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Serie C1 - Futsal Taranto: U21, parla il coach Buonafede.

Under 21, parla coach Buonafede: ‘Vogliamo toglierci belle soddisfazioni’
Non solo Prima Squadra. Se per i ‘grandi’ di Angelo Bommino il torneo di Serie C1 naviga ormai verso la terza giornata, per l’Under 21 di coach Buonafede la stagione sta per entrare nel vivo. Tra meno di due settimane partirà il campionato di categoria al quale i rossoblù si stanno preparando affrontando una serie di amichevoli utili al tecnico tarantino per testare le condizioni di un gruppo che quest’anno punta a dar fastidio alle cosiddette grandi. Dopo la prima uscita stagionale vinta per 6-
Coach Fabio Buonafede ci guida all’interno di questa bella realtà, fucina importante per
- Quest'anno il presidente Marsico ha deciso di rilanciare il progetto Futsal in grande stile. Oltre ad aver allestito una Prima Squadra capace di giocarsi fino in fondo le sue carte per disputare un campionato importante, la società ha voluto puntare molto sull'Under 21 e per questo ha deciso di ripartire da Fabio Buonafede.
“Ed io non posso che ringraziare innanzitutto il presidente Gianni Marsico e il responsabile del Settore Giovanile Marco Cascarano – esordisce il coach rossoblù -, che continuano a credere nel sottoscritto dopo i buoni risultati raggiunti nelle ultime due stagioni: due anni fa un quinto posto al primo anno nel Campionato Regionale Juniores, mentre lo scorso anno abbiamo sfiorato i play-off con la sesta piazza conquistata nel Campionato Regionale Under 21. Quindi siamo pronti a ripartire con rinnovato entusiasmo e tanta voglia di migliorare i risultati. Quest’anno il presidente ha allestito un progetto vincente sia per
- Buonafede, dunque, è uno che con i giovani ci sa fare: che obiettivi si pone l’Under 21 per il campionato che inizierà il prossimo 17 ottobre?
“Sono ormai un veterano dell’Under 21 ed è un contesto che conosco molto bene. Sarà un campionato duro in cui incroceremo squadre molto competitive, ma andremo aventi per la nostra strada affrontando l’avventura con la massima serietà. Certo, voglio far crescere ma anche divertire i miei ragazzi che, essendo un gruppo compatto da ormai un paio di stagioni, credo potranno dire la loro e lottare per traguardi ambiziosi”.
- Spostando l'attenzione sui ragazzi, conosciamo meglio i protagonisti della ‘Futsal del futuro’…
“Partiamo con ordine, analizzandoli ruolo per ruolo. Per quel che riguarda i portieri, posso dire di avere a disposizione ragazzi che secondo me potranno fare strada in categorie superiori del Calcio a 5. Ai riconfermati Masiello e Serpe si è aggiunto Marco Carlucci che sta subito mettendo in evidenza le sue qualità. Masiello, invece, non lo scopriamo certo oggi: classe ’91, oltre a far parte da un anno della Rappresentativa Pugliese, ha ormai preso il volo verso
- Proprio dal Settore Giovanile ci sono alcuni elementi che si stanno già mettendo in mostra con la prima squadra: si veda i vari Masiello, Laterza e Sardiello. Qual è il segreto per scoprire giovani talenti e riuscire a lanciarli tra i 'grandi'?
“Quando si ha a che fare con i giovani l’importante è riuscire a fare gruppo e lavorare con umiltà, semplicità e la giusta dose di tranquillità, facendo capire loro che stanno affrontando una bella avventura ma che deve innanzitutto essere un divertimento. Soprattutto è importante far capire che in primo piano bisogna sempre mettere gli studi o il lavoro. Per quanto riguarda Masiello, Laterza e Sardiello non posso che essere felice, perché vuol dire che il mio lavoro sta dando i suoi frutti, sebbene la speranza sia quella di lanciare più ragazzi possibili in Prima Squadra. Ma tutto questo non sarebbe possibile senza la preziosa collaborazione del preparatore dei portieri Donato Tagliente e di coach Bommino. Sono loro che completano l’opera”.
- Molti ragazzi provengono dal calcio a undici. Quanto è difficile 'trasformarli' in giocatori di calcio a cinque?
“E’ un’operazione in cui occorre molta pazienza. Bisogna metterci il cuore e cercare di capire insieme a loro se sono certi della scelta che si apprestano a fare. Calcio e calcio a 5, per quanto non possa sembrare, sono due sport completamente diversi tra loro: nel calcio a 5 occorre ancora più prestanza fisica e mentale, ci sono schemi di gioco e movimenti continui senza palla, che va portata e stoppata sempre con la pianta. Nella maggior parte dei casi, però, i ragazzi che decidono di compiere questa scelta non tornano mai indietro. Ho gli esempi di gente come Russo, Scarnera, Nesta e Tommasini, che lanciai nel calcio a 5 proprio durante la mia esperienza a Martina: ragazzi che ancora oggi mi ringraziano e sono riusciti ad arrivare in categorie superiori alla Serie C”.
Cordiali saluti,
Gabriele Russano
Ufficio Stampa Futsal Taranto