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Fuente Foggia, un viaggio a 360°

Il “miracolo Blancos” visto dagli occhi e attraverso le parole di mister Miki Grassi e del direttore generale Felice Di Croce.
La ventesima giornata del campionato di serie B, girone D, la settima di ritorno ha visto degli spettatori d’eccezione. Fermi ai box, infatti, ci sono stati i Blancos di mister Miki Grassi, che hanno osservato le vittorie di Torremagliano e dello Scarabeo Venafro e il pari della Pino di Matteo e la Fratelli Cambise, che accorciano notevolmente la classifica. Ma il week-end a bocce ferme è stata l’occasione per fare un piccolo viaggio, ma a 360°, nel mondo Fuente, con due tra i più importanti artefici del “miracolo Blancos”, nonché attuali colonne portanti dello stesso: mister Miki Grassi e il direttore generale e responsabile del settore giovanile Felice Di Croce. Davvero una vita in Fuente.
Qual è l'elemento caratterizzante di questa Fuente?
Di Croce: Sicuramente sono molto importanti per noi l'unità di intenti, la serietà e la programmazione. Tutte le scelte, dalla prima squadra passando per il settore giovanile fino alla scuola calcio, vengono ponderate e discusse ampiamente. Chiaramente anche così possiamo continuare a commettere, ma lavoriamo duramente per sbagliare il meno possibile.
Mister Grassi: Io credo che la cosa importante in una società sia avere delle buone fondamenta, come una sana programmazione e un’organizzazione che spesso passa attraverso la professionalità che danno tutte quelle persone che collaborano magari anche senza percepire un compenso, mettendo a disposizione il loro tempo libero; in più, poi, dobbiamo ringraziare il “presidentissimo” Giuseppe Tiso che non ci fa mancare nulla. Insomma, se l'organigramma è ben nutrito e ogni singolo elemento svolge il proprio compito, la squadra inevitabilmente ne beneficia, credo sia questo ci caratterizzi e ci abbia caratterizzato in questi anni.
Cosa vi ha stupito in positivo di questi primi mesi in serie B? Cosa invece non vi è piaciuto e vorreste cambiare, se si potesse tornare indietro?
Di Croce: Sicuramente sono rimasto impressionato dalle qualità straordinarie di alcuni atleti di squadre che abbiamo affrontato. Non voglio fare nomi, perché sarebbe antipatico, ma veder giocare e compiere giocate straordinarie da parte di alcuni calcettisti, per un innamorato del futsal come me, è davvero una gioia e sono felice di poter vedere queste gare ogni sabato.
Mister Grassi: Io sono una persona che non si guarda mai indietro, perciò, d'impatto, non cambierei niente. So di avere un gruppo di validi calcettisti, bravi nel campo ma soprattutto fuori e quindi, nonostante l'obiettivo stagionale fosse e rimane una tranquilla salvezza, ho sempre avuto fiducia di questo gruppo, dei singoli, dei miei collaboratori e di me stesso. La storia, poi, la si fa sul campo, ed i risultati ancora una volta ci hanno premiato con una qualificazione alla Coppa Italia Nazionale di Per il resto, come non bisogna soffermarsi troppo sugli aspetti positivi, non bisogna dimenticare di valutare gli errori fatti precedentemente, ma io osservo sempre i miei di errori e raramente guardo quelli degli altri.
Anche se il verdetto della giustizia federale in merito al ricorso del Real Napoli non è ancora totalmente definitivo, il primo grado di giudizio si è espresso in favore della società foggiana, perciò un pensiero sul primo storico traguardo di questa stagione, ossia la qualificazione alla coppa Italia.
Di Croce: Mi dispiace solamente che più di qualcuno sia rimasto deluso dal giudizio emesso dal giudice sportivo. Resta però che questo traguardo lo abbiamo ampiamente meritato sul campo, con un girone di andata quasi totalmente senza sbavature, e non con le carte bollate. Noi abbiamo operato, dal 2005 sino ad oggi, sempre nel pieno rispetto delle regole e perciò eravamo sicuri di non aver commesso errori, e che sarebbe stato solo il campo a dire chi meritava questo traguardo.
Mister Grassi: Per il territorio è senza dubbio un traguardo e un record allo stesso tempo (prima società di Foggia e provincia ad approdare in coppa Italia, ndr), l'ennesimo di questa società e di questo gruppo. Ad essere sinceri, alla qualificazione mai avevamo pensato e nemmeno il più ottimista tra gli ottimisti lo avrebbe fatto, ma i miei ragazzi hanno sempre la capacità di stupirmi: grazie a questo gruppo di ragazzi ho centrato diversi obiettivi, li ricorderò per sempre uno per uno ed ogni singolo momento della cavalcata fatta nel girone di andata. Il merito, però, va condiviso anche con la società, che davvero fa di tutto per non farci mancare nulla. E poi, infine, una cosa sicuramente non la dimenticheremo: lo speaker d'eccezione Mario Pipoli, il nostro amministratore delegato, che nella partita in cui centrammo l'obiettivo della qualificazione prese con un impeto mai visto il microfono del “PalaDaVinci” ed iniziò a parlare a ruota libera. Sono attimi che non dimenticherò mai.
Come procede l’attività del settore giovanile?
Di Croce: Io ed i miei collaboratori stiamo lavorando quotidianamente per far crescere il settore giovanile. La Fuente investe circa il 30% del suo budget annuo per lo sviluppo del settore giovanile, e per noi che siamo una piccola realtà nel panorama del futsal nazionale è tanto. Inoltre, siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per valorizzare i giovani calcettisti del nostro territorio, infatti siamo a lavoro per sviluppare un progetto importante che stiamo sviluppando, ma adesso è troppo presto per parlarne.
Mister Grassi: Anche in questo la Fuente ha fatto passi da gigante: d'estate, attraverso diverse selezioni, e per tutta la stagione c'è sempre qualcuno che lavora per il settore giovanile, come ci sono stati nuovi ingressi in società per dedicare molto tempo al settore giovanile. Indubbiamente dobbiamo crescere, ma già i nostri primi passi sono significativi. Abbiamo l’Under21, al primo anno in un campionato di questo livello, che è nelle zone medio alte della classifica e lotterà sicuramente per i play off, con una rosa composta tutta da calcettisti nel nostro territorio ad esclusione di Gabriel De Souza, arrivato a dicembre; abbiamo una Juniores che è al secondo anno e che aldilà dei risultati ha un’identità di gioco e sicuramente si rivelerà un’ottima palestra per dare all'Under 21 elementi già validi per il futsal; infine, abbiamo due fasce di scuola calcio da non dimenticare.
Il sogno nel cassetto per questo finale di stagione.
Di Croce: Io non ho sogni ma solo obiettivi: raggiungere al più presto la salvezza per poi valorizzare e far maturare i nostri tanti giovani che abbiamo in oraganico. Però pensandoci bene un sogno nel cassetto c’è, ed è quello che l'amministrazione Provinciale o Comunale ci convochi per comunicarci che a breve verrà ristrutturato o costruito un palazzetto per disputare le gare di futsal! In fondo..hai parlato di sogno, no?!
Mister Grassi: Io penso che solo attraverso una sana programmazione si arrivi a determinati risultati e quando arrivano risultati importanti non è mai un caso, vuol dire che tutte le componenti hanno lavorato bene, quindi società, tecnico e calcettisti. Il mio sogno prima di tutto è quello di raggiungere la matematica salvezza e poi fare sempre meglio di quel che si è fatto in passato, solo così possiamo migliorarci o cercare di farlo.
UFFICIO STAMPA
FUTSAL FUENTE FOGGIA
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