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Fuente Foggia, troppo brutto per essere vero

I Blancos steccano il terzo appuntamento casalingo di fila e cedono alla capolista Loreto Aprutino: «A queste squadre non si possono regalare tanti gol», tuona mister Grassi
È davvero troppo brutto per essere vero. Perché se dagli spalti del “PalaDaVinci” quest’anno non avevano ancora avuto la possibilità di festeggiare sette gol, difficilmente, d’altro canto, si era visto una voce al passivo così importante. Già, perché il match tra la Fuente Foggia e il TubiSpa Loreto termina 7-12, risultato che fotografa una gara in cui i padroni di casa hanno concesso davvero troppo al talento degli abruzzesi, non riuscendo, invece, a essere troppo incisivi in fase di attacco. È vero, anche, che se si dovesse fare una pagella della prestazione odierna dei Blancos, guadagnerebbero piena sufficienza solo Cervello e Andregtoni, autentici mattatori e trascinatori, a segno entrambi con una tripletta, e sempre in partita; e andrebbe premiata, poi, la volontà di Di Palma, Affatato e Gesualdi.
Ma che il pomeriggio non sarebbe stato dei migliori si capisce dopo appena ventitre secondi, quando gli ospiti passano in vantaggio con Cividini e raddoppiano al quinto minuto con Alvarez. Comincia qui, sul doppio passivo, la partita della Fuente, che si rifà sotto con Andregtoni, che lascia partire un tiro secco che batte Mazzocchetti, ma che non calibra bene la fase difensiva, troppo blanda anche in occasione del terzo gol di Castagna, bravo a prendere palla sulla sinistra e a mirare sul palo lontano. In fase offensiva, invece, il brasiliano Andregtoni dimostra di essere in grande giornata, lasciando partire un grande tiro, ma trovando il miracolo dell’estremo difensore ospite. L’appuntamento col gol è, però, solo rinviato fino alla metà della prima frazione, quando è Cervello, a gonfiare la rete per la seconda volta, capitalizzando una ripartenza avviata da Capozzi. Prove di rimonta? Nemmeno il tempo di pensarci, perché dopo cinquanta secondi è ancora Castagna a raccogliere per la quarta volta la palla dalla rete fuentina, che accusa, invece, il colpo e non riesce ad accorciare le distanze. Anzi, appena entrati nei cinque minuti finali, perde anche capitan Vaccariello, che si vede sventolare il cartellino rosso dai direttori di gara, forse in maniera un po’ frettolosa, e che, sulla conseguente inferiorità numerica, subisce il quinto gol da Tiago, che fissa il primo parziale sul 2-5.
L’inizio della seconda frazione, poi, regala subito la speranza ai Blancos di rientrare in partita, ma la grande giocata di Di Palma trova una grande risposta di Mazzocchetti, che gli nega la gioia del gol. La Fuente sembra ancora un po’ troppo spenta rispetto agli standard mostrati sin qui, e il Loreto ne approfitta, allungando fino al 2-7. Ma Andregtoni non ci sta, e suona la carica dei suoi, accorciando nuovamente le distanze con un tiro imparabile, prima di mandare di poco a lato, pochi secondi dopo, un pallone lavorato finemente a centro area. Agli ospiti, invece, riesce davvero tutto, e così sembra facile la strada che dai piedi di Cividini porta il pallone in rete per l’ottavo gol.
Mister Grassi, dunque, a metà della ripresa corre ai ripari e schiera Cervello come quinto uomo di movimento, che non lascerà più il campo fino al termine dell’incontro. Pochi secondi dopo, il gran tiro di Di Palma sembra dare subito ragione alle strategie di mister Grassi, ma finisce la sua corsa scheggiando la traversa; il folletto, poi, con un gran numero nella parte bassa dell’area di rigore, si guadagna anche un penalty, che però Cervello manda alto, macchiando così la sua prestazione sin lì perfetta.
Nei sette minuti finali, poi, i Blancos si dimostrano abili a sfruttare la superiorità numerica, segnando altre quattro reti e fallendo un altro paio di occasioni da rete, per via della buona intensità difensiva messa in campo dal Loreto, che, ovviamente, gioca gli ultimi minuti sul velluto del vantaggio sin lì conquistato e che non smette di affrontare il colpo ogniqualvolta il fianco dei Blancos si scopre, fissando lo score in attivo a quota 12.
Laconico il commento di mister Grassi a fine partita: «Il Loreto è una squadra che punta a vincere il campionato, perciò la sconfitta ci sta. Sul piano del gioco, però, potevamo disputare una buona gara, ma la verità è che non siamo mai riusciti a stare davvero in partita: abbiamo regalato troppi gol ad un avversario che non ne aveva bisogno, che con le sue individualità sul parquet poteva risolverla da un momento all’altro. Noi, al contrario, il gol lo dobbiamo creare con i movimenti della squadra, ma quando gli avversari sono scappati sui tre gol di vantaggio, lì ci voleva un’impresa».
Per il prossimo turno, ora, la Fuente Foggia torna in trasferta, in terra abruzzese. Nella splendida cornice del palazzetto di Montesilvano, infatti, i Blancos affronteranno la Real Dem, ancora cenerentola del torneo, ferma ancora al -1 di penalizzazione inflitta dalla Divisione all’inizio della stagione. Per riprendere il cammino con il piede davvero giusto.
UFFICIO STAMPA
FUTSAL FUENTE FOGGIA
È davvero troppo brutto per essere vero. Perché se dagli spalti del “PalaDaVinci” quest’anno non avevano ancora avuto la possibilità di festeggiare sette gol, difficilmente, d’altro canto, si era visto una voce al passivo così importante. Già, perché il match tra la Fuente Foggia e il TubiSpa Loreto termina 7-12, risultato che fotografa una gara in cui i padroni di casa hanno concesso davvero troppo al talento degli abruzzesi, non riuscendo, invece, a essere troppo incisivi in fase di attacco. È vero, anche, che se si dovesse fare una pagella della prestazione odierna dei Blancos, guadagnerebbero piena sufficienza solo Cervello e Andregtoni, autentici mattatori e trascinatori, a segno entrambi con una tripletta, e sempre in partita; e andrebbe premiata, poi, la volontà di Di Palma, Affatato e Gesualdi.
Ma che il pomeriggio non sarebbe stato dei migliori si capisce dopo appena ventitre secondi, quando gli ospiti passano in vantaggio con Cividini e raddoppiano al quinto minuto con Alvarez. Comincia qui, sul doppio passivo, la partita della Fuente, che si rifà sotto con Andregtoni, che lascia partire un tiro secco che batte Mazzocchetti, ma che non calibra bene la fase difensiva, troppo blanda anche in occasione del terzo gol di Castagna, bravo a prendere palla sulla sinistra e a mirare sul palo lontano. In fase offensiva, invece, il brasiliano Andregtoni dimostra di essere in grande giornata, lasciando partire un grande tiro, ma trovando il miracolo dell’estremo difensore ospite. L’appuntamento col gol è, però, solo rinviato fino alla metà della prima frazione, quando è Cervello, a gonfiare la rete per la seconda volta, capitalizzando una ripartenza avviata da Capozzi. Prove di rimonta? Nemmeno il tempo di pensarci, perché dopo cinquanta secondi è ancora Castagna a raccogliere per la quarta volta la palla dalla rete fuentina, che accusa, invece, il colpo e non riesce ad accorciare le distanze. Anzi, appena entrati nei cinque minuti finali, perde anche capitan Vaccariello, che si vede sventolare il cartellino rosso dai direttori di gara, forse in maniera un po’ frettolosa, e che, sulla conseguente inferiorità numerica, subisce il quinto gol da Tiago, che fissa il primo parziale sul 2-5.
L’inizio della seconda frazione, poi, regala subito la speranza ai Blancos di rientrare in partita, ma la grande giocata di Di Palma trova una grande risposta di Mazzocchetti, che gli nega la gioia del gol. La Fuente sembra ancora un po’ troppo spenta rispetto agli standard mostrati sin qui, e il Loreto ne approfitta, allungando fino al 2-7. Ma Andregtoni non ci sta, e suona la carica dei suoi, accorciando nuovamente le distanze con un tiro imparabile, prima di mandare di poco a lato, pochi secondi dopo, un pallone lavorato finemente a centro area. Agli ospiti, invece, riesce davvero tutto, e così sembra facile la strada che dai piedi di Cividini porta il pallone in rete per l’ottavo gol.
Mister Grassi, dunque, a metà della ripresa corre ai ripari e schiera Cervello come quinto uomo di movimento, che non lascerà più il campo fino al termine dell’incontro. Pochi secondi dopo, il gran tiro di Di Palma sembra dare subito ragione alle strategie di mister Grassi, ma finisce la sua corsa scheggiando la traversa; il folletto, poi, con un gran numero nella parte bassa dell’area di rigore, si guadagna anche un penalty, che però Cervello manda alto, macchiando così la sua prestazione sin lì perfetta.
Nei sette minuti finali, poi, i Blancos si dimostrano abili a sfruttare la superiorità numerica, segnando altre quattro reti e fallendo un altro paio di occasioni da rete, per via della buona intensità difensiva messa in campo dal Loreto, che, ovviamente, gioca gli ultimi minuti sul velluto del vantaggio sin lì conquistato e che non smette di affrontare il colpo ogniqualvolta il fianco dei Blancos si scopre, fissando lo score in attivo a quota 12.
Laconico il commento di mister Grassi a fine partita: «Il Loreto è una squadra che punta a vincere il campionato, perciò la sconfitta ci sta. Sul piano del gioco, però, potevamo disputare una buona gara, ma la verità è che non siamo mai riusciti a stare davvero in partita: abbiamo regalato troppi gol ad un avversario che non ne aveva bisogno, che con le sue individualità sul parquet poteva risolverla da un momento all’altro. Noi, al contrario, il gol lo dobbiamo creare con i movimenti della squadra, ma quando gli avversari sono scappati sui tre gol di vantaggio, lì ci voleva un’impresa».
Per il prossimo turno, ora, la Fuente Foggia torna in trasferta, in terra abruzzese. Nella splendida cornice del palazzetto di Montesilvano, infatti, i Blancos affronteranno la Real Dem, ancora cenerentola del torneo, ferma ancora al -1 di penalizzazione inflitta dalla Divisione all’inizio della stagione. Per riprendere il cammino con il piede davvero giusto.
UFFICIO STAMPA
FUTSAL FUENTE FOGGIA
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