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Comunicato Ufficiale Asd Me.Co. Potenza

La prima valutazione, dopo aver letto il testo diffuso dall’ufficio stampa del Real Molfetta, è stata quella di lasciar perdere, di fare in modo che il campo resti, come sempre, arbitro indiscusso di quanto accade ogni sabato.
Poi, però, ci siamo chiesti: possibile che il 7-2 maturato sul campo non sia sufficiente a raccontare meriti e demeriti di una partita? Possibile che un risultato così netto si presti ad opinabili valutazioni su episodi che, letti in un modo o nell’esatto contrario, avrebbero potuto modificare il corso della gara e perfino il risultato?
Si capisce tutto: l’amarezza per il risultato (che peraltro non intacca in alcun modo la splendida stagione fino qui disputata dalla formazione di Francesco Ventura, tecnico giovane e bravo che ha saputo imprimere un assetto molto positivo ed efficace alla propria squadra), la delusione per qualche fallo fischiato o meno, ma poi, ancor più a mente fredda, dovrebbe subentrare l’analisi ragionata e obiettiva di quanto si è visto in campo a Potenza e concludere che il risultato non fa una piega, sarebbe folle affermare che lo stesso sia maturato in virtù di qualche “scelleratezza” arbitrale!
Un’affermazione di questo genere, anche il sasso di un sospetto lanciato nello stagno, farebbe torto ai protagonisti della gara (tutti, di entrambe le squadre), al pubblico che vi ha assistito e, lasciatemelo dire, farebbe torto pure ad una classifica (frutto di venti giornate di gare, non di un episodio!) che vede la Me.co. Potenza largamente in vantaggio, con lo score fantastico di 18 vittorie, un pareggio ed una sconfitta di misura!
Nel comunicato in questione si usano parole grosse: si parla di “futsal sporcato”, di “tutto è stato cambiato”, di “incompetenza arbitrale” e via continuando.
Ciascuno risponde delle proprie azioni, e questo vale per tutti, ma non rendiamo un buon servizio alla disciplina che amiamo se ricorriamo a simili espressioni!
Ancor più grave l’allusione che riportiamo di seguito: “Peccato poter anche solo pensare che la vittoria si costruisca con il fischietto e il cartellino dell’arbitro”.
Esatto, è proprio così: peccato poterle anche solo pensare queste cose, ma ancor più grave metterle nero su bianco!
Se il designatore arbitrale ha inteso affidare la direzione di Me.co.-Real Molfetta a due fischietti esperti, nel caso della signora Muccardo anche arbitro internazionale, questo solo fatto avrebbe dovuto costituire di per sé segnale di attenzione dell’Aia per l’importanza della gara e garanzia, per tutti, di direzione autorevole ed equilibrata.
E’ pensabile che i dodici falli fischiati al Molfetta e che hanno portato ai sette tiri liberi a favore della Me.co. risultino in maggior parte regalati, come si afferma nel comunicato diffuso?
Chi l’ha scritto lo pensa, evidentemente, e a nulla servirà sostenere che non è così, ma a noi interessa soltanto ristabilire la serena valutazione dei fatti: le tante squadre che hanno affrontato la Me.co. in questa stagione, rendendole spesso la vita difficile, possono testimoniare se la classifica risulti bugiarda o frutto di qualche “aiuto”.
Per chiudere, una piccola chiosa: nella gara di andata, la Me.co. venne raggiunta a soli quattro secondi dalla sirena grazie alla concessione di un tiro libero inesistente, per usare un eufemismo, frutto di un errore arbitrale che la nostra Società ha accettato senza battere ciglio o sollevare la minima obiezione (basta leggere quanto da noi pubblicato allora).
Non serve aggiungere altro.
Massimo Ronconi - direttore sportivo Me.co. Potenza
Poi, però, ci siamo chiesti: possibile che il 7-2 maturato sul campo non sia sufficiente a raccontare meriti e demeriti di una partita? Possibile che un risultato così netto si presti ad opinabili valutazioni su episodi che, letti in un modo o nell’esatto contrario, avrebbero potuto modificare il corso della gara e perfino il risultato?
Si capisce tutto: l’amarezza per il risultato (che peraltro non intacca in alcun modo la splendida stagione fino qui disputata dalla formazione di Francesco Ventura, tecnico giovane e bravo che ha saputo imprimere un assetto molto positivo ed efficace alla propria squadra), la delusione per qualche fallo fischiato o meno, ma poi, ancor più a mente fredda, dovrebbe subentrare l’analisi ragionata e obiettiva di quanto si è visto in campo a Potenza e concludere che il risultato non fa una piega, sarebbe folle affermare che lo stesso sia maturato in virtù di qualche “scelleratezza” arbitrale!
Un’affermazione di questo genere, anche il sasso di un sospetto lanciato nello stagno, farebbe torto ai protagonisti della gara (tutti, di entrambe le squadre), al pubblico che vi ha assistito e, lasciatemelo dire, farebbe torto pure ad una classifica (frutto di venti giornate di gare, non di un episodio!) che vede la Me.co. Potenza largamente in vantaggio, con lo score fantastico di 18 vittorie, un pareggio ed una sconfitta di misura!
Nel comunicato in questione si usano parole grosse: si parla di “futsal sporcato”, di “tutto è stato cambiato”, di “incompetenza arbitrale” e via continuando.
Ciascuno risponde delle proprie azioni, e questo vale per tutti, ma non rendiamo un buon servizio alla disciplina che amiamo se ricorriamo a simili espressioni!
Ancor più grave l’allusione che riportiamo di seguito: “Peccato poter anche solo pensare che la vittoria si costruisca con il fischietto e il cartellino dell’arbitro”.
Esatto, è proprio così: peccato poterle anche solo pensare queste cose, ma ancor più grave metterle nero su bianco!
Se il designatore arbitrale ha inteso affidare la direzione di Me.co.-Real Molfetta a due fischietti esperti, nel caso della signora Muccardo anche arbitro internazionale, questo solo fatto avrebbe dovuto costituire di per sé segnale di attenzione dell’Aia per l’importanza della gara e garanzia, per tutti, di direzione autorevole ed equilibrata.
E’ pensabile che i dodici falli fischiati al Molfetta e che hanno portato ai sette tiri liberi a favore della Me.co. risultino in maggior parte regalati, come si afferma nel comunicato diffuso?
Chi l’ha scritto lo pensa, evidentemente, e a nulla servirà sostenere che non è così, ma a noi interessa soltanto ristabilire la serena valutazione dei fatti: le tante squadre che hanno affrontato la Me.co. in questa stagione, rendendole spesso la vita difficile, possono testimoniare se la classifica risulti bugiarda o frutto di qualche “aiuto”.
Per chiudere, una piccola chiosa: nella gara di andata, la Me.co. venne raggiunta a soli quattro secondi dalla sirena grazie alla concessione di un tiro libero inesistente, per usare un eufemismo, frutto di un errore arbitrale che la nostra Società ha accettato senza battere ciglio o sollevare la minima obiezione (basta leggere quanto da noi pubblicato allora).
Non serve aggiungere altro.
Massimo Ronconi - direttore sportivo Me.co. Potenza
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