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Real Molfetta di ritorno dal sogno

Futsal Palestrina 9 – Real Molfetta 3
Era partito per raccontare un’altra storia questo Real, facendo il carico di sogni e coraggio, ma lungo il percorso ha dovuto infrangersi contro qualcosa di grande, un grande gruppo davanti al quale ha posato le armi e reso onore al vincitore.
Un immenso Palestrina ha vinto sul campo e fuori, esempio di qualità calcistica e di correttezza, e contro un illustre avversario ha invece fallito il Real Molfetta, che nella cornice importante di una “selezione naturale” ha dovuto piegarsi ad un risultato forse non veritiero perché troppo punitivo, ma inevitabilmente portato a casa nel viaggio di ritorno.
La mancanza del gruppo senza dubbio quella di non aver provato a scacciare l’atteggiamento rinunciatario di chi forse in partita non è mai entrato; la certezza della gara quella di combattere contro qualità riconosciuta ed oggettiva, che partendo con la fermezza di chi è padrone del proprio campo, ha mantenuto un livello di concentrazione tale da avvantaggiarsi sempre degli errori avversari: stile inconfondibile di categoria superiore. E quindi il grande “In bocca al lupo” va ai ragazzi di Giampaolo nel proseguire questo sogno importante.
Un primo tempo a senso unico, nel quale il Palestrina si impadronisce sette volte, ruotando i marcatori, della porta di Vitale, passata poi nelle mani di Pereira abilissimo uomo in più nel gioco di movimento. Prima il grande Ottoni, sullo sviluppo di un angolo, poi il compagno Victor Simon, in diagonale sinistra su palla giocata, immediatamente dopo facilissimo per il libero Monteiro trovare la rete. Energiche le ripartenze di casa, protagonismi arbitrali e annuvolamenti biancorossi a parte, ed è così che con disinvoltura il Palestrina con Marcel Simon nonostante i vari tentativi contrastati, Rossetti su tiro libero, Monteiro con precisione infallibile ed ancora Ottoni a porta vuota con Pereira di movimento, in 20 minuti mette già da parte la vittoria.
Il secondo tempo, magra consolazione di gruppo ma buon motivo di orgoglio per l’estremo biancorosso, oltre ad Ottoni in gol 1 contro 1 su respinta, e Rossetti a porta sguarnita, porta il nome di Pereira, che con grande sacrificio ed esperienza prende per mano i suoi e regala tre reti di pregio.
Un’ ampia disfatta direbbe il risultato, ma con i suoi sempre presenti tentativi in rete, salvataggi precisi, pali e traverse colpite e la qualità di un ottimo Maresca, estremo di casa, a metterci del suo.
Finisce così l’avventura, durata il tempo di due gare ma guadagnate con una prestigiosa posizione in campionato; ed è proprio a quello che punteranno ora questi ragazzi meritevoli ed affamati di vittoria!
di Ornella Amato
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