Intervista a mister Del Grosso

Giovedì, 15 Novembre 2012
L’ex tecnico del Real Foggia ringrazia i calcettisti rossoneri

Dopo due mesi appena termina l’avventura di Mario Del Grosso sulla panchina del Real Foggia. Dissapori con le scelte societarie ed una situazione di Classifica immeritata hanno portato all’esonero, ufficializzato dopo la sconfitta sul campo della Torre Rossa Taranto. Il giovanissimo tecnico foggiano, tra ringraziamenti ai propri calcettisti e precisazioni doverose, dice la sua: “Ci tengo a ringraziare il mio staff e tutti i giocatori per l’impegno mostrato in questi mesi non privi di difficoltà, di ogni tipo. A cominciare dalla Preparazione Atletica quando avevo a disposizione appena cinque calcettisti, diventati sette nella seconda settimana e dieci in queste ultime settimane. Affrontare una C1 con un organico di 10 calcettisti è chiaramente penalizzante. Se c’è una cosa che mi rimprovero? Certo, quella di non essermi imposto sin dall’inizio con la società chiedendo di aumentare il numero di giocatori a mia disposizione per avere più alternative e, soprattutto, non trovarmi in difficoltà in caso di squalifiche o infortuni – cosa poi puntualmente accaduta. Spero che ora la società si renda conto e decida di puntellare la rosa. Smantellarla sarebbe un grave errore: la base è valida, e non merita affatto quella posizione di Classifica. Ai miei ex giocatori chiedo di rimboccarsi le maniche e dimostrare che non sono affatto da ultimo posto”. Scelte non condivise: “Ci tengo a precisare che non sono d’accordo con la tesi del Presidente, il quale al ritorno da Taranto mi comunicava l’esonero perché, a suo dire, ‘la squadra non mi seguiva più, soprattutto i grandi, e visti i risultati era giusto dare una svolta (parole riportate in parte nell’articolo scritto dall’Addetto Stampa). Non è assolutamente vero. La vittoria nell'ultima giornata (turno infrasettimanale contro il Donia, ndr) sta a dimostrare il contrario e non penso che il nuovo tecnico, senza nemmeno un allenamento, sia già riuscito ad imporre il suo credo calcistico. La squadra poi, ha sempre seguito le mie direttive e per questo non posso che ringraziare i ragazzi. Ho sempre chiesto cose semplici, visto che la metà dei calcettisti non aveva alcuna esperienza nel Futsal. Personalmente ho avuto un ottimo rapporto con tutti, il problema non ero io, i problemi sono altri.. Grazie Ragazzi, in bocca al lupo”.


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