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Ufficiale, Mazzone è il nuovo mister della Torre-Pino

Arriva finalmente l’ufficialità: Pino Mazzone sarà l’allenatore della Torre-Pino Spinazzola versione 2009/2010. L’ex tecnico dell’Atletico Ruvo, sentito telefonicamente, ha voluto così commentare l’accordo appena concluso: “Arrivo in una società seria ed organizzata, dove sono certo mi troverò benissimo e potrò lavorare serenamente. Obiettivi? Vi garantisco che faremo meglio dello scorso anno!” Mister Mazzone, originario di Ruvo, è uno di quelli che non si tira certo indietro, mai! Uno di quei allenatori fatti per il lavoro, il sacrificio e la voglia di arrivare a tutti i costi al proprio obiettivo. Uno di quelli, insomma, che piacciono al presidente Pantone. E, a proposito di Torre-Pino, quando è nata questa amicizia col presidente? “Noi ci siamo conosciuti due anni fa, quando entrambi disputammo i playoff di C2. Io con il Palo e lui, ovviamente, con la Torre-Pino. Mi feci dare il suo numero da alcuni colleghi, perché volevo organizzare un amichevole in vista degli imminenti playoff. E da li poi ci siamo sentiti sempre più spesso". Da Ruvo a Spinazzola, passando per il Texas. Com’è questa storia? “Negli USA ci sto andando ora, in vacanza. Mi hai beccato giusto in tempo! Quanto al Ruvo, beh quello è il mio passato. Ho disputato il campionato scorso portandomi dietro 8-9 calcettisti da Palo. Quando arrivai mi dissero che se la squadra avesse chiuso il campionato al quart’ultimo posto sarebbe stato come vincerlo. Le cose andavano bene ma poi, a 3 giornate dal termine, dopo 40 punti fatti, fui esonerato. Motivo? Forse non stavo simpatico a qualche dirigente. Ma ormai è acqua passata. Dentro di me non porto alcun rancore". Tra i calcettisti che ha cresciuto in questi anni figura un certo Papapicco, oggetto dei desideri di molte società pugliesi. Cosa ci dice a riguardo? “Papapicco l’ho cresciuto io, sin dai primi passi nel calcio a 5. Si può dire che l’ho preso dalla strada. È un ragazzo davvero in gamba, non a caso a quanto pare ha chiuso con lo Sporting Modugno in B. Lo seguiva anche la Torre-Pino ma ha preferito farsi le ossa in una categoria superiore. Ma lui non è l’unico: in questi anni ho avuto alle mie dipendenze molti altri ragazzi che poi sono cresciuti ed hanno avuto fortuna altrove". Capitolo Torre-Pino. Come si presenterà a Spinazzola, qual è il suo motto? “Lavoro, lavoro, lavoro. È questa la mia caratteristica principale. Bisognerà sudare dal primo all’ultimo minuto. Io non sono uno di quelli che fa progetti o previsioni. Mi adatto alle circostanze e punto ad ottenere il massimo da ogni calcettista. Per il modulo vale lo stesso: non esistono ruoli predefiniti. Il mio eventuale pivot sarà il primo difensore, e il centrale il primo attaccante. Dobbiamo camminare tutti verso un'unica direzione, e solo così potremo ottenere qualcosa di buono! Quanto alla rosa attuale so che è stato riconfermato il gruppo della passata stagione, gruppo che quando lo affrontai in campionato mi fece davvero una buona impressione. Certamente andranno fatti alcuni accorgimenti, ma la base con cui poter lavorare già c'è. È presto insomma per parlare di calciomercato". Cosa si aspetta dal prossimo campionato? “Come ho detto prima: non faccio previsioni. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione e qualche soddisfazione ce la toglieremo sicuramente. La Torre-Pino punterà al possesso palla, segno che potremo giocarci ogni partita a viso aperto. La C1 di quest'anno si presenta abbastanza agguerrita. Squadre come il Sammichele stanno investendo tanto. Altre come il Castellana o il Mola non le scopriamo di certo ora. Insomma lassù sarà bagarre. Noi potremo emergere come outsider. Certamente faremo meglio dello scorso campionato. Parola di mister".