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E il cielo è sempre più…Queens!

Le Satanelle di mister Longo non steccano l’appuntamento con la “volata”e si aggiudicano il derby con la Focus, portandosi a +9 in classifica proprio sulle “cugine”. “Le ragazze sono state grandi”, è il commento del tecnico foggiano a fine gara...
Derby: una parola che non serve spiegare, una partita che non ammette repliche. Una partita che le Satanelle attendevano con ansia, perché, quest’anno, le cronache ancora non le avevano viste battere le “cugine” della Focus: all’andata il tabellino si fermò su un 3-3 senza né vinti, né vincitori; in coppa furono capitan Porcelli e compagne ad avere la meglio. E, come se non bastasse, aggiudicarsi i tre punti in palio domenica 17 gennaio, sul sintetico del campo “Unieuro”, per le calcettiste della Presidentessa Sassano significava portarsi a +9 proprio sulle cugine, che hanno già osservato il primo turno di riposo previsto dal calendario. Detto fatto, le Satanelle compiono la missione, chiudendo la partita con un secco 0-3, a firma di Mary Coccia, Alice Nardella e Francesca Cavallone, e raggiungono l’obiettivo “volata”, ma..guai a parlare di campionato finito. A chi dice che i giochi ormai sono fatti, risponde così mister Longo: “Da qui alla fine ci sono altre quattro partite da affrontare e vincere. Andremo avanti pensando, come fatto fino ad adesso , di partita in partita, considerando che ogni gara è decisiva. Solo alla fine tireremo le somme.”
LA CRONACA – Focus vs Queens: il derby foggiano del calcio a 5 femminile di Capitanata va di scena già per la terza volta nella stagione 2009/10. Un pari, una sconfitta..e ora alle Satanelle manca solo un risultato per chiudere il trittico: la vittoria. Questo il risultato chiesto alle sue calcettiste dal tecnico foggiano Fabio Longo, ma, complice proprio la tensione che una gara così importante mette inevitabilmente in campo, la gara non parte nel migliore dei modi per le ospiti, che faticano a trovare la giusta quadratura e, a pochi minuti dall’inizio della gara, seguono col fiato sospeso la traiettoria della sfera che attraversa tutta l’area per poi essere clamorosamente ciccata da Mazzaro, appostata sul secondo palo.
Lo spavento,per fortuna senza conseguenze, ha l’effetto di scrollare dal torpore le Satanelle, che cominciano la loro domenica calcistica trovando la giusta compattezza difensiva: la Focus, difatti, è spesso padrona del possesso palla, ma le trame approfondite delle “cugine” si rivelano, in realtà, poco pericolose, e ben arginate dalla retroguardia Queens; sparuti tiri da lontano non impensieriscono Di Dio, come il tiro di Garruto, troppo defilato per arrecare il brivido al “portierone” di viola vestito. Ma col passare dei minuti, complici le strigliate di mister Longo, le Satanelle prendono coraggio e si affacciano dalle parti di Maffei: prima è Ricco a non cogliere la porta, optando per un passaggio alle retrovie; poi è Cavallone a prendere la mira, con un tiro di punta, che Maffei devia in angolo.
La partita però non decolla, le squadre sono entrambe contratte e le occasioni da rete scarseggiano da entrambe le parti. Sul finire della prima frazione di gioco, la Focus ci prova ancora dagli sviluppi di una punizione dal limite, ma la difesa avversaria sbroglia senza grossi grattacapi, e, quando tutti pensavano già ad andare al riposo con il tabellino fermo sullo 0-0, ecco che arriva il guizzo che non ti aspetti: è Cavallone ad involarsi sulla fascia, controllare con non poche difficoltà la sfera che schizza via e a lanciarsi verso la porta di Maffei, pronta a servire la palla al centro per l’accorrente Coccia, che spinge la palla in rete per il vantaggio delle Satanelle. La rete è accompagnata dalle proteste delle “cugine” presenti sul rettangolo di gioco, secondo le quali la sfera avrebbe oltrepassato la linea del fallo laterale prima di essere recuperate da Cavallone: l’arbitro Schiavulli, però, dall’altro lato del campo, non ravvisa irregolarità e convalida la rete.
Nella ripresa, non varia l’andamento tattico della gara. Di Dio rimane perlopiù inoperosa, mentre capitan Forchignone e compagne, forti del vantaggio, amministrano con cura e cercano il raddoppio, sfruttando una maggior tenuta atletica delle avversarie, senza esporsi. La palla del possibile raddoppio è sui piedi di Cavallone, che, a tu per tu con Maffei, cerca di batterla con un pallonetto che si spegne a lato, non accorgendosi però della posizione più favorevole di Valeno, solitaria sul secondo palo; poi passa dai piedi di capitan Forchignone, che dalla retroguardia semina lo scompiglio tra le avversarie fino a portarsi dalle parti di Maffei, peccando di lucidità nel momento di concludere.
Ma l’appuntamento col doppio vantaggio è solo rinviato, e a farsi trovare pronta è il piccolo “uragano” Alice Nardella, che si invola sul lato destro del campo, e scocca un tiro velenosissimo, un concentrato di forza e precisione, che si infila sull’angolo lontano dell’incolpevole Maffei. Ed è 0-2.
La Focus accusa il colpo, e il nervosismo tra le fila delle padrone di casa cresce. Il direttore di gara, però, decide saggiamente di non creare altre tensioni, limitandosi ad ammonire Monaco, rea di un fallo di reazione, e Bosco. A dieci minuti dal termine, poi, le “cugine” tentano il tutto per tutto, schierando Maffei in posizione avanzata, come quinto uomo di movimento, ma le Satanelle non si scompongono. Anzi, solo pochi minuti per organizzarsi..e Cavallone fa 3, con un sinistro di precisione chirurgica, che attraversa tutto il campo e gonfia la rete sguarnita. La partita, formalmente, termina qui, perché anche nei minuti finali la Focus tiene palla, ma affonda solo in due occasioni, con i legni colpiti da Maffei, appostata a due passi da Di Dio. Il tempo, però, giunge allo scadere e il triplice fischio regala la gioia della vittoria alle Satanelle.
I teorici del calcio a 5, negli anni, hanno definito il futsal come uno sport episodico, e, pertanto, hanno individuato nella capacità di fronteggiare questi episodi, siano essi positivi o negativi, come una delle caratteristiche essenziali per guadagnare l’intera posta in palio.
Detto ciò, quel che i teorici non potranno mai studiare razionalmente sono le emozioni, le paure, le gioie e le tensioni: tutte cose che un derby porta all’ennesima potenza. Perché Derby è una parola che non serve spiegare, è una partita che non ammette repliche. E imprigionare il senso di una gara così sentita in un probabile errore arbitrale o in un momento di nervosismo che avrebbe potuto complicare ancor di più le cose, è affar di chi non vuol lasciarsi andare alla magia del futsal. Di gare che durano 60 minuti più recupero. Dove tutto è possibile, fino al triplice fischio finale. La magia targata semplicemente Queens Foggia.
LA VOCE DEI PROTAGONISTI – Apre la sfilata dei commenti post-gara, come ha aperto il tabellino dei marcatori, Mary Coccia, pivot classe 1985, ormai una senatrice delle Satanelle. Avrà già fatto abitudine al derby,dunque? “Macchè – afferma il pivot foggiano – segnare in un derby è tutta un’altra storia: è una partita più sentita, diversa dalle altre. Lasciare la proprio firma qui è ancora più bello, perché questi sono match in cui vince chi riesce a dosare meglio la paura e ad avere più coraggio e più grinta.“ Fa eco alla soddisfazione del “pivot tutto pepe”, la gioia dell’”uragano” di casa Queens, l’incontenibile Alice Nardella: “ E’ stata una gioia immensa per me fare quel gol, dopo che il primo era stato messo in discussione. E’ stato il modo migliore per dire a tutti “ Vedete chi è il più forte..E ora.. Potete fare silenzio”! Da quel gol ho preso tanta sicurezza, e poi, si sa..Il derby è una partita speciale e particolarmente sentita.” Chiude, immancabilmente, la girandola dei commenti il tecnico foggiano Fabio Longo: “Avevo chiesto alle ragazze questa vittoria, e sapevo che avrebbero dato il massimo per ottenerla: sono state grandi! Sentivamo il peso di questa partita, perché era molto importante in termini di classifica e perché il derby regala sempre emozioni particolari. Abbiamo pagato molto la tensione e la paura nei primi dieci minuti di gioco, ma dopo il primo timeout, siamo rientrati in campo determinati. In generale, bene la fase difensiva, meno quella offensiva, in cui siamo stati più lenti e contratti del solito. Ma abbiamo rimediato a questa pecca restando concentrati e attenti per tutta la gara, non posso che ritenermi soddisfatto della prestazione del gruppo.”
Ufficio Comunicazione A.s.d. Queens Foggia - S.K.
NOTA: In allegato foto d'inizio gara, e foto con le marcatrici di giornata: in primo piano, da sinistra, Filomena Giuliano, Alice Nardella e Mary Coccia. Sullo sfondo, Francesca Cavallone e il portiere Claudia Di Dio. Per le foto, l'A.s.d. Queens Foggia ringrazia con sentito affetto il fotografo Paolo Giuva.
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