Nella giornata del Terzo Tempo...

Mercoledì, 4 Febbraio 2009

Il nostro piccolo mondo ce l’ha già. Parlo del terzo tempo. Con i giocatori e gli arbitri, a centrocampo, a stringersi la mano a fine partita. L’anno scorso è entrato anche nel mondo del calcio, il nostro parente lontano. Per tutti, però, il vero terzo tempo è quello rugbistico.

Una tavolata enorme di giocatori e dirigenti che si ritrovano davanti a qualcosa da mangiare e ad una bottiglia di birra. Una normale bottiglia di birra, che, vuota, può diventare un’ottima arma. E non per il famoso gioco della bottiglia. Magari per colpire qualcuno. Così, senza un apparente motivo.

È successo pressappoco questo sabato scorso a Mola. Cinque minuti di calcio a 5, il resto di calci, sicuramente non a 5. A farne le spese la dirigenza sammichelina ed i giocatori della squadra attualmente quinta in classifica.

Non solo Real Mola e Sammichele. Si parla di una terza squadra coinvolta in questo caso, la quale ha addirittura pensato di abbandonare il campionato. Ritirarsi per paura di altri eventi di questo genere. Però non deve essere la violenza, l’imbecillità a vincere. I tre punti devono andare allo sport, al futsal, che poi a vincere sia il Giovinazzo piuttosto che il Sava importa relativamente.

Ciò che importa è evitare il ripetersi di alcuni episodi. E incentivare il vero terzo tempo, non la semplice stretta di mano. Iniziativa che il Torre Pino Spinazzola aveva organizzato al termine della gara di sabato contro lo Sporting Modugno, poi non più realizzata per mancanza di tempo.

Il tempo, sempre lui. Ed non si parla del primo o del terzo. Ora è il momento di un altro tempo: quello di dire basta e voltare pagina.



Sergio Palazzi - Staff FM


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