Fuente Foggia: parola di capitano, Sergio Andregtoni

Giovedì, 12 Gennaio 2012

A ruota libera il capitano della Fuente Foggia: «Obiettivo playoff, ma crediamo nella vittoria finale».

Ama il calcio a 5 più di ogni altra cosa, l’Italia nel cuore, ma un pezzetto di vita, di affetti è in Brasile. Sergio Andregtoni, capitano della Fuente Foggia dei record, due anni in Blancos, nato a Itajai (Santa Caterina – Brasile) il 24 aprile 1985, 11 reti segnate fino ad ora nonostante alcuni malanni fisici che lo hanno costretto a qualche stop di troppo. Il pivot non si abbatte ed è pronto a continuare su questa strada vincente insieme ai propri compagni.

TI ASPETTAVI QUESTO INIZIO DI CAMPIONATO?

Penso che nessuno si aspettava un inizio così. Noi conosciamo le nostre qualità e sappiamo che siamo una bella squadra, con giocatori di categoria superiore, ma siamo comunque sorpresi dei risultati stratosferici che abbiamo ottenuto. È molto difficile fare un girone di andata senza nessuna sconfitta. Noi restiamo con i piedi per terra sapendo che la squadra è stata creata per il play off, però essere a 6 punti dalla seconda significa che stiamo lavorando bene.

CONOSCEVI GIA' GLI ALTRI BRASILIANI CHE AD INIZIO ANNO SONO ARRIVATI IN ROSA?
Conoscevo Marcelo Grumiche perché abbiamo giocato insieme due anni fa. Gli altri li ho conosciuti qui. Abbiamo creato una grande amicizia. I risultati stanno arrivando anche per questo nostro rapporto. Una grande squadra si costruisce principalmente fuori dal campo.

COM'E' IL RAPPORTO CON LORO?

Abbiamo creato una amicizia molto grande. Stiamo sempre insieme, ridiamo e scherziamo e questo ci fa bene, perché così sentiamo meno la mancanza di casa, della famiglia e dei nostri amici in Brasile.

E CON GLI ALTRI DELLA ROSA?

Ho un bel rapporto con tutti. Mi hanno ricevuto a braccia aperte. Poi è naturale che si stringe amicizia più con qualcuno in particolare, come con Dudù (Giuseppe Ese) e Alberto. Sono diventati come fratelli per me. Gli voglio molto bene. Poi ho creato un rapporto molto bello anche con Jose (aldilà della rivalità tra Brasile e Argentina). È difficile fare il capitano da solo e in lui ho trovato una grande mano, sia fuori che dentro al campo. È un grande giocatore e una grandi persona, mi fa molto piacere averlo come compagno di squadra.

COSA TI ASPETTI DAL FINALE DI CAMPIONATO?

Continueremo a voler raggiungere i play off. È questo l'obiettivo principale. Poi è normale che a questo punto crediamo anche nella vittoria finale, sempre con i piedi per terra, lavorando con determinazione e con umiltà. Solo così possono venire i risultati.

COSA TI PIACE PIU' DELL'ITALIA E COSA TI MANCA DEL BRASILE?

Qui faccio la cosa che mi piace di più, giocare a calcio a 5. Il riconoscimento per questo discorso non ha prezzo. L’Italia resterà per sempre nel mio cuore, ma quello che mi manca più del Brasile sono gli amici, la famiglia e soprattutto mia figlia.

NON SEI ANCORA AL 100% E SABATO HAI FATTO UNA DOPPIETTA, QUANDO ARRIVERAI AL TOP DELLA FORMA COSA FARAI?

Sono rimasto "fuori" un paio di partite e mi è dispiaciuto tanto. Comunque adesso sono rientrato bene (grazie anche all’ottimo lavoro di Fabio Episcopo) e darò il massimo per la Fuente. Cuore e anima come ho sempre fatto. Mi fa molto piacere essere il capitano e indossare questa maglia.

UFFICIO STAMPA FUENTE FOGGIA

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