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Casolaro e la C1 sfiorata: «Abbiamo vinto lo stesso, il gruppo è stato fantastico»

Arrivare ad un passo dalla promozione in C1 e perderla all’ultimo secondo. Questo è quanto successo alla Five Foggia e a Francesco Casolaro, preparatore dei portieri. Nella gara di Ruvo, contro il città di Andria, si interrompe la sua serie positiva di 4 promozioni consecutive in altrettanti anni, ma non per questo manca la serenità e la soddisfazione, al termine di un campionato difficile ma proficuo sotto il punto di vista lavorativo. Proviamo a tirare una linea per un bilancio di fine stagione.
A una settimana dalla gara di Ruvo contro il Città di Andria, qual è il bilancio della stagione di Francesco Casolaro?
«Sicuramente positivo, anzi, per quanto fatto nell’arco della stagione è come se avessimo vinto il campionato. Abbiamo palesato un buon gioco e abbiamo raggiunto l’inatteso obiettivo play off. A inizio anno nessuno ci accreditava tra i favoriti. Eravamo una squadra imbottita di giovani e inesperta ma siamo cresciuti nel tempo. Questo è merito anche di chi ha lavorato dei ragazzi che hanno profuso impegno, del tecnico Gianni Valente che ha mostrato ancora una volta le sue qualità di categoria superiore, e della società che ci ha supportato».
Dal raduno di Agosto ad oggi quanto è cresciuta la Five Foggia?
«Tantissimo. Sia sotto il profilo mentale sia sotto il profilo tecnico. Ma ancor di più dal punto di vista umano. Nell’arco dei mesi si è creato un grande gruppo di lavoro e una meravigliosa unità d’intenti. Si, questo è stato il nostro segreto nella caccia ai play off».
Già, i play-off. Cosa è successo a Ruvo?
«Gli spareggi sono gare tiratissime e il risultato dipende davvero dai dettagli o dalla buona sorte. Noi siamo stati eliminati con un pareggio. L’Andria, meglio classificata nella regular season, è passata con un gol – beffa a pochi secondi dal fischio finale dei tempi supplementari. Questo è il futsal, con le sue gioie e dolori».
Una stagione di lavoro con Postiglione, Vinciguerra e Raimondi. Qual è il bilancio?
«Sono stati tre ragazzi straordinari, soprattutto alla luce della loro giovanissima età. Ci hanno messo impegno e dedizione e i risultati si sono visti. Sono molto contento del loro rendimento e li ringrazio per la loro disponibilità e per le loro doti umane».
E come è stato lavorare di nuovo con il tecnico Valente?
«Parlare di Gianni per me è come parlare di un fratello. Lavorare con lui è sempre un piacere. Si procede con grande armonia e la massima professionalità. Lui ha idee calcistiche superiori alla media, riesce a trasmetterle ai suoi collaboratori e ai suoi ragazzi».
Un rapporto positivo che ha coinvolto anche la dirigenza con il presidente Antonio Rendinelli.
«Si, si è creata un’ottima atmosfera e un grande spirito di collaborazione. Questo è alla base di ogni successo sportivo».
Esclusi i ragazzi della Five, c’è un calcettista che ti ha particolarmente impressionato in questa stagione?
«È sempre difficile esprimere certi giudizi. Se proprio devo fare un nome faccio quello (scontato) di Vito Cervello. Non è una sorpresa vederlo al top in Serie C2, riesce sempre a confermarsi per qualità e professionalità».
La stagione ha emesso i suoi verdetti con il successo del Futsal Canosa, sofferto ma meritato?
«Certamente si, meritatissimo. Il Futsal Canosa è stata una delle compagini più forti del campionato, per forza dei singoli e qualità di gioco imposto del tecnico Ciccio Vaccariello. Proprio come Gianni Valente,e non lo dico per l’amicizia, anche lui meriterebbe palcoscenici importanti».
Dopo quattro promozioni consecutive in quattro anni, dispiace aver interrotto la tua serie positiva?
«No. Le emozioni che ho vissuto quest’anno vanno al di là di una vittoria sportiva. Sono più importanti, più belle. Certe volte per vincere basta solo lavorare bene e in armonia con chi ti sta vicino, magari divertendoti».