Queens Foggia, avanti così!

Venerdì, 5 Novembre 2010
Dopo il passaggio difficoltoso del primo turno, le Satanelle mettono in campo un gran carattere, battendo in rimonta la Don Tonino Bello Molfetta per 3-4.

Smaltiti i postumi di un passaggio di primo turno non proprio brillante, le Satanelle di mister Longo sono tornate in campo mercoledì sera per la seconda fase di coppa. Dopo aver superato l’insidia del derby contro la Nuova Focus, la fase dei triangolari ha messo le calcettiste di mister Fabio Longo nel mini-girone con la Don Tonino Bello Molfetta e il Torre Pino Spinazzola.

E questa seconda fase comincia con un bel successo per le rossonere, che partono, però, col piede sbagliato. Un inizio poco concentrato, disattento e senza mordente, spiana la strada alla furia delle padrone di casa, che dopo aver contenuto i primi timidi attacchi delle Satanelle, si portano sul doppio vantaggio, grazie alla doppietta di Flora La Rossa. Nell’intervallo, poi, mister Longo striglia a dovere le sue calcettiste, e la grinta del tecnico diventa nuova linfa vitale per la ripresa delle foggiane, che scendono in campo rigenerate e finalmente decise a riprendere in mano un gara che sembrava essere scivolata via troppo velocemente.

A suonare la carica è il bomber Francesca Cavallone, che accorcia subito le distanze, prima del terzo gol delle padrone di casa, che porta ancora la firma di La Rossa, abile a rubare una palla a centrocampo e presentarsi a tu per tu con Modugno, all’esordio assoluto in maglia Queens, e a depositare la palla in rete per la terza volta. Le Satanelle, però, non si perdono d’animo e ricominciano ad attaccare a testa bassa la porta molfettese, trovando il gol che le riporta in gara con un tiro a volo di Rosanna Garruto, alla prima marcatura stagionale, che scarica in rete tutta la voglia delle Satanelle di vincere la gara. Da quel punto in poi, infatti, si gioca a una sola porta, e il pari arriva dai piedi dirompenti di Alice Nardella, che dalla fascia destra lascia partire un tiro che prende una traiettoria imparabile per il portiere di casa. Ed è poi ancora l’uragano Nardella a completare la rimonta delle Satanelle, segnando su rigore la rete del definitivo 3-4, che fa esplodere di gioia l’intera panchina foggiana.

La seconda giornata di coppa, ora, è in programma il 24 novembre, con la gara casalinga contro il Torre-Pino Spinazzola; fino ad allora, i riflettori si accendono finalmente sul campionato, che prenderà il via domenica 14 novembre. Prima giornata casalinga per le Satanelle contro la matricola Arcadia Bisceglie, mentre per la seconda giornata è già in programma un nuovo derby contro la Nuova Focus Foggia.



LA VOCE DEI PROTAGONISTI – «Il primo gol in maglia Queens? Una liberazione vera, visto il momento che stavamo affrontando.» Ecco le prime dichiarazioni da Satanella di Rosanna Garruto «In quel momento, ho pensato solo alla squadra: concretizzare le occasioni era fondamentale, perché avevamo due gol da recuperare. La gara, infatti , si era messa davvero male, complice la poca convinzione con cui abbiamo approcciato il match.» La neo-Satanella, classe 1984, però, a un certo punto ha sentito il sapore della vittoria «Sì, sull’1-2 ho capito che lo spirito con cui abbiamo messo piede in campo nel secondo tempo è quello di una squadra vincente, che poteva solo far bene. Da quel momento in poi, infatti, ci siamo state solo noi in campo». Rosanna mostra così di essere entrata totalmente nella mentalità richiesta da mister Longo, nonostante i tempi necessari al pieno inserimento nei meccanismi di squadra: «E’ naturale che il periodo di adattamento c’è stato, gli automatismi si acquisiscono giocando e ancora adesso dobbiamo migliorare. Ma l’entusiasmo e l’ambiente che c’è intorno a questa squadra, dal presidente al mister, passando per i dirigenti e lo staff tecnico, mi ha fatto sentire a casa dal primo minuto. Segnare, si sa, lascia sempre belle sensazioni, potrei anche prenderci gusto!» Ma per il futuro, Rosanna preferisce non sbilanciarsi: «Non mi piace fare pronostici sui risultati o sulla classifica, il mio obiettivo è da sempre quello della crescita. E in una società come questa basata sull’umiltà e sullo spirito di sacrificio, sono sicura che potrò migliorare come calcettista, e dare così il mio apporto al gruppo. Se riusciamo a maturare e prendere consapevolezza del nostro potenziale, faremo di sicuro un bel campionato, con le nostre soddisfazioni.»

E per un primo gol, che non si scorda mai, c’è un esordio che altrettanto difficilmente potrà essere dimenticato: è quello di Valentina Modugno, portiere classe 1977, che per la prima volta in carriera veste una maglia differente da quella del Team Bisceglie Girl, società che l’ha portata alla ribalta del futsal pugliese. «E’ stato sicuramente strano mercoledì, vestire un’altra maglia. Però ora sono in una squadra che mi ha accolto benissimo ed integrarmi qui è stato facile. Trovare un team così unito e con la voglia di raggiungere livelli sempre più alti, tra serietà e divertimento, mi ha dato una bella spinta verso questa nuova realtà: mi piace il progetto, mi piace la serietà e il lavoro che si svolge, c’è un bel gruppo, dalla società, al mister alle ragazze, forte e unito. E' un'esperienza che spero duri tanto e che mi faccia migliorare sempre di più.» Sono queste le prime parole di Valentina in maglia Queens, che commenta così la gara d’esordio: «Nel primo tempo abbiamo subito l'aggressività delle avversarie, senza riuscire a imporci, poca cattiveria nei contrasti e poco cinismo sotto porta; il secondo tempo, invece, è stata tutta un'altra partita: abbiamo avuto voglia di prendere la palla e andare a segnare e questo ci ha permesso di vincere. Insieme alla forza che abbiamo messo nel voler ribaltare il risultato. La vittoria, per me, è meritata». Ma anche una veterana come lei paga ancora l’emozione dell’esordio? «Sicuramente. Le emozioni sono state tante, avevo voglia di essere importante e decisiva per la mia squadra. E avrei voluto senza dubbio far meglio, ma è andata bene così. Infatti, Non ho mai mollato, e vedere le mie compagne che hanno lottato fino alla fine, e sentire chi, dalla panchina, mi sosteneva, mi ha aiutato tanto. » Ma qual è il momento indimenticabile per un portiere? «Il momento più bello per i calciatori quando indossano una nuova maglia, è segnare; noi portieri non abbiamo questa "fortuna" però possiamo essere decisivi, ed ogni parata può diventare quella che salva il risultato. Ieri non sono stata decisiva come avrei voluto, però sono contenta per la reazione che ho avuto in campo. Il momento più bello è stato quando dopo il triplice fischio abbiamo esultato tutte insieme per la vittoria, gli abbracci e quel senso di “liberazione”. Riparto senza dubbio da qui

Ufficio Comunicazione A.s.d. Queens Foggia - S.K.
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