Menu
Tramontana: “Il Real Statte ha qualcosa in più ma siamo pronti a lottare”

La guida storica delle giocatrici calabresi, al Palazzetto dello Sport di Cercola, ci sarà: “Non potevo lasciare da sola la mia squadra”...
Real Statte contro Pro Reggina 97, atto secondo. Dopo essersi scontrate nell'ultima partita valevole per il girone C della Fase nazionale, tarantine ed amaranto sono pronte a darsi nuovamente battaglia. Nell'incandescente atmosfera del Palazzetto dello Sport di Cercola (Na) non si potrà sbagliare, il verdetto che arriverà al termine del confronto sarà inesorabile: chi perde va a casa. Nel quartier generale della Reggina come ci si sta preparando al remake della sfida con il forte Real Statte? Le risposte sono affidate al graditissimo ritorno in pista di Enzo Tramontana, il dirigente amaranto, molto vicino alle ragazze dello stretto durante gli allenamenti, che ha brillantemente superato il malanno cardiaco che l'aveva colpito negli scorsi giorni. Voce tenue e legittimamente provata dalla brutta esperienza, è stato un piacere immenso averlo ascoltato in vista dell'impegno delle sue atlete.
Allora Enzo, la domanda più importante. Come stai?
“Fortunatamente il periodo più brutto è ormai alle spalle. Sto pian piano recuperando il mio stato fisico ottimale, ci vorrà del tempo ma non ho certo fretta. Non vedo l'ora di tornare in pista e dedicarmi al 100% agli allenamenti delle ragazze. Dovrò stare attento a non strapazzarmi e fare le cose con calma”.
Real Statte-Pro Reggina, il destino ha messo nuovamente di fronte queste squadre. Al Palazzetto dello sport di Cercola ci sarai anche tu?
“Ne ho parlato con i medici e sono stati molto chiari. Di regola posso andare, purchè segua la partita senza agitarmi e sgomitarmi, come al mio solito. Considerate le circostanze non sarebbe certo l'ideale, ma la cosa che so per certo è che non voglio lasciare le mie ragazze da sole, ragion per cui ho deciso di esserci. Anche perchè sarà l'occasione di ringraziare chi mi è stato vicino durante il brutto periodo. Sul sito del Real Statte ho visto il sostegno e l'incoraggiamento a non mollare da parte della società e delle calciatrici, un gesto bellissimo che ricorderò sempre. Quando una società è campione, lo è in tutti i campi, non solo nel rettangolo di gioco. E questa è la lampante dimostrazione. Un sentito grazie a tutte le componenti del sodalizio tarantino”.
Per ovvi motivi alla sfida in Fase nazionale, terminata in parità, non eri presente. Quale partita ti aspetti in Final Eight?
“Siamo ben consapevoli della forza del nostro avversario, ma questo non ci impedirà di scendere in campo determinati e vogliosi di far ancora bene. Ripeto, sulla carta lo Statte ha indubbiamente qualcosa in più, questo senza ombra di dubbio. Lotteremo per creare quanti più grattacapi possibili alla squadra di mister Marzella”.
Condizione psico-fisica della tua squadra.
“Bene dal punto di vista mentale, siamo carichi. E' un appuntamento importanti a cui ci teniamo a fare una bella figura. Ok anche dal punto di vista fisico, ci mancheranno due ragazze, ma non per acciacchi o roba del genere. Non saranno della partita il portiere Trovato e il capitano Violi, entrambe impegnate per gli esami di stato. Saranno due assenze importanti, ma chi scenderà in campo al loro posto non le farà rimpiangere”.
Che effetto farà ritrovarsi tutte le squadre più forti d'Italia?
“Per noi è un grande risultato essere arrivati in Final Eight. La nostra attività primaria è il calcio a 11, i riflettori sono puntati quasi esclusivamente su quello. Il calcio a 5, infatti, è un qualcosa che facciamo come completamento del nostro costante lavoro. Mi sembra scontato e riduttivo dire che siamo pronti a giocarci tutte le nostre carte. Cercheremo la vittoria, anche se battere il Real Statte non è certo facile. E lo sappiamo”.
Allora ci vediamo a Cercola. E miraccomando, niente eccessi Enzo!
“Va bene, seguirò i dettami dei medici e di tutti quanti voi. Promesso”.
Quella fra Real Statte e Pro Reggina sarà senza ombra di dubbio una bella contesa da cui ci si aspettano belle soddisfazioni. Intanto, però, la soddisfazione più bella è già arrivata. Inutile chiedersi quale: aver visto Enzo Tramontana vincere la partita più importante, quella con la vita. Chissenefrega del resto.