Parla Tony Marzella: intervista a 360° sul Real Statte

Martedì, 3 Maggio 2011
Dalla nascita del campionato regionale a quello nazionale. Grazie alla squadra, alla società e al comitato pugliese


- Da favola a realtà consolidata: come si può incastonare il Real Statte nello scenario del calcio a 5, regionale e nazionale.
“Da tredici anni a questa parte c’è stata una grande crescita del futsal femminile. Lo Statte, per chi non lo sapesse, nasce nel 1995 come società che pian piano, come tutto il movimento, a denti stretti, ha saputo svilupparsi , crescere e vincere con continuità”.

- Possiamo definire la società rossoblu come vera e propria pioniera in Puglia?
“Penso proprio di si. Nel 1997/1998 su iniziativa del Real Statte e col Comitato Provinciale di Taranto decidemmo di istituire il primo campionato che ha dato il via alla nascita di quel campionato regionale Figc nato tredici anni fa. Fu un motivo d’orgoglio far parte di quelle magnifiche sei squadre. Assieme a noi c’erano il Palagiano, Taranto ’83, Delfini, International Taranto e Ponzetta. Di tutti quei sodalizi siamo rimasti solo noi che, lo ripeto, abbiamo dovuto fare molti sacrifici per portare a compimento i nostri progetti”.

- Anche se tutta la squadra ha definito Tony Marzella un vero e proprio eroe nel riuscire a creare quel concetto di famiglia attorno al Real Statte.
“Devo ringraziare tutte le ragazze, sia le ultime arrivate sia il gruppo storico, per quanto hanno detto dopo la conquista del tredicesimo campionato regionale sui tredici disputati. Credo che siano loro le protagoniste, assieme a me e alla società tutta, di quel progetto che grazie al lavoro e ai sacrifici, ha potuto conoscere scenari straordinari ricchi di emozioni”.

- Hai parlato di sacrifici. C’è da annoverare anche il trasferimento in Basilicata per qualche anno.
“All’inizio della nostra avventura, per due stagioni, siamo dovuti emigrare nella vicina Lucania viste le poche squadre iscritte nel nostro campionato. Al ritorno in Puglia siamo stati gli unici a giocare dal primo all’ultimo campionato regionale. Noi lasciamo questo campionato da imbattuti, avendo vinto tutti e 13 i titoli. Una soddisfazione immensa. Un record difficile da superare merito delle ragazze che hanno creduto nel Real Statte. Alcune giocatrici venivano dal campionato di calcio a 11, si sono calate in una realtà all’inizio poca conosciuta con umiltà e dedizione al lavoro. Se siamo diventati la squadra più titolata d’Italia è grazie a loro”.

- La domanda più scontata ma forse, per una volta, si può approfondire il concetto. Qual è il segreto del Real Statte?
“Tutti si sono immedesimate nel progetto. Dirò di più: ogni ragazza è parte integrante del progetto. Chi arriva nella nostra famiglia, perché siamo una famiglia prima che una squadra, si sente accolto con affetto e capisce di essere un anello di una catena vincente. Dentro e fuori dal campo siamo un gruppo solido, unito. Ci confrontiamo ma sempre per il bene comune, ossia quello della squadra”.

- Torniamo al campionato regionale. Cosa è cambiato dal primo campionato sino ad ora?
“C’è stata una crescita dell’intero movimento grazie al grandissimo lavoro da parte del Comitato Regionale che ha creduto nel calcio a 5 pugliese. Ancora oggi ci sono 5 regioni che non hanno un campionare femminile di calcio a 5. Il livello in questi anni si è innalzato sia a livello locale sia nazionale”.

- Da sei squadre a venti negli ultimi anni. Quando la svolta se c’è stato un momento particolare?
“Al di là del buon lavoro delle prime squadre e del Comitato, la partecipazione al primo torneo delle regioni, che era facoltativa, rappresenta un momento di svolta. A primo colpo siamo riusciti a conquistare anche il titolo nazionale e da lì in avanti sono aumentate in maniera esponenziale i sodalizi. Tante società hanno potuto capire da vicino i grandi investimenti fatti dal Comitato Regionale che aveva investito sia nella Rappresentativa Pugliese sia nel campionato”.

- Aumentano le squadre cambiano le formule. Dal girone ‘all’italiana’ allo spareggio secco di quest’anno.
“Dal primo campionato la forma è stata quella all’italiana, tante partite e una squadra che comunque esce vincitrice dopo aver affrontato, in sfide d’andata e ritorno, le altre formazioni della regione. Poi c’è stato due anni fa la divisione del territorio in centro-nord e centro-sud. Due gironi che vedeva la partecipazione delle prime due a un nuovo mini girone all’italiana. Poi quest’anno le vincitrici dei due raggruppamenti, in campo neutro, hanno dovuto scontrarsi in una partita dove ci si giocava tutto. Personalmente preferisco un girone completo all’italiana, come nel primo anno. Tutto sommato, però, abbiamo preso le formule con filosofia, senza polemica. I risultati ci hanno dato ragione. Userei una formula matematica per sottolineare il fine. Cambiando l’ordine dei campionati, il risultato finale non cambia. Il Real Statte ha vinto comunque”.

- Facciamo un salto fuori dai confini del ‘tacco d’Italia’: quando hai capito che potevi affermarti anche a livello nazionale?
“Era una speranza che anno dopo anno diventava realtà. Confrontandoci con squadre che avevano istituito campionati regionali qualche anno prima rispetto a noi abbiamo tratto giovamento. E poi, con la giusta esperienza, siamo arrivati a vincere dal 2004/2005 in avanti”.

- Squadra più titolata d’Italia, almeno un titolo nazionale all’anno. Partiamo dal primo scudetto.
“Solo a pronunciarlo mi vengono i brividi, che emozioni! Indimenticabili. Erano anni che rincorrevamo il primo titolo tricolore. Per qualcuno poteva sembrare un trionfo occasionale ma poi, qualche mese dopo, è arrivato il bis con la Supercoppa Nazionale contro il Due Ponti”.

- Arriviamo al 2008/2009. L’anno del grande slam
“Regionale e Nazionale. Anche in questo siamo gli unici fino ad ora ad averlo centrato. Un risultato eccezionale tenuto conto che, col passare degli anni, anche il futsal femminile si è aperto alle straniere, innalzando il livello tecnico. Ma anche in questo c’è un piccolo orgoglio: abbiamo vinto con tutte le giocatrici italiane e pugliesi. Non è una polemica ma un altro piccolo successo del nostro progetto”.

- Real Statte pioniera nel campionato regionale e anche nella prima storica serie A che vedrà l’alba nella prossima stagione.
“Sono felicissimo, il raggiungimento dei tanti sacrifici di questi anni con la Divisione Nazionale del calcio a 5. Il fatto di esserci all’interno della futura massima serie ce lo siamo conquistati sul campo. Non posso che attendere con gioia quello che accadrà nel 2011/2012, senza dimenticare che vogliamo arrivare alla Final Eight scudetto di quest’anno”.

- Vorresti dire grazie a qualcuno per aver raggiunto così tanti successi?
“Prima di tutto la mia mente va al mio caro amico, prima che dirigente, Emilio D’Ippolito. Proseguo i miei ringraziamenti con un abbraccio sincero alla squadra, allo staff tecnico-dirigenziale, alla società che ha sempre evitato di fare polemiche sterili e inutili, le quali fanno male all’intero movimento. Inoltre ringrazio i tutti i tifosi, in particolar modo quelli del ‘Borghetti Group’ che in questi ultimi anni sono ci hanno supportato ovunque, sia in Puglia sia nelle fasi nazionali. Un grazie speciale al Comitato Regionale. Hanno lavorato tantissimo, in maniera scrupolosa e con tanta passione affinchè il movimento del futsal femminile prendesse piede in questo modo ed è anche grazie a questo che il Real Statte è arrivato sul tetto d’Italia. Nelle fasi nazionali ci sono stati vicini sia dal punto di vista morale che pratico. Da loro ho sentito quell’affetto simile al concetto di famiglia caposaldo nel Real Statte. Mi ha permesso di allenare la Rappresentativa e laurearmi Campione d’Italia con la stessa. Lasciamo il campionato regionale e, al tempo stesso, spero che tutti i sodalizi riescano a crescere professionalmente oltre che da tecnicamente. Perché la Puglia ha la possibilità di innalzare ancora il proprio livello”.

L’ADDETTO STAMPA DEL REAL STATTE FRANCESCO FRIULI
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