Nova Vigiliensis - L'isola che non c'è 8-5

Martedì, 3 Marzo 2009

«Oggi contavano i tre punti», sentenzia Cortellino a fine gara. Nelle parole del mister c’è la giusta soddisfazione per il risultato positivo, ma pure la consapevolezza di averlo raggiunto attraverso una prestazione non del tutto convincente. Il suo laconico commento, insomma, è la sintesi perfetta del pomeriggio in chiaroscuro vissuto dalla Nova Vigiliensis.
Certo, ora non è il caso di fare troppo i difficili, né di essere autocritici a tutti i costi. Altrimenti i soliti maliziosi potrebbero pensare che i giallorossi si siano montati la testa. Le vittorie, comunque arrivino, non vanno mai disprezzate. Soprattutto da chi vi è poco abituato. D’altra parte, un’accurata analisi della partita deve tener conto di ciò che non ha funzionato. E qualcosa, bisogna ammetterlo, non ha funzionato contro l’Isola che non c’è.
Nulla che sminuisca il successo, sia chiaro, ma le leggerezze che hanno consentito agli ospiti di segnare cinque reti e di sfiorarne altrettante (Racanati e Valente sono stati salvati ben quattro volte dai legni), offrono materiale su cui lavorare in vista del prossimo impegno. Così come bisognerà lavorare su quei cali di tensione che, davanti a squadre più quotate, non ci si può proprio permettere. La ripresa giocata sottoritmo contro i garganici è un esempio lampante in tal senso.
Peccato, perché il primo tempo era piaciuto per intensità e capacità di sfruttare gli evidenti limiti della retroguardia avversaria. Dopo il botta e risposta iniziale tra Di Benedetto (4’) e Scirpoli (5’), i biscegliesi avevano infatti dilagato, portandosi sul 5-1 grazie a Ferrante (6’), Mastroviti (12’),
Tritto (13’) e ancora Ferrante (15’). Al riposo si andava invece sul punteggio di 6-2, fissato dalle reti di Ortuso (24’) e Mastrapasqua (28’).
La musica cambiava al rientro in campo, anche se il terzo centro personale di Ferrante (9’) e il secondo di Mastroviti su rigore (18’), sia pur intervallati dal bis di Ortuso (13’), allontanavano la minaccia della rimonta ospite. L’Isola ci provava ugualmente con Scirpoli, a segno in altre due occasioni (19’ e 23’), senza dare tuttavia la sensazione di poter riaprire davvero il discorso.
L’8-5 conclusivo ha dunque un sapore agrodolce per la Nova Vigiliensis. Ma, come dice Cortellino, contano i tre punti.


da www.novavigiliensis.it

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