L’Ospite: Dudù Morgado

Sabato, 6 Novembre 2010
Continua il viaggio del Real Foggia nel panorama del Futsal nazionale ed internazionale, dopo aver intervistato Pula e Foglia,il Real continua il suo percorso con Eduardo Carlos Oliveira Morgado, meglio conosciuto come: Dudù. Dopo due anni di assenza dal campionato italiano causa squalifica, quello che un tempo fu il capitano del Montesilvano, è tornato nel bel paese e nuovamente in Abruzzo,ma per vestire la maglia della Ponzio Pescara. Una trattativa lunga quella che ha portato l’asso brasiliano alla corte di mister Patriarca, cominciata nel lontano mese Giugno. Un colpo decisamente importante quello messo assegno dalla compagine biancoazzurra,che potrà annoverare tra le proprie fila, un giocatore non solo di grande esperienza ma soprattutto di grandi capacità. Una carriera lunga quella di Morgado,che cominciata fin da piccolissimo“Cominciai a giocare all’età di sei anni praticando sia il calcio che il Futsal,purtroppo in Brasile fino a quando non diventi giocatore professionista,nel calcio a 11 guadagni poco, mentre con il Futsal mensilmente prendevo 1000 euro fin da quando avevo 16 anni,quindi per una ragione economica preferii dedicarmi al Futsal, purtroppo non ho avuto pazienza con il calcio, come ne ha avuto il mio carissimo amico Taddei. Personalmente non ho nessun rimpianto,perché nel Futsal sono arrivato ai massimi livelli, e questo mi rende felice, anche perché pratico una disciplina sportiva molto bella, fatta di dinamicità,velocità, in cui nel giro di pochi secondi puoi perdere o vincere una partita,quindi devi partecipare sempre al gioco, discorso diverso nel calcio a11. La mia carriera è cominciata nel Palmeiras, successivamente passai alla General Motors ed in fine approdai all’Ulbra,sono stati anni bellissimi perché ho avuto la possibilità di giocare con tanti campioni, dopo di che arrivai in Italia, dove ho vinto l’Europeo, sono stato vice campione nell’europeo 2007, ho disputato due mondiali e soprattutto ricordo la finale dei mondiali del 2004 contro la Spagna, in cui perdemmo 2-1,però giocammo una grandissima partita”. Cosi il discorso continua sul viale dei ricordi,ed il neo-acquisto della Ponzio ci spiega come e dove nacque la possibilità per lui di poter approdare in Italia“La proposta di arrivare in Italia mi venne fatta durante il periodo in cui militavo all’Ulbra,accettai subito anche perché giocare in Europa era un’esperienza che volevo fare”. Come per tutti i giocatori stranieri anche per Dudù i primi tempi nel nostro paese non furono facili, cosi scavando nel cassetto dei ricordi nella mente di Morgado affiorano tanti ricordi su quel periodo ormai lontano “ Il primo anno per me fu molto difficile, perché non potei giocare, quindi mi allenavo soltanto, non parlavo con nessuno e vivevo in una realtà tutta nuova,in quei giorni sarei voluto tornare in Brasile perché furono davvero molto duri,mi sbloccai nella seconda stagione quando cominciai a giocare, ricordo che in quel campionato partimmo con l’obiettivo di salvarci,invece arrivammo in semi-finale playoff contro il Prato,quella regular season fu il definitivo trampolino di lancio per la mia carriera ad altissimi livelli. A Montesilvano sono cresciuto, ho disputato partite bellissime,sono stato capocannoniere, ho vinto una Coppa Italia, ho conquistato la maglia della Nazionale con il Montesilvano, ed ho conosciuto tanti amici, è stata una bellissima esperienza che porterò per sempre nel mio cuore” Conclusa la parentesi di Montesilvano, con Dudù continuiamo nello sfogliare l’album dei ricordi,fermandoci sulla pagina riguardante la sua breve parentesi spagnola in forza all’Azkar Lugo “ Dell’esperienza spagnola ho dei ricordi bellissimi, il presidente del Montesilvano non voleva lasciarmi partire,personalmente chiesi di andar via perché volevo vivere una nuova esperienza. Purtroppo in Spagna giocai una sola stagione anche se avevo tre anni di contratti,perché non riuscii a star lontano da Montesilvano,però in quella stagione ebbi la soddisfazione di vincere la Recoppa. Per me fu una bellissima esperienza che mi è rimasta dentro, perché li fui professionista a tutti gli effetti, però la nostalgia di Montesilvano mi spinse a tornare in Abruzzo”. Il viaggio attraverso i ricordi ha come penultima tappa la Nazionale, con cui Dudù ha avuto modo di togliersi tante soddisfazioni, regalando al tempo stesso all’Italia tanti successi “Con la Nazionale ho giocato 10 anni,è stata un’emozione indescrivibile,soprattutto la responsabilità d’indossare quella maglia era bellissima,cosa che a tutti i giocatori piacerebbe fare ma che a pochi riesce. Non dimenticherò mai le semi-finali e finali europee e mondiali giocate,ringrazierò sempre l’Italia perché mi ha dato la possibilità di avere una grande carriera, facendomi arrivare do sono arrivato. Con il nuovo C.T. non ho ancora parlato, però lui mi conosce molto bene e sa che mi farebbe piacere tornare in Nazionale, però la convocazione dovrò conquistarla sul campo”. L’ultima tappa attraverso il viaggio dei ricordi, riguarda i due anni di squalifica patiti dal campione biancoazzurro“E’ stato un periodo molto duro, il tempo sembrava non passare più, purtroppo ho pagato per un errore di comunicazione ed ho sofferto due anni per niente, Devo ringraziare Dio e soprattutto mia moglie,che mi sono sempre stati vicini e mi hanno aiutato a superare un momento molto difficile per la mia vita”. Cosi il discorso arriva sul recente passato, che ha visto Dudù protagonista in un torneo internazionale in Kuwait,in cui ha conquistato il titolo di miglior giocatore “E’ stata un’esperienza bellissima a cui ho partecipato per ben due volte, ed ho vinto in entrambe le occasioni, venendo quest’anno eletto miglior giocatore dell’intero torneo, è stato fantastico, perché a quella manifestazione partecipano tantissimi campioni,quindi è stata una bellissima vittoria sia di squadra che personale”. Finito il viaggio attraverso i ricordi, il discorso vira sul futuro e sulla Ponzio Pescara “ La Ponzio Pesca è una società che conosco bene, molto seria che guardano prima all’uomo e poi al giocatore, hanno voglia di crescere e questo mi ha spinto ad accettare la proposta della Ponzio,ma ciò non ha incrinato il rapporto d’amicizia che ho con i tifosi del Montesilvano, con cui si scherza sul mio passaggio al Pescara, però c’è un grande rispetto ed un gran bene. A mio giudizio la Ponzio può far bene sia in campionato che in Coppa Italia, soprattutto dobbiamo puntare ad arrivare ai playoff, personalmente cercherò di fare bene, perché voglio vincere ed arrivare il più lontano possibile”. Prima che l’intervista si possa concludere chiediamo a Dudù quali sogni ha ancora nel cassetto da voler realizzare “Ho ancora tanti sogni da voler realizzare come: vincere uno scudetto,vincere un mondiale e soprattutto fare bene con la Ponzio Pescara”.In conclusione Dudù ha un pensiero per il Real Foggia “Al Real Foggia auguro di salire presto di categoria,e vederla in campionati nazionali il prima possibile


Davide Piteo
Ufficio stampa ASD Real Foggia
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