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Nova Vigiliensis, mentalità vincente cercasi

La squadra giallorossa perde anche a Canosa (5-3), palesando i soliti limiti sotto il profilo caratteriale...
Si può buttare al vento una vittoria in tre minuti? Certo che si può. Tutto si può fare quando ti chiami Nova Vigiliensis. È davvero incredibile la capacità della squadra biscegliese di passare sistematicamente dall´esaltazione per un´impresa fattibile alla depressione per una sconfitta beffarda. Nell´occasione a beneficiarne è l´Atletico Canosa, che scarta il regalo di Natale anticipato, ringrazia e prosegue la propria fuga a braccetto con Salinis e Fovea.
Mai come in questa circostanza, dunque, la capolista può tirare un sospiro di sollievo per essere uscita indenne da una situazione complicata. Mai come in questa circostanza, d´altro canto, la banda Cortellino deve recitare il mea culpa per aver fallito l´occasione di dare una svolta alla stagione. Alla fine i musi lunghi in casa giallorossa la dicono lunga sulla delusione di chi ha accarezzato un sogno, salvo poi vederlo svanire a causa della propria dabbenaggine.
Cosa sia accaduto a cavallo tra i minuti 22 e 25 della ripresa possono saperlo solo i giocatori. O forse non lo sanno nemmeno loro. Forse si tratta di qualcosa che rientra nel campo dell´imponderabile, ma che ormai, ed è questo a fare rabbia, non rappresenta più una novità. Se dovessimo dare un nome al male oscuro da cui i ragazzi sembrano affetti, potremmo parlare della classica paura di vincere.
E allora il problema sarebbe serio perché vorrebbe dire che il gruppo, pur possedendo i mezzi tecnici per giocarsela alla pari con chiunque, ha ancora molto da imparare sotto il profilo caratteriale. L´esatto contrario dell´Atletico, che dopo essere giunto al riposo avanti per 1-0 e aver subito il ritorno ospite nel secondo tempo, ha saputo tirare fuori gli artigli, prendendosi i tre punti con la forza.
Ma andiamo con ordine. La rete messa a segno da Granata (14´) e due traverse colpite dallo sfortunato Di Benedetto sono le emozioni forti di una prima frazione sostanzialmente equilibrata. Il meglio, però, arriva al rientro in campo. Il pareggio siglato da Gallo (6´) e il nuovo sorpasso canosino a opera di Lenoci su rigore (9´) accendono una partita che il successivo uno-due della premiata ditta Todisco-Ferrante (10´ e 13´) rende addirittura entusiasmante.
L´illusione della Nova Vigiliensis dura quasi dieci minuti. poi la luce si spegne e buonanotte al colpo esterno. I due gol di Gianluca Caputo (22´ e 25´), inframmezzati da quello di Suriano (24´), valgono il sesto successo in altrettante giornate per il team di mister Iacobone. Un successo messo al sicuro dall´espulsione di Gallo (due ammonizioni per proteste in pochi secondi) e dal tiro libero che Tritto (portiere di movimento nel finale) calcia fuori allo scadere.
Si può buttare al vento una vittoria in tre minuti? Certo che si può. Tutto si può fare quando ti chiami Nova Vigiliensis. È davvero incredibile la capacità della squadra biscegliese di passare sistematicamente dall´esaltazione per un´impresa fattibile alla depressione per una sconfitta beffarda. Nell´occasione a beneficiarne è l´Atletico Canosa, che scarta il regalo di Natale anticipato, ringrazia e prosegue la propria fuga a braccetto con Salinis e Fovea.
Mai come in questa circostanza, dunque, la capolista può tirare un sospiro di sollievo per essere uscita indenne da una situazione complicata. Mai come in questa circostanza, d´altro canto, la banda Cortellino deve recitare il mea culpa per aver fallito l´occasione di dare una svolta alla stagione. Alla fine i musi lunghi in casa giallorossa la dicono lunga sulla delusione di chi ha accarezzato un sogno, salvo poi vederlo svanire a causa della propria dabbenaggine.
Cosa sia accaduto a cavallo tra i minuti 22 e 25 della ripresa possono saperlo solo i giocatori. O forse non lo sanno nemmeno loro. Forse si tratta di qualcosa che rientra nel campo dell´imponderabile, ma che ormai, ed è questo a fare rabbia, non rappresenta più una novità. Se dovessimo dare un nome al male oscuro da cui i ragazzi sembrano affetti, potremmo parlare della classica paura di vincere.
E allora il problema sarebbe serio perché vorrebbe dire che il gruppo, pur possedendo i mezzi tecnici per giocarsela alla pari con chiunque, ha ancora molto da imparare sotto il profilo caratteriale. L´esatto contrario dell´Atletico, che dopo essere giunto al riposo avanti per 1-0 e aver subito il ritorno ospite nel secondo tempo, ha saputo tirare fuori gli artigli, prendendosi i tre punti con la forza.
Ma andiamo con ordine. La rete messa a segno da Granata (14´) e due traverse colpite dallo sfortunato Di Benedetto sono le emozioni forti di una prima frazione sostanzialmente equilibrata. Il meglio, però, arriva al rientro in campo. Il pareggio siglato da Gallo (6´) e il nuovo sorpasso canosino a opera di Lenoci su rigore (9´) accendono una partita che il successivo uno-due della premiata ditta Todisco-Ferrante (10´ e 13´) rende addirittura entusiasmante.
L´illusione della Nova Vigiliensis dura quasi dieci minuti. poi la luce si spegne e buonanotte al colpo esterno. I due gol di Gianluca Caputo (22´ e 25´), inframmezzati da quello di Suriano (24´), valgono il sesto successo in altrettante giornate per il team di mister Iacobone. Un successo messo al sicuro dall´espulsione di Gallo (due ammonizioni per proteste in pochi secondi) e dal tiro libero che Tritto (portiere di movimento nel finale) calcia fuori allo scadere.
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