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Real Statte, quali i segreti dei successi?

Che emozione nasconde la nuova Serie A? Ecco le opinioni della squadra…
La soddisfazione per aver coronato al meglio la stagione regionale ed essersi definitivamente lanciati nel panorama nazionale. Il Real Statte si gode il successo per la tredicesima vittoria consecutiva nel campionato pugliese sui tredici organizzati dalla Figc, approdando nella prima storica serie A istituita dalla Divisione Calcio a 5 italiana per il prossimo anno. Lo Statte, in definitiva, lascia il territorio locale avendo vinto tutti i campionati pugliesi: nessuno è mai riuscito a togliere dalle mani delle rossoblu un campionato pugliese e adesso non potrà più farlo vista la partecipazione delle stesse al prossimo massimo campionato nazionale. Un risultato fortemente voluto da tutto il sodalizio tarantino che ‘abbandona’ la Puglia da imbattuto. L’arrivo in serie A nazionale è anche la realizzazione del sogno che da anni accompagna tutto l’entourage ionico. Ma come mai questa squadra riesce a vincere ancora e non si stanca mai? Quali, se ci sono, i segreti di questa squadra? E la nuova massima serie che emozioni provoca in ciascuna ragazza?
“Le vittorie e i segreti di questa squadra da 13 anni sono infiniti. Chi entra a far parte della ‘mitica famiglia’ o chi già da tempo ne fa parte, conosce solo una parola d'ordine: lavorare sodo, con sacrificio, impegno, determinazione. Essere compatti, tutti insieme, aiutarsi, incoraggiarsi, metterci grinta e serietà, pronti alla sfida con se stessi sempre. Per farla breve, essere una cosa sola. Questo è il mondo Real Statte che finalmente, dopo tanti sacrifici, può confrontarsi con squadre attrezzate, non solo per 3 mesi, ma per tutto l’anno sportivo”. È da questa affermazione di Valentina Margarito che inizia il viaggio all’interno del gruppo rossoblu. Restando tra i pali, Daniela Blasi racconta di “un gruppo fantastico, un ambiente sano, senza invidie e gelosie. Un mister unico e una dirigenza pronta a supportare noi ragazze in tutto. Per non dimenticare il Borghetti Group. Umiltà e lavoro, crederci sempre, anche quando va tutto storto. Restare uniti e non abbattersi mai. La massima serie è un sogno che si avvera, ci confronteremo con altre squadre a livello nazionale. È un grande stimolo, lo aspettavamo da tempo ed ora è realtà”. Il quadro tra dei portieri si conclude con Irene Digiorgio, fresca di convocazione definitiva nella rappresentativa pugliese del calcio a 5 femminile. “Il segreto del successo? Avere avuto negli anni un gruppo unito. Le nuove arrivate vengono fatte integrare immediatamente e le differenze si annullano all’istante. E poi c’è il feeling, le direttive dell’allenatore che ci conosce e sa come gestirci. Quell’unione nello spogliatoio che ci permetterà di giocare al meglio nella prossima serie A, dove si faranno più sacrifici e ci vorrà maggior impegno. Ma aumenterà anche la voglia di vincere perché un successo anche nella prossima stagione avrebbe un gusto molto particolare…”
Ultima arrivata, ma con le idee molto chiare. Serena Margarito è nel gruppo stattese dopo il successo in coppa Italia in quel di Norcia. La salentina di nascita si è subito sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda del gruppo. “Il segreto per avere successo è trovarsi nella propria squadra come se si vivesse in una famiglia, dove l'uno stimola l'altro, dove ognuno crede nelle proprie capacità e le mette a disposizione del gruppo col quale lavora e riesce ad ottenere risultati sempre migliori. Lo abbiamo dimostrato fino ad ora e lo dimostreremo sempre. Le critiche non fanno altro che motivarci, stimolarci perché, in fin dei conti, siamo le più forti: testa, piedi e cuore al servizio dell’obiettivo comune, la vittoria. La serie A? Posso finalmente gridare al mondo intero che i sogni si realizzano, bisogna solo crederci e combattere. Per questo sono orgogliosa di far parte di questa squadra”.
Altra nuova arrivata in questa stagione è Gina Martino “Il successo è il gruppo! E' una squadra che è nata e cresciuta insieme, un gruppo che negli anni ha migliorato e perfezionato ogni aspetto di questo sport. Grande merito di questo va ad un mister preparato e innamorato della disciplina, che è sempre riuscito a tirar fuori il meglio da ogni sua atleta. Un ruolo fondamentale l'hanno ricoperto anche coloro che seguono e collaborano con la società e lo fanno sempre con grande passione e dedizione. E' questo il mix del successo dove la parola chiave è "FAMIGLIA". Adesso non risponderemo più: giochiamo nel campionato regionale. Ma quando ci domanderanno in che serie giochiamo, risponderemo: serie A. Significa principalmente essere protagonisti, per tutto l'anno, su un palcoscenico chiamato Italia”.
Concetto di gruppo, famiglia e amicizia nel campo e fuori. Anche Dalila Buonsanti non si nasconde dietro un dito. Lei sta pian piano recuperando da un infortunio “sentendo il calore dell’intera squadra. Essere nel Real Statte è una grande avventura che spero non finisca mai. Far parte del Real mi da’ tanta forza, tanta voglia di crescere e migliorare ogni giorno. E’ la prova che i sacrifici vengono ricompensati. Vivere la serie A sarà un sogno, non mancherà l'impegno, la grinta e l'unione tra noi. Tutti insieme, ancora una volta, per far si che venga raggiunto un solo risultato: Real Statte campione d'Italia”.
Come Buonsanti, anche Nicoletta Dipierro sta ricominciando ad accumulare minuti nelle gambe dopo un problema che ha attanagliato il suo ginocchio. “Non credo ci siano particolari segreti, scendiamo in campo come se fosse sempre la prima volta. Non ci sentiamo mai appagate e arrivate nonostante tutti i successi che il Real ha conseguito in questi anni. Ogni partita è una finale quindi la prepariamo sempre al meglio con lavoro fisico, mentale e tecnico-tattico durante la settimana. Nell’ultima gara contro il Foggia sapevamo che ci giocavamo l'accesso ai gironi di qualificazione per la Final Eight scudetto ma, soprattutto, l'accesso diretto a quel sogno chiamato SERIE A. E’ il sogno di una vita sportiva per chi, come me e tante altre ragazze della squadra, in questo splendido sport ci è cresciuta e ha dato tutto da dieci anni a questa parte. Forse ancora non ci rendiamo conto dell'importanza di questo grande risultato conseguito. Tutto sarà più reale quando il nostro nome sarà accostato a quello delle altre squadre che andranno a comporre l’organico di questa prima storica serie A di calcio a 5 femminile. Dopo tutto il sudore, le fatiche, i sacrifici di questi anni, le grandi vittorie e le grosse delusioni che ci hanno insegnato tanto, è arrivato per noi la vittoria più importante: la serie A femminile”.
Di poche parole ma significative il vice capitano Patrizia Convertino. Suo lo zampino nella finale per il tredicesimo titolo regionale e, negli anni, il suo apporto decisivo non è mai. “Ci vuole umiltà, sacrificio, un grande mister e tutti coloro che ci sostengono. La serie A è il coronamento di 13 anni di sacrifici, un premio strameritato per tutte noi”.
Dal Bisceglie allo Statte. Un’annata che ha regalato mille soddisfazioni a Lucia Porta. “Al di là delle regole che possono cambiare, il segreto sta nella passione e nella costanza con cui si lavora. Vincere una partita, o una finale, può sembrare facile ma è la continuità che fa la differenza. Ognuno lavora per un obiettivo comune. Poi il gruppo, il mister e tutto ciò che c'è intorno aiutano a lavorare per vincere. La serie A è la realizzazione di un sogno: la passione che ci metto quando pratico questo sport meritava un palcoscenico così importante, così come lo meritava il futsal femminile. Non vedo l'ora di iniziare a viverlo questo sogno!”.
Dopo Convertino il viaggio tra le veterane continua con Roberta Buonfrate la quale inizia la sua analisi partendo dalla novità che poteva condizionare questa stagione regionale: lo spareggio con la partita secca. “Effettivamente poteva metterci in difficoltà in quanto una partita si può anche sbagliare, la Supercoppa Puglia di quest’anno è un esempio. Nonostante ciò abbiamo vinto, dimostrando tutto il nostro valore. Il segreto? Lavorare con concentrazione e non sentirsi mai appagate. La serie A? Il coronamento di un sogno lungo 13 anni di calcio a 5, perché noi veterane abbiamo giocato tanti campionati regionali. A un certo punto è giusto che ci sia una svolta per disputare una stagione nazionale tutto l’anno e confrontarsi con altre realtà che regalino stimoli maggiori. Anche perché, sia chiaro, il livello più alto non ci spaventa”.
Il regalo per una carriera straordinaria. Mina D’Ippolito, capitano del Real Statte, potrà finalmente chiudere quel cerchio lungo un quarto di secolo. “Tutti ci domandano qual è il nostro segreto. Credo che non ce ne siano. Sicuramente c’è la voglia di far bene ad alimentare questa nostra passione. E voglio sottolineare questo aspetto: lo facciamo per passione con umiltà e tantissimo spirito sacrificio. Tutto ciò permette a questa squadra di raggiungere tante vittorie. La mia carriera finirà giocando in serie A. Un sogno lungo 25 anni. Sarà tutto differente, ci si scontrerà contro squadre attrezzate. Ma siamo pronte per vivere quel sogno divenuto realtà”.
Più corposa l’analisi di un’altra calcettista che ha fatto la storia dello Statte, Susanna Nicoletti. “Quel che ha fatto il Real in questi 13 anni è qualcosa di davvero fuori dal comune. Sono cambiate tante regole, c’è stata una crescita del movimento ma abbiamo dimostrato di essere di un livello superiore. Grazie a una società competente fatta di persone speciali e grazie a un allenatore che ha dato l’anima per questa sua creatura. Sicuramente bisogna dar merito a tutte le ragazze che hanno vestito la maglia del Real Statte e che hanno dato il cuore per mantenere sempre alto il nome della squadra. La serie A è un bel traguardo. Sono contenta che dopo tanti anni di lotte partirà la nuova era del calcio a 5 femminile”.
Giusy Soldano, pivot nativo di Trani, ha avuto esperienza con squadre all’esterno della Puglia. Ora potrà giocare contro formazioni di altre regioni non più per brevi periodi ma, come tutte le compagne, per nove mesi in tutta Italia. “Il segreto di questa squadra è la voglia di vincere che, nonostante gli innumerevoli successi, non manca mai. Poi la presenza in squadra di gente che ha vinto tanto ma che si allena sempre con la stessa voglia e la stessa umiltà. Una dirigenza impeccabile, una tifoseria da far invidia e un direttore d'orchestra come Tony Marzella. Giocare in serie A significa fare un campionato con la C maiuscola, in cui ci sarà la possibilità di mettersi a confronto anche con realtà diverse da quelle pugliesi”.
Rimanendo in attacco, Daiana Bianco racconta “il segreto di questa squadra è il gruppo. Ma non il gruppo troppo spesso nominato e anche retoricamente. Nello sport si vince e si perde ma questo gruppo non solo vince ma stravince. Da 13 anni a questa parte ha dato prova di sé adattandosi, stagione dopo stagione, a regole nuove arrivando sempre alla vittoria. Anche gli altri club sono cresciuti, così come il nostro. Voglio ricordare che il Real Statte è composto da grandi atlete che hanno fatto la storia del futsal femminile italiano, vedi i 10 successi nazionali e i tantissimi trionfi regionali. Il nostro gruppo si sacrifica, ci crede, sempre e comunque, con i piedi, con la testa e col cuore. C’è tanta continuità, importantissima, fondamentale e straordinaria, che distingue il Real dalle altre squadre. Tutto è possibile grazie alla persona, prima, e al mister, poi, Tony Marzella. Sembra incredibile pronunciare le due parole che sono serie A. Il coronamento di tanto lavoro, specie per i pilastri di questa squadra che dopo tante conferme e successi meritavano questo riconoscimento. Sono immensamente grata alla squadra e al mister che mi ha portata dove nessun’altro club avrebbe potuto. Sono fiera di indossare questa maglia perché ha dentro di sé tantissimi sacrifici. E, paradossalmente, sarei felice anche se non facessi parte del Real Statte. Motivo? Se ami il futsal è praticamente impossibile non amare questa fantastica squadra e fare il tifo per lei”.
Infine Anna Peluso che in maniera simpatica conclude il viaggio all’interno di una squadra che il prossimo anno difenderà l’onore del territorio ionico nella massima serie del primo campionato di calcio a 5 femminile italiano. “Sembra importante dire serie A. Lo dico col sorriso sulle labbra perché ancora non mi rendo conto di quanto sia bello il traguardo tagliato. Seguo il Real Statte sin da quando sognavo di farne parte, cioè da sempre. Sono sempre rimasta affascinata dallo spirito caparbio e vincente. Di squadre così non se ne vedono in giro. Sfido a trovare una società che continui a vivere dopo 15 anni, figuriamoci se poi si sono conquistati tutti e 13 campionati regionali con annessi 10 trofei nazionali: un'impresa decisamente storica! Merito di chi ci ha sempre creduto. Il mister, le giocatrici che in questo caso chiamerei ‘gladiatrici’ , e tutta la famiglia col grande cuore del Real Statte. E non dobbiamo dimenticare assolutamente colui che ci guarda e carica da lassù (Emilio D’Ippolito, ndr) il quale è SEMPRE CON NOI!”.
L’ADDETTO STAMPA DEL REAL STATTE FRANCESCO FRIULI
La soddisfazione per aver coronato al meglio la stagione regionale ed essersi definitivamente lanciati nel panorama nazionale. Il Real Statte si gode il successo per la tredicesima vittoria consecutiva nel campionato pugliese sui tredici organizzati dalla Figc, approdando nella prima storica serie A istituita dalla Divisione Calcio a 5 italiana per il prossimo anno. Lo Statte, in definitiva, lascia il territorio locale avendo vinto tutti i campionati pugliesi: nessuno è mai riuscito a togliere dalle mani delle rossoblu un campionato pugliese e adesso non potrà più farlo vista la partecipazione delle stesse al prossimo massimo campionato nazionale. Un risultato fortemente voluto da tutto il sodalizio tarantino che ‘abbandona’ la Puglia da imbattuto. L’arrivo in serie A nazionale è anche la realizzazione del sogno che da anni accompagna tutto l’entourage ionico. Ma come mai questa squadra riesce a vincere ancora e non si stanca mai? Quali, se ci sono, i segreti di questa squadra? E la nuova massima serie che emozioni provoca in ciascuna ragazza?
“Le vittorie e i segreti di questa squadra da 13 anni sono infiniti. Chi entra a far parte della ‘mitica famiglia’ o chi già da tempo ne fa parte, conosce solo una parola d'ordine: lavorare sodo, con sacrificio, impegno, determinazione. Essere compatti, tutti insieme, aiutarsi, incoraggiarsi, metterci grinta e serietà, pronti alla sfida con se stessi sempre. Per farla breve, essere una cosa sola. Questo è il mondo Real Statte che finalmente, dopo tanti sacrifici, può confrontarsi con squadre attrezzate, non solo per 3 mesi, ma per tutto l’anno sportivo”. È da questa affermazione di Valentina Margarito che inizia il viaggio all’interno del gruppo rossoblu. Restando tra i pali, Daniela Blasi racconta di “un gruppo fantastico, un ambiente sano, senza invidie e gelosie. Un mister unico e una dirigenza pronta a supportare noi ragazze in tutto. Per non dimenticare il Borghetti Group. Umiltà e lavoro, crederci sempre, anche quando va tutto storto. Restare uniti e non abbattersi mai. La massima serie è un sogno che si avvera, ci confronteremo con altre squadre a livello nazionale. È un grande stimolo, lo aspettavamo da tempo ed ora è realtà”. Il quadro tra dei portieri si conclude con Irene Digiorgio, fresca di convocazione definitiva nella rappresentativa pugliese del calcio a 5 femminile. “Il segreto del successo? Avere avuto negli anni un gruppo unito. Le nuove arrivate vengono fatte integrare immediatamente e le differenze si annullano all’istante. E poi c’è il feeling, le direttive dell’allenatore che ci conosce e sa come gestirci. Quell’unione nello spogliatoio che ci permetterà di giocare al meglio nella prossima serie A, dove si faranno più sacrifici e ci vorrà maggior impegno. Ma aumenterà anche la voglia di vincere perché un successo anche nella prossima stagione avrebbe un gusto molto particolare…”
Ultima arrivata, ma con le idee molto chiare. Serena Margarito è nel gruppo stattese dopo il successo in coppa Italia in quel di Norcia. La salentina di nascita si è subito sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda del gruppo. “Il segreto per avere successo è trovarsi nella propria squadra come se si vivesse in una famiglia, dove l'uno stimola l'altro, dove ognuno crede nelle proprie capacità e le mette a disposizione del gruppo col quale lavora e riesce ad ottenere risultati sempre migliori. Lo abbiamo dimostrato fino ad ora e lo dimostreremo sempre. Le critiche non fanno altro che motivarci, stimolarci perché, in fin dei conti, siamo le più forti: testa, piedi e cuore al servizio dell’obiettivo comune, la vittoria. La serie A? Posso finalmente gridare al mondo intero che i sogni si realizzano, bisogna solo crederci e combattere. Per questo sono orgogliosa di far parte di questa squadra”.
Altra nuova arrivata in questa stagione è Gina Martino “Il successo è il gruppo! E' una squadra che è nata e cresciuta insieme, un gruppo che negli anni ha migliorato e perfezionato ogni aspetto di questo sport. Grande merito di questo va ad un mister preparato e innamorato della disciplina, che è sempre riuscito a tirar fuori il meglio da ogni sua atleta. Un ruolo fondamentale l'hanno ricoperto anche coloro che seguono e collaborano con la società e lo fanno sempre con grande passione e dedizione. E' questo il mix del successo dove la parola chiave è "FAMIGLIA". Adesso non risponderemo più: giochiamo nel campionato regionale. Ma quando ci domanderanno in che serie giochiamo, risponderemo: serie A. Significa principalmente essere protagonisti, per tutto l'anno, su un palcoscenico chiamato Italia”.
Concetto di gruppo, famiglia e amicizia nel campo e fuori. Anche Dalila Buonsanti non si nasconde dietro un dito. Lei sta pian piano recuperando da un infortunio “sentendo il calore dell’intera squadra. Essere nel Real Statte è una grande avventura che spero non finisca mai. Far parte del Real mi da’ tanta forza, tanta voglia di crescere e migliorare ogni giorno. E’ la prova che i sacrifici vengono ricompensati. Vivere la serie A sarà un sogno, non mancherà l'impegno, la grinta e l'unione tra noi. Tutti insieme, ancora una volta, per far si che venga raggiunto un solo risultato: Real Statte campione d'Italia”.
Come Buonsanti, anche Nicoletta Dipierro sta ricominciando ad accumulare minuti nelle gambe dopo un problema che ha attanagliato il suo ginocchio. “Non credo ci siano particolari segreti, scendiamo in campo come se fosse sempre la prima volta. Non ci sentiamo mai appagate e arrivate nonostante tutti i successi che il Real ha conseguito in questi anni. Ogni partita è una finale quindi la prepariamo sempre al meglio con lavoro fisico, mentale e tecnico-tattico durante la settimana. Nell’ultima gara contro il Foggia sapevamo che ci giocavamo l'accesso ai gironi di qualificazione per la Final Eight scudetto ma, soprattutto, l'accesso diretto a quel sogno chiamato SERIE A. E’ il sogno di una vita sportiva per chi, come me e tante altre ragazze della squadra, in questo splendido sport ci è cresciuta e ha dato tutto da dieci anni a questa parte. Forse ancora non ci rendiamo conto dell'importanza di questo grande risultato conseguito. Tutto sarà più reale quando il nostro nome sarà accostato a quello delle altre squadre che andranno a comporre l’organico di questa prima storica serie A di calcio a 5 femminile. Dopo tutto il sudore, le fatiche, i sacrifici di questi anni, le grandi vittorie e le grosse delusioni che ci hanno insegnato tanto, è arrivato per noi la vittoria più importante: la serie A femminile”.
Di poche parole ma significative il vice capitano Patrizia Convertino. Suo lo zampino nella finale per il tredicesimo titolo regionale e, negli anni, il suo apporto decisivo non è mai. “Ci vuole umiltà, sacrificio, un grande mister e tutti coloro che ci sostengono. La serie A è il coronamento di 13 anni di sacrifici, un premio strameritato per tutte noi”.
Dal Bisceglie allo Statte. Un’annata che ha regalato mille soddisfazioni a Lucia Porta. “Al di là delle regole che possono cambiare, il segreto sta nella passione e nella costanza con cui si lavora. Vincere una partita, o una finale, può sembrare facile ma è la continuità che fa la differenza. Ognuno lavora per un obiettivo comune. Poi il gruppo, il mister e tutto ciò che c'è intorno aiutano a lavorare per vincere. La serie A è la realizzazione di un sogno: la passione che ci metto quando pratico questo sport meritava un palcoscenico così importante, così come lo meritava il futsal femminile. Non vedo l'ora di iniziare a viverlo questo sogno!”.
Dopo Convertino il viaggio tra le veterane continua con Roberta Buonfrate la quale inizia la sua analisi partendo dalla novità che poteva condizionare questa stagione regionale: lo spareggio con la partita secca. “Effettivamente poteva metterci in difficoltà in quanto una partita si può anche sbagliare, la Supercoppa Puglia di quest’anno è un esempio. Nonostante ciò abbiamo vinto, dimostrando tutto il nostro valore. Il segreto? Lavorare con concentrazione e non sentirsi mai appagate. La serie A? Il coronamento di un sogno lungo 13 anni di calcio a 5, perché noi veterane abbiamo giocato tanti campionati regionali. A un certo punto è giusto che ci sia una svolta per disputare una stagione nazionale tutto l’anno e confrontarsi con altre realtà che regalino stimoli maggiori. Anche perché, sia chiaro, il livello più alto non ci spaventa”.
Il regalo per una carriera straordinaria. Mina D’Ippolito, capitano del Real Statte, potrà finalmente chiudere quel cerchio lungo un quarto di secolo. “Tutti ci domandano qual è il nostro segreto. Credo che non ce ne siano. Sicuramente c’è la voglia di far bene ad alimentare questa nostra passione. E voglio sottolineare questo aspetto: lo facciamo per passione con umiltà e tantissimo spirito sacrificio. Tutto ciò permette a questa squadra di raggiungere tante vittorie. La mia carriera finirà giocando in serie A. Un sogno lungo 25 anni. Sarà tutto differente, ci si scontrerà contro squadre attrezzate. Ma siamo pronte per vivere quel sogno divenuto realtà”.
Più corposa l’analisi di un’altra calcettista che ha fatto la storia dello Statte, Susanna Nicoletti. “Quel che ha fatto il Real in questi 13 anni è qualcosa di davvero fuori dal comune. Sono cambiate tante regole, c’è stata una crescita del movimento ma abbiamo dimostrato di essere di un livello superiore. Grazie a una società competente fatta di persone speciali e grazie a un allenatore che ha dato l’anima per questa sua creatura. Sicuramente bisogna dar merito a tutte le ragazze che hanno vestito la maglia del Real Statte e che hanno dato il cuore per mantenere sempre alto il nome della squadra. La serie A è un bel traguardo. Sono contenta che dopo tanti anni di lotte partirà la nuova era del calcio a 5 femminile”.
Giusy Soldano, pivot nativo di Trani, ha avuto esperienza con squadre all’esterno della Puglia. Ora potrà giocare contro formazioni di altre regioni non più per brevi periodi ma, come tutte le compagne, per nove mesi in tutta Italia. “Il segreto di questa squadra è la voglia di vincere che, nonostante gli innumerevoli successi, non manca mai. Poi la presenza in squadra di gente che ha vinto tanto ma che si allena sempre con la stessa voglia e la stessa umiltà. Una dirigenza impeccabile, una tifoseria da far invidia e un direttore d'orchestra come Tony Marzella. Giocare in serie A significa fare un campionato con la C maiuscola, in cui ci sarà la possibilità di mettersi a confronto anche con realtà diverse da quelle pugliesi”.
Rimanendo in attacco, Daiana Bianco racconta “il segreto di questa squadra è il gruppo. Ma non il gruppo troppo spesso nominato e anche retoricamente. Nello sport si vince e si perde ma questo gruppo non solo vince ma stravince. Da 13 anni a questa parte ha dato prova di sé adattandosi, stagione dopo stagione, a regole nuove arrivando sempre alla vittoria. Anche gli altri club sono cresciuti, così come il nostro. Voglio ricordare che il Real Statte è composto da grandi atlete che hanno fatto la storia del futsal femminile italiano, vedi i 10 successi nazionali e i tantissimi trionfi regionali. Il nostro gruppo si sacrifica, ci crede, sempre e comunque, con i piedi, con la testa e col cuore. C’è tanta continuità, importantissima, fondamentale e straordinaria, che distingue il Real dalle altre squadre. Tutto è possibile grazie alla persona, prima, e al mister, poi, Tony Marzella. Sembra incredibile pronunciare le due parole che sono serie A. Il coronamento di tanto lavoro, specie per i pilastri di questa squadra che dopo tante conferme e successi meritavano questo riconoscimento. Sono immensamente grata alla squadra e al mister che mi ha portata dove nessun’altro club avrebbe potuto. Sono fiera di indossare questa maglia perché ha dentro di sé tantissimi sacrifici. E, paradossalmente, sarei felice anche se non facessi parte del Real Statte. Motivo? Se ami il futsal è praticamente impossibile non amare questa fantastica squadra e fare il tifo per lei”.
Infine Anna Peluso che in maniera simpatica conclude il viaggio all’interno di una squadra che il prossimo anno difenderà l’onore del territorio ionico nella massima serie del primo campionato di calcio a 5 femminile italiano. “Sembra importante dire serie A. Lo dico col sorriso sulle labbra perché ancora non mi rendo conto di quanto sia bello il traguardo tagliato. Seguo il Real Statte sin da quando sognavo di farne parte, cioè da sempre. Sono sempre rimasta affascinata dallo spirito caparbio e vincente. Di squadre così non se ne vedono in giro. Sfido a trovare una società che continui a vivere dopo 15 anni, figuriamoci se poi si sono conquistati tutti e 13 campionati regionali con annessi 10 trofei nazionali: un'impresa decisamente storica! Merito di chi ci ha sempre creduto. Il mister, le giocatrici che in questo caso chiamerei ‘gladiatrici’ , e tutta la famiglia col grande cuore del Real Statte. E non dobbiamo dimenticare assolutamente colui che ci guarda e carica da lassù (Emilio D’Ippolito, ndr) il quale è SEMPRE CON NOI!”.
L’ADDETTO STAMPA DEL REAL STATTE FRANCESCO FRIULI
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