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Serie C2 - Nova Vigiliensis: riacciuffa il pari in extremis (5-5)

IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO
Messa alle corde da un ottimo Città di Andria,
Diciamolo subito, in tutta onestà: alla Nova Vigiliensis è andata di lusso. Perché se c’era una squadra che meritava i tre punti, quella squadra era il Città di Andria. Più tonici, più organizzati, persino più disinvolti sul terreno reso scivoloso dalla pioggia, i ragazzi di mister Bellino sono riusciti a mettere in difficoltà il team biscegliese con un assetto difensivo che ha concesso poco e con ripartenze veloci che hanno spesso creato la superiorità numerica davanti. Non fosse stato per la vena realizzativa di Napoletano (tripletta) e Arcieri (doppietta), oltre che per gli interventi prodigiosi di Fasciano tra i pali, staremmo qui a commentare il primo stop stagionale.
Ma cosa hanno gli andriesi che difetta al team allenato da Cortellino? Semplice: giocano insieme da tanto tempo e si conoscono alla perfezione. Sebbene il club abbia cambiato nome, a scendere in campo sono infatti gli stessi atleti che difendevano i colori dello Sporting Five Andria l’anno scorso e del Futsal Trani due anni fa. Salvo qualche eccezione, ovviamente (si pensi a Fasciano). È l’intesa ormai collaudata, dunque, il loro segreto, il valore aggiunto che li pone tra i pretendenti al salto di categoria. Un valore aggiunto che il gruppo giallorosso, in gran parte rinnovato, dovrà invece costruire partita dopo partita, aggiungendo ogni volta qualcosa a un bagaglio di esperienza ancora semivuoto.
Fatta questa doverosa premessa, veniamo alle note liete, che pure non mancano. Per cominciare, il risultato: un pareggio ripreso per i capelli e messo in ghiaccio da Emanuele Fasciano con la parata all’ultimo secondo sul tiro libero dell’ex compagno Mastrototaro, autore peraltro di due reti. E poi la capacità di buttare il cuore oltre l’ostacolo, credendo nella rimonta anche quando la condanna pareva scritta: segnale rivelatore di un carattere forte, di uno spirito indomito, grazie al quale è possibile fronteggiare le carenze strutturali presenti nell’attuale impianto di gioco. Senza dimenticare quanto sia importante aver conservato l’imbattibilità al termine di un match interpretato meglio dagli avversari.
Sono cose che aiutano a crescere, a prendere coscienza dei propri limiti, ma pure dei propri mezzi. Certo, la grinta da sola non basta; però rappresenta un patrimonio su cui contare nei momenti critici. Sommata ai necessari progressi da compiere sotto il profilo tattico e atletico, permetterà di andare lontano.
La cronaca - Che per
Nella ripresa i locali partono bene e operano anche il sorpasso con Arcieri (
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