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Torre-Pino, bella e impossibile

Una canzone di alcuni anni fa recitava, più o meno: "bella e impossibile...". Ok, in realtà era “bello e impossibile”, ma la sostanza non cambia. La Torre-Pino è proprio così. Bella da vedere, impossibile da pre-vedere. Nel momento più buio ecco la rinascita della squadra, del gruppo, del cuore. Dopo l'Effe.Gi.Castellana, la Pantone band miete un'altra vittima illustre: l'Ipomor Cerignola…
Al “Centro Sportivo Pavoni” in Cerignola, su un campo al limite dell’impraticabilità causa pioggia battente, si disputa il 18° atto del campionato regionale di serie C1. Di fronte Ipomor e Torre-Pino, divise in classifica da 2 sole lunghezze. Mister Maccione, in piena emergenza, deve rinunciare agli infortunati Castriotta e Angelastro; assenti anche Quarto, per squalifica, e De Angelis per problemi di lavoro. Mister Pantone non se la passa di certo meglio: oltre allo squalificato Di Corato, non prendono parte al match Casino e Junior, entrambi sulla via del pieno recupero. Il trainer della Torre-Pino sarà “costretto” dunque a convocare ben 3 juniores: Moschetta, Carlucci e la new entry Saulle. Al 1° giro d'orologio Minervino disimpegna Cirulli dalla distanza; risponde Farfalletta che dopo un triangolo con Amoruso, carica il sinistro e calcia a colpo sicuro: Micello si inventa una grandissima parata d'istinto. Il risultato è destinato a cambiare immediatamente dopo. Ancora Minervino protagonista al 3°, ruba palla e serve De Sario: les jeux sont faits! Torre-Pino in vantaggio. Zerulo e Farfalletta ci provano dalla distanza; al secondo tentativo il tiro del numero 3 gialloblu, deviato, fa la barba al palo. Passano pochi istanti e sul capovolgimento di fronte Cirulli salva su De Sario a colpo sicuro. L'azione continua, lo stesso De Sario serve Minervino ed è il gol del raddoppio. Torre- Pino conduce 2-0. Al 16° si rende pericoloso l’ex dell’incontro, Sergio De Feudis: Micello si salva di piede. L'Ipomor accelera e a cavallo tra il minuto 21 e il 23° ritorna in partita grazie a una doppietta di Amoruso. Gli equilibri in campo tornano in perfetta parità, 2-2. Al 27° e al 28° il risultato cambierà ancora. Prima, Cristiano calcia teso sul secondo palo dove arriva come un fulmine Minervino (3-2), poi, nemmeno 60 secondi dopo è Amoruso a firmare la personale tripletta, su assist di Nuziello, e a chiudere la prima frazione di gara sul 3-3. Durante l'intervallo la pioggia aumenta d’intensità. Le pozzanghere domineranno la scena nella ripresa. Si rientra sul rettangolo di gioco. Conca, Zerulo e Minervino ci provano dalla distanza: i rispettivi numeri 1 fanno buona guardia. Al 5° Farfalletta è solo contro Micello, che salva mandando in angolo. L’Ipomor accelera. Nuziello dalla distanza, al 12°, e Farfalletta dall’out di sinistra, al 14°, costringono ancora una volta un super Micello al miracolo, in questo caso al doppio miracolo. Risultato ancora in bilico. I direttori di gara fermano il gioco, siamo al 15°, e procedono con la verifica della praticabilità del campo. Chiedono numi ai due capitani: il verdetto è unanime, si può continuare! Mancano ancora 15’ più recupero. La Torre-Pino approfitta del momentaneo break per rischiarirsi le idee. De Sario e Belsanti fanno le prove generali del gol: Cirulli si salva. Al 22° è Micello a chiudere lo specchio ad Amoruso. Minuto 20, 5° fallo di squadra per la Torre-Pino. Minuto 21, 5° fallo per l’Ipomor. Visto l’equilibrio in campo si pensa ad un finale deciso su tiro libero. In effetti lo sarà, ma non come sperato da molti. Passano meno di 60 secondi, siamo al 22°, e De Sario su assist di Minervino mette dentro il pallone del 4-3. Non è ancora finita: 1 minuto dopo Di Nunno, già ammonito, atterra De Sario lanciato a rete: doppia ammonizione e tiro libero per la Torre-Pino. Quante emozioni al Pavoni. I biancoazzurri, oggi nella nuovissima veste granata, possono chiudere le sorti del match. Dal dischetto dei 10 metri si presenta Minervino, autore di una grande prova quest’oggi: il suo tiro è preciso e spiazza Cirulli, ma ci si mette di mezzo il palo! Risultato fermo sul 4-3. Conca ci prova da fuori: non va! In superiorità numerica la Torre-Pino gestisce male il pallone, e paga una eccessiva frenesia con il 6° fallo. Tiro libero per l’Ipomor. Sul punto di battuta c'è il temibile mancino di Farfalletta. Si perdono alcuni minuti per decidere su quale punto posizionare il pallone visto che il dischetto, causa pozzanghera, ormai non si vede più. L'Ipomor vorrebbe spostare il punto di battuta più a lato, li dove non c'è acqua ad ostacolare il tiro. Il primo arbitro accetta la richiesta, poco dopo cambia idea e risistema il pallone al centro della pozzanghera. Il numero 3 gialloblu, dopo tante proteste, si appresta a battere: l'unico modo per evitare l'acqua è colpire il pallone di punta. La scelta è condivisibile ma il pallone vola altissimo. Sospiro di sollievo, il risultato rimane fermo sul 4-3. Siamo agli sgoccioli. Minuto 59, Zerulo carica dalla distanza: il tiro è preciso. Gol dell'Ipomor, in extremis arriva il 4-4. Guai a distrarsi, non è ancora finita. Nuziello si ritrova sui piedi una grandissima chance dal limite dell'area: prova il tiro al volo, alto! Arriva la segnalazione del recupero, si giocherà per altri 120 secondi. Il clima si fa incandescente. E quando tutti ormai pensano ad un pari già scritto, ecco la magia biancoazzurra. De Sario & co prendono fiato e partono all’attacco, per l'ultimo tentativo. Le energie sono ormai al minimo. Minervino lotta sul pallone come un leone, lo recupera, lo perde, se li ritrova sui piedi. Prova un tiro-cross. Cirulli riesce a deviare, ma sul secondo palo spunta dal nulla l’inesauribile Antonio De Sario. Il pallone lo colpisce come viene, non sta a badare alla forma. Quel che conta è il contenuto. Il tempo pare fermarsi per un istante. Quel pallone lentamente scivola in rete. E’ l’apoteosi. L’urlo liberatorio di De Sario ha del commovente. L'abbraccio con tutti i compagni è il giusto premio per un'impresa costruita dal primo all'ultimo secondo di gioco. Torre-Pino in vantaggio, ancora una volta. E mancano meno di 60 secondi al termine. Quel gol, però, ha ormai tagliato le gambe ai calcettisti dell’Ipomor che non riescono più a reagire. Arriva il triplice fischio finale. Al Pavoni, sotto una pioggia dirompente, la Torre-Pino si regala una prova di cuore e orgoglio. Nonché i 3 punti, che raccolti su un campo così difficile, valgono anche di più. Torre-Pino, bella e impossibile...
Carlo De Sandoli - Ufficio Stampa Torre-Pino Spinazzola