loro dovrà responsabilizzarsi, mettendoci impegno, costanza e passione, ma soprattutto e mi ripeto, divertimento per il futsal.
I tuoi ragazzi, da dove provengono?
La maggior parte dei ragazzi che ho a disposizione, non ha esperienza nel calcio a 5, fatto eccezione solo per Spadavecchia e Mastrorilli. Quindi si capisce benissimo, non mi vergogno a dirlo, di quanto sia stato difficile l’inizio della preparazione, dove più che pensare all’aspetto tattico ed all’impostazione di un impianto di gioco, si doveva pensare alla vera e propria formazione, quasi da scuola calcio, con le nozioni più elementari del calcio a 5. Ecco perché, siamo arrivato alle prime partite del campionato ancora in fase di rodaggio, confrontandoci con scuole calcio già ben impostate e con elementi che giocano anche nelle varie under 21. Comunque i miei ragazzi sono sicuro che daranno un futuro al Real Molfetta, molti hanno già esordito nell’under 21 di mister Allegretta, come De Bari, Alessio Catanzaro; addirittura De Scisciolo e Spadavecchia convocati in prima squadra in Serie B; spero che alla fina ci riescano tutti, sarebbe una gran soddisfazione prima per loro e dopo per me.
Che età anno?
Carte alla mano e vedendo i diversi roster delle squadre partecipanti al campionato juniores, si nota subito che la nostra è una delle più giovani, con tutti elementi del 94’-95’-96, quindi 15, 16 e 17 anni, mentre i nostri avversari sono quasi tutti del 93’ (18 anni) e qualche elemento del 94’. Quindi doppia difficoltà per imporsi come gioco ed aggressività al cospetto di avversari preparatissimi; ma con lavoro e sacrifici, i risultati alla fine arrivano.
Come è andata finora in campionato?
Dopo una partenza con il freno a mano tirato e per le difficoltà che ti ho detto prima, perdendo contro Giovinazzo, Ruvo e Foggia, la squadra ha cominciato a giocare bene, a tratti addirittura con un calcio superiore alla loro categoria, mettendo sotto squadre molto più organizzate come Modugno e Barletta e vincendo contro la capolista Adelfia.
Facciamo conoscere i loro nomi.
Portieri: Andriani (capitano), Spadavecchia.
Laterali: Catanzaro, Pisani, Nappi, De Scisciolo, Caldarola, Samarelli.
Pivot difensivi: Cagnetta, De Bari, De Musso, Valente;
Pivot d’attacco: Mastrorilli, Rana, De Musso Mirko.
Un invito al pubblico molfettese per seguirvi?
Mi auguro che questa intervista sia servita a far conoscere questa nuova creatura del Real Molfetta, affinché i nostri tifosi ne prendano conoscenza e ci seguano; noi di solito giochiamo il Giovedì sera al Palapoli, invito tutti a seguirci.
Ringraziamenti?
Ovviamente ringrazio la società Real Molfetta per questa grande occasione che mi ha voluto dare, spero di non deluderla. Vorrei salutare i nostri lettori citando una frase che mi piace molto e che spesso ripeto ai miei ragazzi: “La vera forza di una squadra sta non nel vincere tutte le partite, ma nella forza di rialzarsi dopo la sconfitta”.

Pino Ragno
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