Maris Monaco: Focus hai imparato a sognare

Giovedì, 24 Febbraio 2011
Le segretaria rossonera ha visto nascere la squadra. In nove anni di Focus Maria Stella Monaco elegge l'attuale rosa come la più forte e completa..

FOGGIA, 24 Febbraio 2011 – Il poroso sughero sull'acqua galleggia mantenendosi sul suo pelo, indifferente alla «procella» ed alle onde che lo spingono giù negli abissi, sicuro di poter tornare a galla; sughero tanto leggero quanto utile quando si tratta di tappare un buco, sigillarlo aderendo alla perfezioni alle pareti, modellandosi secondo la sua forma. Bisogna essere un po' sughero, bisogna aver la capacità di modellarsi alle pareti del collo della bottiglia più stretta senza tradire il minimo sforzo per essere Maria Stella Monaco. Lei, come fa questo poroso legno, è sulla cresta dell'onda Focus Foggia da ormai otto anni, da quel lontano 2003, anno in cui in una stanza dell'oratorio di Spirito Santo è nata la squadra rossonera. Come il sughero «Maris» ha modellato la sua vita sui ritmi forsennati di una squadra di calcio femminile, donandosi anima e corpo alla causa rossonera, tanto da diventarne cardine fondamentale.

LE ORIGINI – Chi avrebbe mai scommesso sulla sua indispensabilità quando nel 2003, scarpini allacciati ai piedi, vestì da pioniera i panni della calciatrice? «Iniziai giocando come centrale difensivo – commenta Maris -, un po' com'è Michela Monaco oggi (infatti mi ricorda me da giovane). A dire il vero giocavo in quel ruolo solo perché non mi schiodavo dalla difesa, non amavo correre ed in campo avevo un rendimento terribile, tanto che decisi di spostarmi nell'area gestionale della squadra». Clamoroso fu un episodio risalente a ben otto stagioni fa: «Eravamo impegnate in un torneo ed il tecnico mi chiese di marcare sempre sui calci piazzati una ragazza. Mi disse il suo nome ma lo dimenticai presto. Sugli sviluppi di un angolo dalla panchina mi chiamarono la marcatura, io, in pieno trambusto, chiesi il nome alla ragazza che avevo vicino, sperando che fosse lei. il.. “che te ne fre...” che otteni come risposta fu eloquente».

MAGIC MOMENT – Dal campo alla scrivania, anzi no, alla macchina. Eh già, perché Maris è sempre in movimento, un moto perpetuo al servizio della Focus Foggia. Qualsiasi cosa serva Maris la fa e certe volte...l'ha già fatta. Chi meglio di lei può parlare della squadra di quest'anno in relazione con il passato? «Credo senza dubbio che questa rosa, capolista del girone A del campionato regionale, sia la migliore di sempre».

IL SEGRETO – Ma cosa si nasconde dietro i successi della Focus Foggia? Perché è capolista? Perché ha la miglior difesa del girone? Perché è imbattuta? «Il segreto è senza dubbio la serenità – spiega Maris -. Le ragazze, nonostante abbiano un obiettivo importante, godono di una serenità splendida. Si impegnano senza pensieri. Questo gruppo è un affascinante mix di caratteri: le ragazze più calme sono trascinate da quelle più scatenate, ma le stesse scatenate sono tranquillizzate e portate all'ordine dalle altre. Ad inizio stagione la squadra sembrava uno strano miscuglio di diverse personalità. Nessuno avrebbe mai scommesso su una simile resa. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe nata una cosa tanto bella». Descrivere l'atmosfera nello spogliatoio è come fare la radiografia della felicità: «Tra tutti i gruppi che ho avuto la fortuna di vedere questo è quello più sereno di tutti, il migliore. Ma non mi limito a parlare della qualità tecniche, che comunque non mancano. Fidatevi, essere brave calciatrici non basta per essere una squadra: serve il gruppo. Altrimenti sarebbe uno sport individuale il calcio. No?». E' lecito chiedersi chi siano le fomentatrici del gruppo. La risposta è scontata: «Le più divertenti sono Anna Livia Croella e Claudia Di Iasio. Oramai sono un tutt'uno. Le più serie, invece, sono Simona Porcelli e Michela Monaco, ma quest'ultima spesso viene trascinata fisicamente dagli scherzi delle altre. Poi è chiaro che anche questo gruppo ha avuto momenti difficili ma ogni difficoltà le ragazze le affrontano con serenità e con la forza della loro unione. Si cercano molto anche in settimana, sono sempre assieme, ma le proposte non arrivano sempre dalle stesse, non c'è un leader, sono tutte delle leader».

IL “CITA” - Se Maris è il “sughero” della Focus Foggia, c'è qualcuno che di questo curioso albero impersonifica le radici. Ciò da cui tutto nasce e tutto cresce: Pino Citarelli. «Meno male che c'è. Lui è il padre fondatore della Focus, anzi, il nonno fondatore – ride Maris -. Lui ha messo su la squadra nel 2003 ma già dal 2000 aveva in testa questo sogno nel cassetto».

VALENTE – Tronco dell'albero, alto e robusto, serve a reggere con equilibrio i rami dell'albero che si dipanano verso il Cielo. Questo è senza dubbio il tecnico Gianni Valente, persona umile e capace, dedita al lavoro e promotore del gruppo ancor prima della tecnica. «E' l'uomo adatto a questo gruppo. E' una persona che riesce a spezzare la serietà, il rigore che richiede un allenamento. Ma lo fa con l'umanità, facendo trasparire anche le sue emozioni, confrontandosi sul gruppo anche sulle cose che spaventano di più che sono nella natura dell'uomo. Anche questo è un giusto mix».

LA SOCIETA' - Dell'albero poi c'è il terreno sul quale fonda, il terriccio ricco di humus che dona elementi nutritivi utili a far crescere i frutti: la società. «Non era facile entrare in una realtà difficile come il calcio femminile, ereditare una società con una grande tradizione e storia ma loro ci stanno riuscendo. Sono molto contenta del nuovo assetto societario. E' difficile tenere presenti tante esigenze diverse, tanti problemi logistici. Anche loro, però, hanno trovato un grande equilibrio».

FUTURO – Chi ha il sorriso ha la chiave del successo e questo anche la dirigenza della Focus lo sa molto bene: «Credo che questa squadra possa raggiungere qualsiasi obiettivo – spiega Maris -. La conferma l'ho avuta quando abbiamo battuto il Giovinazzo alla prima gara del girone di ritorno. Era difficile perché venivamo da due settimana di stop per la pausa di campionato». Quindi? «Quindi... C'è che ormai ho imparato a sognare e non smetterò, dice Fiorella Mannoia nella canzone “Ho imparato a sognare”».

UFFICIO STAMPA ASD NUOVA FOCUS CALCIO FOGGIA
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