Niente Real Molfetta per il fortunato Messina

Venerdì, 7 Gennaio 2011
Real Molfetta 4 – Peloro Messina 6

Non l’avevano immaginato così l’inizio del nuovo anno i biancorossi di Ventura, che impattano contro un Messina ben intenzionato e scaltro, e a cui va il merito di aver dosato bene concentrazione ed energia per l’incontro – scontro diretto con la prima rivale.

Non si rende invincibile in casa il Real, e per la prima volta cade dinanzi al suo pubblico sfoderando una prestazione poco convincente; a corto di quella corposità alla quale abitualmente sottopone il proprio pubblico, non consacra quindi nemmeno l’esordio molfettese di un acciaccato e rallentatissimo Galinanes, per il quale il virus del periodo non ha pietà, di Gabriel Perrusi, che ancora fatica nel perfezionare le ultime note di uno spartito ricco ormai di tonalità nuove per lui, e di Carlos Deuner che si prodiga in ogni dove ma senza più di tanto riuscirci.

Come una bestia nera sono in agguato i primi due gol dell’incontro, autore un Wruk d’eccezione, veloce, concreto, esperto avversario: solo poco prima il rimbalzo da traversa sulla linea aveva fatto tremare i padroni di casa. Anche il Real crea l’occasione ma la spreca, dapprima con Cassanelli che non centra l’intenzione di Perrusi sotto rete, e poi con quest’ultimo che non concretizza di un millimetro lo strepitoso recupero di Manfroi. La prima rete casalinga arriva su tiro libero da sesto fallo, ed è Deuner a metterla dentro, ma mai da qui in poi il Real supererà i gol subìti. E tocca ancora a Wruk far fare bella figura al suo gruppo, con una cannonata al volo impressionante che risuona i pali e finisce nel sacco. Deuner, d’altro canto, sfodera le sue prodezze rasoterra, ma non è giornata, per lui e per i compagni.

Vitalità Vitale, lo slogan dell’incontro: numerosissimi i suoi salvataggi. Voto pieno per lui.

Eccolo che finalmente arriva il gol su azione di Cassanelli, che c’è sempre quando lo decide, e indirizza e segna senza troppi fronzoli. Poi tentativi vari e vani proseguono nello scorrere di minuti senza sorte, nei quali anche il legno su tiro libero di Deuner ci mette la coda. Si chiude in svantaggio. 2 a 3.

Subito è Mittelman, nella ripresa, a ribadire le intenzioni di fuoco, ma a ruota Di Benedetto, autore di una buona prestazione di grinta e coraggio, ricambia il favore e come una furia mette in angolo alto il 4 a 3. Poi Manfroi ha poca fortuna su un quasi gol a porta semi sguarnita, e come l’ennesimo presagio da un gol sbagliato arriva il quinto gol subìto, è di Giordano, che tocca per ultimo una traiettoria lenta e fortunata. Forte palo per Manfroi, parata di punta per Perrusi, ed ancora in gol Messina, con Da Silva anch’esso protagonista.

E’ difficile penetrare le barriere avversarie, e complici buone parate dell’estremo Battiato ed un pizzico di sfortuna che guasta, la poca reattività di un gruppo apparentemente senza quasi più speranze non si desta dal sonno. Poi incredibilmente ancora palo per Cassanelli, palo per Di Benedetto, Deuner in errore su un gol facile, stonatissime melodie di tentativi a raffica.

E quando Deuner ci riprova dal dischetto dei dieci metri, Battiato, forse in movimento prima del tempo, para e nulla possono le snobbate proteste dei biancorossi. Ultimo anelito di positività, in un contesto di avversità, è la rete del povero debilitato Galinanes, che trova comunque la forza di accorciare le distanze supportato dalla superiorità numerica di un Perrusi di movimento. Ma quando anche l’ennesimo tiro libero di Manfroi va storto, la gara non lascia più il tempo per nulla di buono, e si conclude sul 4 a 6 per gioia meritata degli avversari, che con buona difesa, mordente e qualità festeggiano, padroni di un incontro che forse sarebbe potuto andare in altro modo.

di Ornella Amato
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