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Fuente Foggia, it’s show-time!

Sono da poco passate le ore 17. E puoi stropicciarti gli occhi a non finire, e prima di lasciarti convincere del tutto puoi anche cercare di aspettare il suono della sveglia, ma..lasciatelo dire, l’attenderai invano come si attende l’autobus quando si ha fretta. E’ vero, è accaduto realmente,che quei dodici ragazzotti con a capo un condottiero facessero un sol boccone delle ansie della vigilia, trasformando il timore..in una partita perfetta. Anzi, irripetibile. Un vero “Show-time”, come direbbero nel gergo della pallacanestro, perché i presenti al palazzetto “Da Vinci” si sono davvero rifatti gli occhi di “Blancos”, perché mai gli applausi erano volati così scroscianti alle gesta di capitan Vaccariello e compagni, perché il futsal è un altro mondo, e allora può anche capitare che due tifoserie condividano gli stessi spalti, incitando a spron battuto i propri eroi, senza batter ciglio al vicino-avversario. Tutto questo è stato Fuente – Real Mola. Ma, presi dalla poesia si rischiava di tralasciare l’aspetto, in fin dei conti, più importante. Due semplici numeri a rendere più “celeste cielo” questo pomeriggio foggiano: 6-2. E via, si vola verso l’alto e non ci sono più parole da aggiungere. Nemmeno quelle due famose, che in casa-Fuente ancor non si vogliono pronunciare, perché si è assaggiato un altro pezzetto di quel meraviglioso pensiero impronunciabile, ma da qui alla fine saranno otto finali. Da vivere col cuore, da giocare con grinta, da conquistare con umiltà, per continuare a disegnare i contorni definiti e i colori nitidi della parola “irripetibile”, per continuare a vivere un sogno che non si può descrivere, non si può raccontare, non si può spiegare. Che si racchiude in una sola parola: Fuente Foggia.
LA CRONACA – Mister Grassi si affida ad uno starting five d’esperienza per rompere il ghiaccio con la gara più attesa del girone di ritorno: i primi a calpestare il parquet del “Da Vinci” sono Del Grosso tra i pali, protetto da Cervello, Capitan Vaccariello, Rafael Rosa e Capozzi. Proprio il bomber foggiano, insieme al numero dieci ospite, era il sorvegliato speciale dell’incontro: è proprio dai piedi del Real Ferdinelli che parte il primo tiro dell’incontro, ma passano semplicemente due minuti ed è la Fuente a passare in vantaggio. Il gol porta la firma di Cervello, che dagli sviluppi di un corner, scocca un tiro al volo che lascia di stucco il portiere avversario, Longo. Una gara in discesa? Macchè. Il Real affila le armi e prova subito a riportarsi sul pari, con gli assalti di Ferdinelli e Le Monache, ma Del Grosso fa capire subito che oggi segnare sarà un’impresa, perché dove non arriva il portierone di casa, ci pensa la premiata ditta Vaccariello-Cervello a dare stabilità alla difesa. Ma la prima sfuriata offensiva degli ospiti non coglie i risultati sperati, e così la Fuente, verso la metà del primo tempo, comincia a sciogliersi ed amministra l’importante, seppur ristretto, vantaggio con un buon possesso palla, per poi riportarsi dalle parti di Longo, prima con Affatato, poi con Cervello, che si lascia ipnotizzare dal numero uno ospite, non trovando il varco giusto per batterlo. I bomber attesi alla vigilia, intanto, vengono imbrigliati molto bene dalle difese avversarie, ma si ribattono, da una parte all’altra del campo, messaggi bellicosi: prima è Capozzi a mancare di un soffio il pallonetto del raddoppio, poi è Ferdinelli a trovare sulla sua strada, ancora, quel muro di nome Del Grosso, che gli chiude la strada della porta. In questa fase, però, è la Fuente ad avere le occasioni più ghiotte e sfruttare le incertezze degli ospiti; il raddoppio sembra poter passare di nuovo dai precisi piedi di Cervello, che si porta sul dischetto dei dieci metri per battere un tiro libero; sulla battuta, invece, si stende bene Longo, che nega al numero cinque foggiano la gioia della doppietta. Ma sventata un’occasione, se ne crea subito un’altra, e questa volta i “Blancos” non se la lasciano sfuggire: il raddoppio è griffato Affatato, che si avventa su un suggerimento di De Palma, e lascia partire un sinistro imparabile che batte Longo. Il Real Mola accusa il colpo, forse inaspettato alla vigilia per i ragazzi baresi, che diventa ancor più tremendo quando, poco prima di rientrare negli spogliatoi, il carioca Rafael Rosa mette a segno il tris, rubando palla a centrocampo e battendo freddamente il portiere avversario.
Con l’inizio della ripresa, si attende la carica del Real Mola, che non ha di certo vita facile tra le maglie difensive dei Blancos. Passano, difatti, quattro minuti prima di vedere Antonazzo spaventare tutti dal limite, non centrando però lo specchio della porta, e ne passeranno addirittura sette per capire che, oggi, fare gol a questa Fuente sarà un’impresa davvero ardua: Ferdinelli ruba palla a centrocampo, si presenta a tu per tu con Del Grosso, ma decide di scaricare per l’accorrente Teofilo, che calcia a botta sicura, ma trova un nuovo muro di nome Cervello, appostato sulla linea di porta. Mani nei capelli per i due calcettisti baresi, raggiunti qualche secondo dopo da Longo, costretto a recuperare dalla rete il quarto pallone; a calare il poker dei foggiani, ci pensa bomber Capozzi, che timbra anche oggi il suo cartellino, freddando il portiere ospite dopo una volata coast-to-coast. Mancano quasi venti minuti al termine dell’incontro, e mister Di Bari prova a riportare i suoi in carreggiata, schierando Ferdinelli come quinto uomo di movimento. Il pericolo è dietro l’angolo e parte proprio dai piedi del numero 10 molese, che trova pronta la sicura opposizione di Del Grosso, costretto poco dopo a lasciare il campo per un leggero infortunio, accompagnato dagli applausi del pubblico del “Da Vinci”. SuperMario, però, uscendo dal paquet, ricorda di lasciare le chiavi del muro foggiano a Luca Stramaglia, che irrompe in maniera egregia sull’incontro, lasciando subito capire a Ferdinelli che..niente è cambiato. I calcettisti di mister Grassi si difendono con ordine e quando possono pungono con rapidità in avanti, mancando di un soffio il quinto gol con Affatato, che da due passi non riesce a coordinarsi per il tap-in, e con il piede preciso di Cervello, che dalla distanza calibra un pallonetto destinato a gonfiare la rete, che trova, però, il recupero lampo di Ferdinelli, che devia in fallo laterale. Ancora il numero 10 ospite è il più in palla dei suoi, e cerca di tenere vive le speranze di rimonta, ma ogni tentativo si rivela vano, quando di fronte c’è un Stramaglia in versione super, anzi “volo così” su tutti i palloni. Mister Grassi tiene calmi i suoi calcettisti, chiedendo ordine e pazienza per non rischiare, ma la calma si trasforma poi in gioia immensa quando Rafael Rosa, rientrato sul parquet molto carico e presente, ruba palla all’avversario, salta due uomini e accompagna la palla in porta. Il “Da Vinci” è in estasi e accompagna col fiato sospeso il tempo che passa, aspettando solo la gioia finale. Ma c’è ancora tempo, per vedere il gol di Antonazzo, lesto a deviare da due passi un tiro rimpallato dalla distanza, e per trasformare il Palazzetto in una bolgia al gol di Stramaglia, che dopo aver bloccato un tiro insidioso, prende la mira e..pone la ciliegina sulla torta di una prestazione immensa e precisa di tutti i fuentini, che scattano dalla panchina ad abbracciare il loro portierone. Ormai è festa, una festa tinta di “Blancos” che non perde il colore nemmeno quando Lacoppola segna il 6-2. Ormai non interessa più, questa Fuente ha dimostrato di avere la maturità per saper volare. Sperando di trovare l’alchimia giusta per rimanere ad alta quota.
Ufficio Stampa Futsal Fuente Foggia
S.K.
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