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Grazie Fuente

Una partita fantastica, giocata in modo perfetto. Quella vista sabato contro il Trani è stata la prestazione migliore dei ragazzi. Il gruppo ha espresso sintonia, grinta e determinazione sin dall’inizio del match, quando Vaccariello imita Del Piero con un pallonetto d’esterno e sigla la prima rete, tutti in piedi ad applaudire l’ennesimo goal spettacolare del grande Ciccio. Al 15’ Guerra perde palla e De Liso servito da Mastrototaro non sbaglia da pochi passi. Il pareggio dura un minuto, a portare di nuovo la squadra ospite in vantaggio è il velocissimo Affatato che smarcatosi sulla sinistra riceve palla da Cervello e infila una rasoiata velenosa. Al 26’ De Nido divora la fascia destra e serve dalla parte opposta Vaccariello, quest’ultimo vede uno spazio libero tra il portiere e la porta e fa centro. Al 28’ Pedico vede l'inserimento in area di De Liso lo serve ed è doppietta per lui. Il primo tempo si chiude con un palo di Mastrototaro su tiro libero.
Nella seconda frazione di gioco la Fuente è più determinata e dopo 3’ minuti Capozzi spegne le speranze del Trani con un diagonale rasoterra che si infila alle spalle di Fasciano. Al 7’ Gagliardi viene espulso per somma di ammonizioni. Dopo tre minuti dal corner Capozzi serve Vaccariello che non sbaglia e gonfia la rete per la quinta volta. Il trani prova ad attaccare anche con il portiere, ed al 28’ il fantastico Di Palma segna da centrocampo a porta vuota. Un minuto dopo ancora un’espulsione per la squadra di casa ai danni di Mastropasqua. C’è spazio anche per il goal su tiro libero di Valente. All’ultimo minuto di recupero il capocannoniere fuentino De Nido chiude i conti sul 8-2.
Da sottolineare il Fair Play e la condotta esemplare del Trani, sia in campo che fuori. Nonostante il match valesse la promozione in C1. Bravi ragazzi. Grazie anche ai circa 100 tifosi che hanno raggiunto Trani per tifare Fuente, per tifare Foggia.
LA FUENTE È IN C1
La Fuente è in C1. La promozione arriva a quattro anni dalla sua nascita, nata da un progetto di Felice Di Croce, la squadra foggiana quest’anno si è avvalsa anche della collaborazione di altri due grandi uomini Pino Tiso e Alfredo Di Giani, i tre presidentissimi hanno messo giù un progetto che ha avuto i suoi frutti, la promozione in C1 e il secondo posto in coppa Puglia. La scelta del mister non poteva essere più azzeccata, Domenico Cataneo ha saputo dare un’impronta vincente donando grinta e gioco ai suoi ragazzi. In alcune partite, come quella contro il Trani, i ragazzi sembravano giocare bendati, i passaggi erano dettati da schemi ben preparati a suon di urla durante la settimana.
La squadra è stata fantastica
Affatato Speedy Gonzales, veloce e essenziale, quando ha portato il pallone tra i piedi non lo ha mai perso, sempre in cerca di giocate semplici.
Capozzi the class, anche se è arrivato quando il campionato era già iniziato ha dato un mano fondamentale, la sua tecnica è di un livello superiore, da C1 appunto.
Cervello il ragioniere, il pilastro della zona arretrata, palla al piede calcola il movimento dei compagni e fa partire l’azione, freddo e determinato.
Coccia il Capitano, la sua fascia da capitano ha un sapore di esperienza, esperienza che sfoggia sulla fascia. Un vero è proprio punto di riferimento per tutti. Bravo Natale.
Del Grosso il Muratore, davanti alla sua porta ha alzato veri e propri muri che in pochi sono riusciti ad infrangere, grande Mario.
De Nido il Toro, si fa largo tra gli avversari con la sua stazza e mette dentro un’infinità di palloni, un applauso al nostro capocannoniere.
Di Palma lo Sciatore, quando ha la palla al piede nessuno riesce a fermarlo, dribbla si accentra e segna, è una ricetta vincente a cui ci ha abituati.
Diomede la Zanzara, un autentico trascinatore in campo e fuori, salta e grida per tutto il match dando forza e coraggio ai suoi.
Guerra il bello, arrivato a Marzo ha giocato veramente poco, ma ha portato un tocco di classe nel look fuentino.
Magistro l’emergente, non trova molto spazio in questa stagione ma il ragazzo ha stoffa e lo dimostrano le 5 reti segnate. Continua così Mirko.
Maizzi the younger, il più giovane di tutti, pochi minuti giocati, in cui ha dimostrato di aver talento. Crescerà e sentirete parlare sicuramente di lui.
Marasco l’uomo spogliatoio, un infortunio lo tiene fuori per quasi metà stagione, nelle prime giornate da il suo importante contributo.
Soccio il giullare, i suoi miglioramenti dall’inizio della stagione ad oggi sono frutto di impegno e pazienza passata ad aspettare il suo momento.
Stramaglia l’avvocato, difende la sua porta con agilità e determinazione. Sempre pronto ad uscire in caso di uno contro uno. Bella Luca.
Vaccariello il cinico, le sue giocate sono di classe, i suoi goal da cineteca, segna in rovesciata, a pallonetto di esterno, a volo da fuori area e serve assist che solo lui riesce a vedere.
Valente l’esperto, la sue età la mette a disposizione dei compagni. A fine gara però, salta e grida con grande entusiasmo come un ragazzino.
Grazie a Giuseppe Menga che ha svolto un ottimo lavoro di preparazione atletica.
Grazie a Paglialonga Fabiano preparatore dei portieri e supporto all’allenatore.
Grazie a Fabio Episcopo che con le sue mani ha curato gli acciacchi dei Blancos.
Grazie a Maurizio il magazziniere sempre presente.
Grazie a chi ha svolto un lavoro “oscuro” fuori dal campo, Mario Pipoli dirigente e grande tifoso.
Grazie ed un grosso applauso per la sua dedizione a Francesco Navarra responsabile del settore giovanile.
Grazie a Francesco Palmieri dirigente accompagnatore storico, grande Franco.
Grazie a questa grande famiglia, grazie FUENTE.
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