L’Uccellino di Messapia – Rutigliano

Lunedì, 24 Gennaio 2011
Cara società AZETIUM RUTIGLIANO mi sento costretto purtroppo a rispondere al vostro comunicato stampa (uscito in ritardo sicuramente per validi motivi, non penso per attendere chissà quali decisioni del Giudice Sportivo) perché è mio dovere difendere la mia società da illazioni e da comportamenti che non le appartengono e perché è giusto che tutti sappiano ciò che realmente è accaduto, anzi non accaduto, durante la partita Futsal Messapia-Azetium Rutigliano dello scorso 15 gennaio 2011 e conclusasi 2-1 per noi brindisini, scontro diretto ai fini salvezza.

La prima cosa della quale vi lamentate, anche se in tal caso non accusate la mia società, è che la partita è iniziata con 20’ di ritardo. Questo sicuramente non è accaduto per colpa degli arbitri o perché loro si siano sognati di iniziare la partita alle 16.20, ma perchè VOI siete arrivati al campo circa una mezzora prima dell’inizio della partita. Di conseguenza i direttori di gara hanno dovuto effettuare il controllo dei documenti, il riconoscimento e la verifica delle divise di gioco (per evitare somiglianze cromatiche) in ritardo. Questo ovviamente ha creato disagio soprattutto al Futsal Messapia che sino all’ultimo ha dovuto attendere per conoscere quale maglia indossare, per poi effettuare un cambio di indumenti richiesto dagli arbitri.

Il primo tempo si è svolto regolarmente, COME TUTTA LA PARTITA, e le squadre pur giocando bene entrambe sono andate al riposo sul risultato di 0-0. Chiacchierando con voi durante l’intervallo ci siamo dichiarati soddisfatti per come si è disputata la prima frazione, sicuri che lo fosse anche il pubblico, dove erano presenti senza alcun problema, nell’unica tribunetta dell’impianto, come è sempre accaduto nelle nostre partite casalinghe, anche alcuni vostri sostenitori in mezzo ai nostri tifosi (ovvero fidanzate, mogli, parenti, amici, pensionati, dirigenti e bambini dai sei mesi ai cinque anni) oltre ad esponenti del mondo arbitrale.

Il secondo tempo ricalca in tutto e per tutto il primo con azioni da una parte e dall’altra, senza la minima traccia di “guerra” (termine inflazionato, esagerato ed inopportuno) o, permettetemi la battuta, odore di polvere da sparo. A metà tempo il Messapia passa in vantaggio con Iacobazzi e da quel momento, se vogliamo dirla tutta, il “casino” (termine non elegante, ma appropriato) lo avete iniziato VOI. Il vostro giocatore Sassanelli è espulso per doppia ammonizione e ci sono voluti due richiami arbitrali e l’intervento pacifico di un nostro dirigente per convincere l’atleta ad allontanarsi dal campo di destinazione, dove si era soffermato, invece di dirigersi nel proprio spogliatoio come prevede il regolamento.

Sempre sull’1-0 per noi e su una situazione falli 4-4 ARRIVA IL BELLO (scusate se riprendo questa espressione del vostro comunicato): il vostro allenatore viene espulso e si dirige in tribuna, quindi secondo provvedimento di espulsione sempre contro di voi, e dopo qualche minuto il VOSTRO PORTIERE per ottenere “furbescamente” il quinto fallo si butta a terra nella propria area di rigore mentre effettua un rinvio per simulare una trattenuta da parte di un giocatore del Messapia. Questo atteggiamento antisportivo provoca un momento di tensione “a parole” e non appena un giocatore del Messapia si è avvicinato al portiere, quest’ultimo crolla a terra come se fosse stato colpito al volto da un pugile professionista. Altra simulazione. Il tutto ripreso da un’emittente televisiva locale. In questa situazione gli arbitri commettono sicuramente l’errore di non ammonire sia il giocatore del Messapia, sia il vostro portiere per simulazione, provvedimento che avrebbe portato alla terza espulsione per voi dato che il vostro estremo difensore era già ammonito.

Questa sceneggiata del vostro portiere riscalda purtroppo gli animi in tribuna dove il vostro allenatore viene incalzato da alcune persone, ma lo stesso è immediatamente difeso (e voi non lo avete scritto) da alcuni nostri dirigenti presenti sugli spalti e, subito dopo, il sottoscritto, sotto la propria custodia, lo ha condotto in una zona sicura dalla quale ha potuto continuare a vedere la partita e dare direttive alla vostra squadra, senza che vi siano stati per il resto della partita (e anche dopo la gara) ulteriori fatti spiacevoli contro la sua persona e verso nessun altro vostro tesserato. Ovviamente condanniamo quanto accaduto in tribuna, perché non siamo neanche lontani parenti della violenza e ci piace vincere, pareggiare (e anche perdere) le partite sul campo.

Il gioco riprende con il quinto fallo ottenuto furbescamente e successivamente il Rutigliano ottiene il pareggio su un tiro libero causato da un evidente fallo di mano commesso da un nostro giocatore. Il vostro portiere esulta andando ad abbracciare i propri sostenitori in tribuna, gesto che riteniamo irresponsabile e provocatorio dato gli animi precedenti. Nel recupero, durato 7 minuti e 25 secondi, venticinque secondi in più rispetto ai sette annunciati, precisazione doverosa dato che a fine partita avete reclamato sul recupero a vostro parere non “consumato”, è arrivato il regolare gol su azione di Valerio Zaccaria.

Arriviamo alle conclusioni. La polizia è arrivata al campo quando i giocatori avevano già effettuato il terzo tempo ed erano diretti negli spogliatoi, quindi non è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per far riprendere il gioco o per sedare chissà quale rissa da saloon di film western.

Il nostro campo è stato regolarmente omologato da un perito della FIGC ed è in gomma, chi ha mai detto che fosse un parquet?

Vi lamentate dello spessore del telo del tensostatico, il quale non solo è a norma di legge, ma sinora ha tenuto sotto ogni tipo di condizione atmosferica, ma sinceramente non riesco a capire quanto lo spessore di un telo esterno possa influire sulla regolarità della partita. Mah!

E poi la cosa che mi lascia più sbigottito è attaccarsi ad un uccellino che entrando dal portone di ingresso ha svolazzato a fil di tetto sul campo senza disturbare minimamente il gioco. Mi sembra di ricordare che voi giocate su un campo di erba sintetica all’aperto sopra il quale non si contano quanti uccellini possano svolazzarci sopra.

Carissimi amici dell’Azetium chiudo questa lettera aperta dicendovi soltanto che se foste stati capaci di vincere sul nostro campo come in precedenza ci sono riuscite, nostro malgrado, diverse squadre avremmo avuto, come di consueto, il piacere di stringervi la mano, in quanto tutte queste squadre ci hanno battuto sportivamente, perché si sono dimostrate nell’occasione più brave di noi e non sono partite da casa loro con l’idea di vincere a tutti i costi, anche andando oltre la sportività, perché siamo sportivi, galantuomini, ma non fessi…

Vorrei dire infine un'altra cosa. Un’ora dopo la fine della partita, quando ormai ognuno faceva ritorno a casa propria, ho sentito il dovere di uomo e di presidente, di chiamare al telefono la dirigenza dell’Azetium perché quanto accaduto in tribuna mi aveva in ogni caso infastidito e mi sentivo in dovere di contattare la società barese per rinnovare le scuse. Ritenevo l’incidente chiuso e, sinceramente, leggendo dopo quasi una settimana il vostro comunicato, direi che quest’ultimo è stato come una pugnalata alle spalle piena zeppa di accuse alla mia società e a ciò che la circonda. Non pensavo di meritare questo. Grazie.


Davide Leone, presidente A.S.D. Futsal Messapia
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