Real Molfetta, due chiacchiere con mister Ventura

Giovedì, 14 Luglio 2011

Anzitutto benvenuto nella famiglia Real. Come è avvenuto questo “matrimonio”?

- Io ed il Real, aldilà del rapporto di stima ed amicizia che ci legava sebbene avversari, ci siamo spesso sfiorati ma per tane ragioni mai legati in questo matrimonio. Quest’anno, con la fine del mio ciclo ad Olimpiadi e la chiusura del rapporto tra il Real e chi mi ha preceduto (ndr Mister Francesco Ventura), si sono create le condizioni affinché la cosa andasse in porto. E ne sono particolarmente felice.

Come è stato il primo impatto con la nuova realtà?

- Sono arrivato a Molfetta con tutto l’entusiasmo che ho e la certezza di poter costruire qui un progetto a lungo termine, come quello realizzato a Bisceglie sulla sponda Olimpiadi. E’ chiaro che ci vorrà del tempo perché tra me e la dirigenza si raggiunga quella intesa indispensabile per crescere, ma ho subito apprezzato il clima sereno in cui si opera e la volontà di migliorarsi; spero di poter dare il mio contributo di esperienza anche fuori dal terreno di gioco, dove spesso si costruiscono le vittorie più importanti!

Si parla di un contratto biennale, con opzione a prolungarlo ulteriormente…

- Si, proprio nei giorni scorsi ho raggiunto l’accordo con la società e ne vado fiero. L’idea di una “scappatella stagionale” non mi interessava; volevo un progetto serio, che durasse nel tempo, anche perché ritengo Molfetta una piazza importante, con potenzialità incredibili, forse non ancora espresse completamente. Questo accordo è il segno tangibile che anche la società mira a costruire qualcosa di solido, di duraturo…E’ un ottimo viatico!

Ma veniamo al campo, partendo dallo staff tecnico. Ha già pronto il suo gruppo di lavoro?

- Certamente si, la formazione di uno staff compatto e di qualità è un indispensabile punto di partenza. A farmi da “secondo” sarà Nicolò Allegretta, ex capitano del Real, che oltre ad essere persona amabile e capace, conosce bene le dinamiche di questa nuova realtà e sarà anello di congiunzione tra la prima squadra ed il settore giovanile. Mi sarà accanto, nella preparazione dei portieri, Giuseppe Simone detto “Penna”, con cui ho condiviso gli ultimi anni ad Olimpiadi e che quindi conosco bene, sotto ogni punto di vista. La supervisione atletica sarà a cura del Prof. Ninnì Trentadue, già collaboratore del Real e del Bisceglie calcio a 5, persona dalla indiscussa personalità. Le squadre minori, cui sarà data l’attenzione che meritano, saranno curate da Pippo Vallarella, Antonio Toma e Fabio Baldassarre, come già detto, con la supervisione dello stesso Nicolò.

Ed ora uno sguardo al mercato. Roster completo o in fase di compimento? Qualche nome è già ufficiale, qualcun altro meno. Cosa ci dice?

- Diciamo che siamo a buon punto. Abbiamo confermato il portiere Garcia Pereira, il bomber Manfroi, gli italiani Colangelo, Di Benedetto, Cassanelli e Pedone, già riscattato dal Bisceglie calcio a 5. Ho poi voluto fortemente il ritorno di Edson, un giocatore versatile ed intelligente, determinante per il mio modo di vedere il calcio a 5, oltre all’importante innesto che la società ha voluto regalarci per un salto di qualità, il brasiliano Gabriel De Melo.

Il resto della rosa sarà composto da italiani e molti under 21, cui sarà dato il giusto spazio. Negli obiettivi societari, infatti, oltre che un campionato di vertice, c’è la valorizzazione e la crescita del parco giocatori “fatto in casa”, per consentirci di programmare il prossimo futuro con più tranquillità.

Aldilà degli elementi in rosa, che tipo di squadra sarà la sua?

- Amo molto curare l’aspetto mentale, che ritengo più importante di quello tattico e tecnico. I miei giocatori devono giocare palla su palla, dalla prima all’ultima, nel migliore dei modi con ilmassimo della concentrazione, a prescindere da quale sarà il risultato al momento. Avere “testa al campo”, sempre, ci consentirà senza contraccolpi di variare atteggiamento tattico, schemi e movimenti, a seconda dell’avversario che affrontiamo ed in ogni singola partita. Insomma, ci sarà da lavorare!

Campionato di vertice quindi, serie A2 all’orizzonte?

-Oggi non ne parliamo. Tra l’altro non sappiamo in che girone finiremo e che squadre incontreremo; siamo a conoscenza di società che stanno allestendo una rosa già pronta per la serie superiore, sfruttando disponibilità economiche ben diverse dalle nostre. Noi vogliamo essere protagonisti, questo si, e mantenerci quanto più in alto possibile. Certo, il salto di categoria è nei progetti della società; se sarà l’anno prossimo o tra due, questo lo vedremo. Sul campo.

In bocca al lupo Mister Ventura!


Ufficio stampa Real Molfetta

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