Nova Vigiliensis, falsa partenza

Domenica, 25 Ottobre 2009
I giallorossi sporcano una buona prova con cinque minuti di follia nel finale e regalano la vittoria agli andriesi (2-1)...

Una delusione difficile da mandar giù. Non tanto per la sconfitta in sé, quanto per le circostanze bislacche dalle quali la stessa è scaturita. Al triplice fischio risulta difficile persino capire con chi prendersela: se con la malasorte, accanitasi in particolare su Todisco, oppure con la dabbenaggine palesata dalla squadra negli ultimi cinque, folli minuti di gioco. Propendiamo per l’opzione numero due, perché il festival dell’errore andato in scena nel finale ha davvero dell’incredibile e sfocia nell’autolesionismo. Un autolesionismo che riporta in vita i fantasmi del recente passato, giustificando il ricorso a tutti gli scongiuri del caso. Certo, è prematuro tirare in ballo la solita storia della sindrome da trasferta, così come è prematuro affermare che nulla sembra cambiato rispetto alla stagione precedente. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, c’è poco da stare allegri. La cosa paradossale è che il blackout giallorosso scatta quando, sul punteggio di 1-1, gli avversari rimangono in quattro per l’espulsione di Lanotte, già ammonito. Il bonus dell’uomo in più si esaurisce tuttavia senza che i biscegliesi ne approfittino. Anzi, la situazione è addirittura capovolta dal secondo giallo e dal conseguente rosso che l’arbitro mostra a Racanati, reo di aver bloccato un pallone con le mani fuori area. Tra i pali va allora Minervini, coinvolto subito nel delirio generale. Da un suo rilancio impreciso nasce infatti il gol partita di De Feo, che spedisce lo Sporting Five in paradiso e la Nova Vigiliensis all’inferno. Poi al danno si aggiunge la beffa: Todisco, già protagonista di una sfortunata carambola in occasione del pareggio andriese, colpisce un palo durante il recupero. L’inferiorità numerica fa il resto, fiaccando la speranza di acciuffare almeno un punto. Mister Cortellino, saldato il debito con la giustizia sportiva (in panchina sedeva il preparatore dei portieri, Valente), potrà forse consolarsi con la prova positiva offerta per 55 minuti e premiata dalla rete di Ferrucci, che aveva spezzato l’equilibrio nel primo tempo. O magari potrà consolarsi con i rientri di Gallo e Cangelli, anch’essi reduci da una squalifica e disponibili per sabato prossimo. Al momento, però, c’è spazio solo per i rimpianti.
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