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L'Intervistato Speciale: Susy Nicoletti

Nasce a Casarano, provincia di Lecce, il 15 luglio del 1983, gioca dal 2002 nel Real Statte ed è una delle giocatrici di futsal più stimate dagli addetti ai lavori dell’intero panorama femminile italiano per la sue notevoli capacità tecniche e tattiche. Questa, in sintesi, la presentazione di Susanna Nicoletti, per tutti Susy, che a dispetto della sua giovane età, si può senza dubbio considerare una delle giocatrici più rappresentative della squadra di futsal femminile più titolata d’Italia: a soli 23 anni il suo palmares racconta di 2 Scudetti, 1 Coppa Italia e 3 Supercoppe Italiane; a questo, come se non bastasse, si aggiunge un titolo italiano conquistato da protagonista con la rappresentativa pugliese. Vincendo la sua grande timidezza, abbiamo incontrato il numero dieci della squadra tarantina all’indomani dell’ultimo trionfo nazionale, la vittoria della Supercoppa Italiana (ottenuta a Colleferro il 7 dicembre contro la Lazio Woman) e con lei abbiamo chiacchierato un po’ su tutto: inizi, persone importanti, vittorie, sconfitte, segreti e obiettivi nella vita..
Benvenuta Susy..Per chi non ti conosce, facciamo un ritratto di te: cosa fai nella vita, hobby e passioni.
Allora..da dove iniziamo?!?..Attualmente sto studiando per poter diventare un personal trainer, e contemporaneamente, da alcuni mesi, gestisco un centro sportivo con il presidente della squadra in cui milito. Per quanto riguarda i miei hobby, amo andare in palestra, correre, fare immersioni, ascoltare musica. A parte questo le mie grandi passioni sono le moto e i quadri in tarsia..
Scendiamo nel calcistico ora..Da dove nasce la tua passione per il calcio? e come hai iniziato a tirare i primi calci al pallone?
E’ stato un percorso molto naturale: a quattro anni ero già per strada a giocare con i miei amici e a sei, visto questa mia passione, i miei genitori mi hanno mandato in una scuola calcio; fino ai 13 anni ho giocato con i ragazzi, esperienza che mi ha formato molto sotto il profilo calcistico e caratteriale.
Poi è iniziata la mia carriera nel calcio femminile: mi videro in un torneo misto in cui fui eletta miglior giocatrice e da lì è iniziato tutto , con il Copertino nel calcio a 11. Lì feci solo due anni, per poi passare al futsal con il Planet Sport prima, per tre anni, e con il Gallipoli poi. Dopo un anno, in un giorno d’estate, mi arrivò la chiamata più importante della mia vita: Tony Marzella (allenatore storico della formazione del Real Statte,ndr) mi chiamò per fare un torneo in Sardegna…e da lì..
E da lì.. Nel 2002 approdi al Real Statte, quanto ti ha cambiato questa maglia e cosa è diventato per te il calcio a 5?
Mi ha formato tantissimo: crescere vicino a mostri sacri di questa disciplina come Buonfrate, D’Ippolito e Convertino è stata per me una gran fortuna. Ho potuto rubare tanti piccoli segreti della loro esperienza, seguire i loro consigli, analizzare le loro caratteristiche e cercare di farle mie. Poi, se ad allenarti è un certo Tony Marzella, i fatti parlano da soli..
Dopo aver visto gli inizi, facciamo ora un salto nel presente: siete appena tornate vincitrici della terza Supercoppa della vostra storia..Cosa avete avuto in più delle vostre avversarie?
E’ stata una partita molto intensa, giocata bene da entrambe le squadre.Una di quelle partite in cui a decidere sono gli episodi, come le parate fondamentali del nostro portiere (Valentina Margarito, ndr), sicuramente il numero uno in Italia, e la nostra bravura nel mettere una palla in più nella porta dell’avversario. Poi una squadra che vince 6 trofei nazionali non è un caso: ci vuole dedizione, spirito di sacrificio, gran carattere e bisogna credere..Credere sempre in quello che si fa e che si vuole ottenere. E questo ci fa avere sempre fame di vittoria..
Veniamo a noi ora, parliamo di te..Chi ti vede giocare non può che restare incantato dalla tua tecnica ed eleganza..Qual è il segreto di Susy per scendere in campo sempre ad alti livelli?
Non c’è nessun segreto!! C’è solo tanto e tanto lavoro dietro! Chi mi conosce sa che sono una perfezionista. Oltre ad allenarmi con la squadra, faccio degli allenamenti da sola sia in palestra che in campo. Questo perchè credo nel lavoro e nel sacrificio, se si vogliono ottenere dei risultati bisogna guadagnarseli, niente accade per caso.
Tutti insieme lì allo Statte ne avete passate tante. Ma dimmi ora la gioia calcistica che ti rimarrà sempre nel cuore…E la delusione che non riesci ancora a dimenticare..
Il primo scudetto non lo potrò mai dimenticare: è stato il primo successo e come il primo amore non si dimentica mai. La sconfitta che ancora brucia è quella di Coppa Italia contro la Virtus (anno 2006, ndr): è stata definita la partita più bella del calcio a 5 femminile, ma perdemmo all’ultimo secondo dei tempi supplementari!
Ora scendiamo in campo insieme: la tua miglior caratteristica, il tuo gesto tecnico preferito..ed un tuo difetto!
La mia miglior caratteristica dicono che sia la progressione. Non ho un vero gesto tecnico preferito, mentre uno dei miei difetti è quello di tenere troppo la palla..
La colonna sonora delle tue vittorie..
Come ben sai, mi carico con la colonna sonora de “Il Gladiatore”!! Alcune immagini del film e quella musica mi danno una carica unica. Mi fanno pensare che se si vuole una cosa fortemente si può ottenere!!
Parliamo ora di quel che giro intorno al calcio giocato..Al Real Statte avete vinto praticamente tutto: vi sentite considerate dalla stampa locale e pugliese? Pensi che il futsal al femminile debba avere più risalto?
In realtà sono pochi i giornali che parlano di noi e qui a Taranto pochi sanno delle nostre imprese. Ovvio che ci sarebbe bisogno di più risalto e di più interesse da parte dei giornali e delle tv, ma, purtroppo, la verità è che è più importante sapere se Totti ha il raffreddore e non che c’è una realtà in gran crescita..
Ed è proprio quello che noi di FutsalMania ci proponiamo di fare!..Quali sono gli obiettivi di Susy col Real Statte per la stagione in corso?
Vorrei vincere il tricolore..Sarebbe davvero fantastico!!
..E quali invece i tuoi obiettivi fuori dal rettangolo di gioco?
Purtroppo dopo il diploma per esigenze lavorative non ho potuto proseguire gli studi, e questa cosa mi è dispiaciuta tanto: perciò ora vorrei diventare un bravo personal trainer e magari un domani frequentare l’università. Amo studiare e imparare..
Bene, abbiamo concluso: ti ringrazio per questo viaggio nella vita del "fenomeno"..Spero ti sia divertita ed in bocca al lupo per il prosieguo della tua stagione.
Grazie a te per avermi dedicato questo spazio! E crepi il lupo..
Claudia Di Dio – Staff FM
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