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Tris Gravina, a Barletta per la prova del nove

Difficile trasferta per la Tris Gravina che se la vedrà con la Futsal Barletta. La squadra giallo-blu è chiamata a confermarsi dopo la brillante vittoria di sabato scorso e a migliore il rendimento lontano da casa.
Gravina in Puglia, 28/01/2010 – Dopo la brillante vittoria di sabato scorso ai danni della Futsal Taranto e l’amichevole in casa della Pellegrino Gruppo Ge.Di, squadra militante nel campionato di serie B (6 a 3 il punteggio finale per i padroni di casa, n. d. r.), la Tris Gravina è chiamata ad un vera e propria prova del nove dovendo affrontare, fuori casa, la Futsal Barletta, squadra che nello scorso turno di campionato ha accarezzato il sogno, sfumato a pochi minuti dalla fine, di fare lo sgambetto al Real M. Puglia che poi ha vinto con un solo goal di scarso. All’andata si impose la Tris Gravina con il punteggio finale di 4 a 2, con Capone a condurre la rimonta nel secondo tempo. Non faceva parte ancora della squadra giallo-blu il pivot Lino Sassanelli, giunto a rinforzare la rosa gravinese durante il mercato di riparazione. A lui, grande protagonista di questo scorcio di stagione, con sette goal in otto partite, abbiamo rivolto alcune domande sulla stagione e sul prossimo impegno di campionato.
Sig. Sassanelli, anche se lei è molto conosciuto nell’ambiente del calcio a 5, si presenti ai suoi nuovi tifosi e ci racconti in breve la sua carriera.
“La mia carriera nel calcio a 5 è iniziata nel lontano 1996 con l’Olimpia C5, è proseguita, nei successivi tre anni nel Real Bari, con stagioni esaltanti. Poi sono passano al Modugno C5 per due stagioni e dopo, per tre grandi stagioni, con l’Atletico Cassano. L’anno successivo sono passato a giocare con il Real Polignano, disputando la mia stagione più difficile a causa di un infortunio al menisco che mi ha condizionato parecchio. Dopo una sola stagione sono ritornato all’Atletico Cassano, vincendo la Coppa Puglia e sfiorando di un soffio la promozione in serie B. Poi una stagione con i Metropolitani, la prima metà della scorsa stagione con la Pellegrino per poi passare allo Sporting Modugno con accesso ai play-off e conquista della serie B tramite ripescaggio. Spero di essere stato abbastanza sintetico.”
Prima del suo trasferimento alla Tris Gravina ha giocato per lo Sporting Modugno che milita nel campionato di serie B. Quali motivazioni l’hanno spinta a scendere di categoria?
“L’unica ragione per la quale ho deciso di scendere di categoria e senz’altro la voglia di giocare e di mettermi in gioco in ogni partita. A Modugno la rosa è molto valida e non trovavo molto spazio per giocare, riuscendo, comunque, nei pochi minuti in cui rimanevo in campo, a dare il mio contributo alla squadra.”
Che società ha trovato e, soprattutto, che squadra ha trovato? Come si è approcciato con il suo nuovo allenatore, Nicola Gallo?
“Ho trovato una società seria con la voglia di disputare un bel campionato, una società organizzata in ogni reparto. Poi sono rimasto molto meravigliato nel trovare una squadra che dopo sei sconfitte consecutive e una posizione di classifica precaria, non ha perso gli stimoli e ha saputo tenere unito lo spogliatoio anche grazie al fondamentale contributo di mister Gallo. Il suo lavoro con la squadra, oltre all’aspetto tecnico, è stato molto importante anche a livello psicologico, trattando tutti come degli amici. Ecco perché mi è stato facile inserirmi in squadra e abituarmi al suo metodo di lavoro.”
Sabato scorso siete tornati alla vittoria, dopo un inaspettato pareggio in casa dell’Atletico Laterza, con lei grande protagonista. Che partita è stata? Se lo aspettava un Taranto così sottotono?
“Quello di Laterza è stato solo un incidente di percorso ed è per questo che abbiamo affrontato la partita con il Taranto con lo spirito giusto. Mistre Gallo durante tutta la settimana che ha preceduto la partita ha saputo caricaci nel moto giusto. Per quanto riguarda la mia prestazione, devo essere riconoscente a tutta la squadra perché è con il gioco di squadra che si ottengono le migliori vittorie.”
Alla luce degli ultimi risultati con sei vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle ultime otto partite, l’obiettivo per la stagione è sempre la salvezza?
“Direi di si, visto che ci sono tre retrocessioni dirette più i play-out che, in caso di vittoria, potrebbero anche non bastare viste le tante squadre pugliesi che partecipano al campionato di serie B. Quindi dobbiamo pensare a salvarci il prima possibile e poi, chissà, sarebbe bello ritornare, almeno per me, ai play-off. Sognare, in fondo, non costa nulla.”
Come dicevamo in apertura, sabato siete chiamati alla prova del nove, dovendo affrontare in trasferta la Futsal Barletta. Quali sono le sue aspettative per questa partita?
“Il Barletta è una sorpresa, sta disputando un ottimo campionata e la classifica è li a dimostrarlo. Da parte nostre c’è bisogno della massima concentrazione e, cosa molto importante, sfruttare al meglio le occasioni sotto porto e non concedere nulla ai loro attaccanti.”
Per finire, una curiosità: come nasce il soprannome “cobra”?
“Il mio soprannome nasce da una certa somiglianza, nel modo di giocare, con l’ex attaccante del Bari Sandro Tovalieri, soprannominato appunto il “cobra”, in quanto in area di rigore era sempre temuto dai difensori e ad ogni occasione metteva sempre la palla in rete. Soprattutto mi piaceva una espressione che leggevo spesso sui giornali: il veleno del cobra colpisce ancora.”
Grazie per la sua disponibilità.
“Di niente”.
Con il divertente aneddoto sulla genesi del suo soprannome si chiude la nostra chiacchierata con Lino Sassanelli che ci da appuntamento a sabato alle ore 16,00 al “PalaDisfida” per la partita tra Futsal Barletta e Tris Gravina. Arbitreranno il Sig. Festa della sezione di Taranto e il Sig. Rafaschieri della sezione di Bari.
Tris Gravina
Ufficio Stampa
Domenico Olivieri
Gravina in Puglia, 28/01/2010 – Dopo la brillante vittoria di sabato scorso ai danni della Futsal Taranto e l’amichevole in casa della Pellegrino Gruppo Ge.Di, squadra militante nel campionato di serie B (6 a 3 il punteggio finale per i padroni di casa, n. d. r.), la Tris Gravina è chiamata ad un vera e propria prova del nove dovendo affrontare, fuori casa, la Futsal Barletta, squadra che nello scorso turno di campionato ha accarezzato il sogno, sfumato a pochi minuti dalla fine, di fare lo sgambetto al Real M. Puglia che poi ha vinto con un solo goal di scarso. All’andata si impose la Tris Gravina con il punteggio finale di 4 a 2, con Capone a condurre la rimonta nel secondo tempo. Non faceva parte ancora della squadra giallo-blu il pivot Lino Sassanelli, giunto a rinforzare la rosa gravinese durante il mercato di riparazione. A lui, grande protagonista di questo scorcio di stagione, con sette goal in otto partite, abbiamo rivolto alcune domande sulla stagione e sul prossimo impegno di campionato.
Sig. Sassanelli, anche se lei è molto conosciuto nell’ambiente del calcio a 5, si presenti ai suoi nuovi tifosi e ci racconti in breve la sua carriera.
“La mia carriera nel calcio a 5 è iniziata nel lontano 1996 con l’Olimpia C5, è proseguita, nei successivi tre anni nel Real Bari, con stagioni esaltanti. Poi sono passano al Modugno C5 per due stagioni e dopo, per tre grandi stagioni, con l’Atletico Cassano. L’anno successivo sono passato a giocare con il Real Polignano, disputando la mia stagione più difficile a causa di un infortunio al menisco che mi ha condizionato parecchio. Dopo una sola stagione sono ritornato all’Atletico Cassano, vincendo la Coppa Puglia e sfiorando di un soffio la promozione in serie B. Poi una stagione con i Metropolitani, la prima metà della scorsa stagione con la Pellegrino per poi passare allo Sporting Modugno con accesso ai play-off e conquista della serie B tramite ripescaggio. Spero di essere stato abbastanza sintetico.”
Prima del suo trasferimento alla Tris Gravina ha giocato per lo Sporting Modugno che milita nel campionato di serie B. Quali motivazioni l’hanno spinta a scendere di categoria?
“L’unica ragione per la quale ho deciso di scendere di categoria e senz’altro la voglia di giocare e di mettermi in gioco in ogni partita. A Modugno la rosa è molto valida e non trovavo molto spazio per giocare, riuscendo, comunque, nei pochi minuti in cui rimanevo in campo, a dare il mio contributo alla squadra.”
Che società ha trovato e, soprattutto, che squadra ha trovato? Come si è approcciato con il suo nuovo allenatore, Nicola Gallo?
“Ho trovato una società seria con la voglia di disputare un bel campionato, una società organizzata in ogni reparto. Poi sono rimasto molto meravigliato nel trovare una squadra che dopo sei sconfitte consecutive e una posizione di classifica precaria, non ha perso gli stimoli e ha saputo tenere unito lo spogliatoio anche grazie al fondamentale contributo di mister Gallo. Il suo lavoro con la squadra, oltre all’aspetto tecnico, è stato molto importante anche a livello psicologico, trattando tutti come degli amici. Ecco perché mi è stato facile inserirmi in squadra e abituarmi al suo metodo di lavoro.”
Sabato scorso siete tornati alla vittoria, dopo un inaspettato pareggio in casa dell’Atletico Laterza, con lei grande protagonista. Che partita è stata? Se lo aspettava un Taranto così sottotono?
“Quello di Laterza è stato solo un incidente di percorso ed è per questo che abbiamo affrontato la partita con il Taranto con lo spirito giusto. Mistre Gallo durante tutta la settimana che ha preceduto la partita ha saputo caricaci nel moto giusto. Per quanto riguarda la mia prestazione, devo essere riconoscente a tutta la squadra perché è con il gioco di squadra che si ottengono le migliori vittorie.”
Alla luce degli ultimi risultati con sei vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle ultime otto partite, l’obiettivo per la stagione è sempre la salvezza?
“Direi di si, visto che ci sono tre retrocessioni dirette più i play-out che, in caso di vittoria, potrebbero anche non bastare viste le tante squadre pugliesi che partecipano al campionato di serie B. Quindi dobbiamo pensare a salvarci il prima possibile e poi, chissà, sarebbe bello ritornare, almeno per me, ai play-off. Sognare, in fondo, non costa nulla.”
Come dicevamo in apertura, sabato siete chiamati alla prova del nove, dovendo affrontare in trasferta la Futsal Barletta. Quali sono le sue aspettative per questa partita?
“Il Barletta è una sorpresa, sta disputando un ottimo campionata e la classifica è li a dimostrarlo. Da parte nostre c’è bisogno della massima concentrazione e, cosa molto importante, sfruttare al meglio le occasioni sotto porto e non concedere nulla ai loro attaccanti.”
Per finire, una curiosità: come nasce il soprannome “cobra”?
“Il mio soprannome nasce da una certa somiglianza, nel modo di giocare, con l’ex attaccante del Bari Sandro Tovalieri, soprannominato appunto il “cobra”, in quanto in area di rigore era sempre temuto dai difensori e ad ogni occasione metteva sempre la palla in rete. Soprattutto mi piaceva una espressione che leggevo spesso sui giornali: il veleno del cobra colpisce ancora.”
Grazie per la sua disponibilità.
“Di niente”.
Con il divertente aneddoto sulla genesi del suo soprannome si chiude la nostra chiacchierata con Lino Sassanelli che ci da appuntamento a sabato alle ore 16,00 al “PalaDisfida” per la partita tra Futsal Barletta e Tris Gravina. Arbitreranno il Sig. Festa della sezione di Taranto e il Sig. Rafaschieri della sezione di Bari.
Tris Gravina
Ufficio Stampa
Domenico Olivieri
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