Fuente Foggia, sguardo al futuro

Lunedì, 4 Aprile 2011
I Blancos chiudono la stagione con la sconfitta nel derby con il Manfredonia, ma il pensiero di fine anno è unanime: è una stagione da ricordare .

Comunque si sia conclusa, è stato un successo. In casa Fuente Foggia, infatti, di dubbi ce ne sono pochi: la stagione 2010/2011, quella che ha sancito l’ingresso nelle competizioni nazionali, è stata positiva. Obiettivo salvezza raggiunto con quattro giornate d’anticipo, partecipazione alla coppa Italia, soddisfazioni sui parquet soprattutto nel girone d’andata, sono elementi sufficienti per non far pesare un girone di ritorno probabilmente troppo sotto le qualità di questa squadra. Ma tanto si dice, che è la somma che fa il totale, perciò per mister Grassi e i suoi calcettisti resta il rammarico per aver più volte sfiorato la zona play off senza mai riuscire a dare la zampata decisiva, ma anche la consapevolezza di aver ben figurato in questa serie B. Il congedo dal “PalaDaVinci”, però, arriva con la sconfitta nell’ultima giornata del campionato, ad opera dei cugini del Manfredonia, che si impongono per 4-3 al termine di una gara ricca di colpi di scena.

Nel quartier generale dei Blancos, però, forse il pensiero era già alla stagione che verrà, come conferma lo stesso vicepresidente Alfredo Di Gianni: «Credo che questa stagione sia da definire positiva senza possibilità di cadere in errore – afferma il vicepresidente foggiano – Se al gruppo societario, a inizio anno, avessero pronosticato una salvezza tranquilla a quattro giornate dal termine, avremmo messo tutti la firma. Resta forse un pizzico di dispiacere per non esser riusciti a spiccare il salto decisivo, ma ora, però, non c’è tempo per recriminare. Cominceremo subito a lavorare, infatti, dalla prossima settimana per continuare la nostra linea e mettere su un progetto che ci porterà in A2 in due anni».

LA CRONACA – Clima da ultimo giorno di scuola? Macchè, il derby con il Manfredonia è partita vera e nessuna delle due squadre è pronta a ceder punti all’avversario. Lo si capisce subito quando dai piedi di Rafinha parte un fendente che coglie in pieno la base del palo, ma ancor di più quando, alla prima occasione, gli ospiti si portano in vantaggio, grazie a Castriotta che ribatte in rete una corta ribattuta di Santangelo su tiro di Cotrufo. La Fuente cerca subito il pari, ancora con Rafinha, che manda di poco a lato dopo una serpentina sulla fascia sinistra. Le occasioni più nitide, però, sono ancora sui piedi di Castriotta, che ingaggia un duello autentico con l’abliceleste guardia pali dei Blancos; mister Grassi lancia in campo Laccetti e Andregtoni, che ritrova il parquet dopo quasi un mese di assenza, ma sono i sipontini a raddoppiare con una ripartenza rapida di capitan Cotrufo e Totaro, con quest’ultimo che spinge la palla in rete. I Blancos però non ci stanno a cedere, e la reazione arriva dagli sviluppi di un calcio di punizione, con Capozzi che trova l’angolo giusto per riaccorciare le distanze. Il pari sembra essere questione di attimi, ma prima è Cotrufo a immolarsi per bloccare un tiro destinato in fondo al sacco, poi Rafinha non trova la porta di poco battendo quasi un rigore in movimento, dopo una bella manovra dei suoi. Il Manfredonia difende il vantaggio grazie anche ad una prestazione super di Fiotta, che si esibisce in un clamoroso doppio intervento su Rafinha e Capozzi a cinque dal termine, ma anche grazie alla buona sorte, quando la punizione di Capozzi viene deviata per due volte prima di terminare di poco a lato. Sul finale della prima frazione, poi, i biancoazzurri triplicano le reti all’attivo, grazie a Zerulo che mette a segno il tiro libero accordato dai direttori di gara per il sesto fallo subito dagli ospiti. Il finale però è ancora di marca Blancos, che si riportano vicini al gol con una elegante serpentina di Laccetti, che va via sulla banda prima di cercare Andregtoni, che manca di un soffio il tap-in.

Il secondo tempo riprende subito su ritmi alti, con una doppia occasione con cui si fronteggiano i due numeri 10: prima è Castriotta a sparare su Santangelo a tu per tu, poi è capitan Vaccariello a cercare il pallonetto su Fiotta, senza riuscire a trovare la strada del gol. Va vicino alla rete anche Soccio, che si lancia in ripartenza con capitan Vaccariello, ma non trova la deviazione vincente da due passi. Fiotta si esibisce ancora in una parata a deviare un tiro insidioso del capitano dei foggiani prima, di Cervello poi, per chiudere il trittico salvando d’istinto un tap-in da due passi del centrale foggiano. Tocca poi a Laccetti non riuscire a concludere una ripartenza in rete, così come non trova la porta Capozzi, che dopo la parata di Portovenero (subentrato a Fiotta), trova il palo. A sei dal termine, però, la maledizione dei Blancos sembra finire, grazie al piede di Andregtoni, che da ex, dopo un gioco di gambe rapido, insacca la palla lì dove i guanti di Portovenero non possono arrivare; gli ospiti si salvano ancora su una serie di rimpalli, ma poi il pareggio si materializza grazie alla rete di Capozzi, che infila la palla tra palo e portiere per il meritato pari. La gioia però dura davvero poco, perché a tre dal termine è Poretto che recupera palla a centrocampo, resiste al tentativo di difesa di Capozzi e batte Santangelo per il definitivo 3-4 su cui cala il sipario del primo campionato nazionale dei Blancos.


UFFICIO STAMPA
FUTSAL FUENTE FOGGIA
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