Olimpiadi, "l'arbitraggio? Il Teatro dell'assurdo"

Giovedì, 12 Marzo 2009

La sconfitta di Raiano, dodicesimo k.o. stagionale per Olimpiadi, è parsa più pesante ai fini della classifica che del risultato, decisamente eccessivo per quanto visto sul campo. Eppure, in casa biancazzurra, nella settimana che condurrà alla gara più importante del campionato (sabato al PalaDolmen contro il Manfredonia), c’è chi trova qualcosa di positivo dalla trasferta in terra abruzzese.


«Anche questa volta siamo stati in partita fino al loro vantaggio - spiega Nico Ventura -, e fino a quel momento avevamo avuto clamorose occasioni da gol, probabilmente più degli avversari. Dopo il loro 1-0, a metà ripresa, siamo andati in bambola, ripetendo errori già visti nelle ultime uscite e compromettendo una gara che era ancora alla nostra portata». Episodio determinante nel dare il là al successo del Raiano è stato il secondo giallo e relativo rosso inflitto a Perrusi. Svista arbitrale o ingenuità del giovane brasiliano? «Non scherziamo - spiega il tecnico biancazzurro -. Gabriel ha solo mimato il gesto del cartellino per un fallo subito, identico a quello che qualche secondo prima gli era costato il giallo. Invece si è visto doppiare l'ammonizione precedente. In genere non mi appello mai agli errori dei direttori di gara (nonostante quest'anno ne abbia viste davvero di tutti i colori!) ma questa volta non posso fare a meno di farlo: un minuto prima di quell'episodio che ha girato il match, un loro giocatore appena ammonito ha apostrofato l’arbitro dandogli del "figlio di p..." e lo stesso candidamente si è voltato verso di me dicendomi di aver pazienza, perché “fa parte del gioco”. Siccome sono uomo di sport, non ho protestato in quanto capisco che, in una gara così equilibrata, sullo 0-0, buttar fuori il giocatore di casa più rappresentativo non è facile. Ma se dopo pochi secondi succede quello che è successo, credo sia il teatro dell'assurdo. Questi signori devono capire che una loro decisione può decidere risultati, campionati, inficiando il lavoro di mesi. Stavolta non ci sto, è inaudito. Il tutto, senza nulla togliere al valore dell'avversario che, in particolare dopo il vantaggio, ha legittimato la vittoria sul campo». Tralasciando gli errori arbitrali, e tornando alle condizioni generali della squadra, l’impressione, in queste ultime settimane, è quella di un quintetto che gioca un buon futsal ma che finisce sull’orlo di una crisi di nervi alla prima difficoltà. «E' in parte vero - conclude Nico Ventura -, in realtà in alcune gare (con il Pescara) abbiamo ripreso il risultato più volte. E' inconfutabile però che, al di là del precario stato di forma di qualche nostro elemento importante, esista un problema mentale che va risolto ed al più presto».


Enrico Aiello
Addetto Stampa Asd Olimpiadi c5

Questo articolo è stato letto 335 volte.
Vai alla rubrica Serie B »

Altri articoli in questa rubrica