Diaz, sei riconferme e quattro nuovi Under

Giovedì, 22 Agosto 2013



La Diaz Bisceglie annuncia le riconferme degli atleti Cosimo Di Liddo, Felice Nichilo, Fabio Carrieri, Carlo De Marco, Marco Quagliarella e Nicola Sasso nel roster che affronterà il prossimo campionato di serie C2 di calcio a 5.

Cosimo Di Liddo, 21 anni, è un atleta importante per gli equilibri tattici del team. Il suo utilizzo in campo è reso ancora più prezioso dallo status di under. “Conto moltissimo sul suo contributo

Resta anche Felice Nichilo, 33 anni, vero e proprio collante per il gruppo.

Mister Maurizio Di Pinto potrà ancora avvalersi delle prestazioni del portiere Fabio Carrieri, 25 anni, che nella scorsa stagione ha già dimostrato il suo valore nelle circostanze in cui è stato chiamato a difendere la porta nerazzurra.

Faranno parte del roster Diaz anche gli under Carlo De Marco (21 anni, calcettista con enormi potenzialità in attacco), Marco Quagliarella (classe 1994) e Nicola Sasso (1995), dai quali l’ambiente attende progressi e un apporto di rilievo al resto della squadra.

Lunedì 19 agosto, alle ore 19:30, è previsto il raduno di squadra e staff tecnico. Seguirà una partitella di benvenuto. Martedì 20 e per tutta la settimana, fino a venerdì, le prime sedute agli ordini del preparatore fisico Giuseppe Di Pierro.

La società del presidente Giuseppe Cortellino ha incluso nell’organico altri quattro atleti under, selezionati dagli stage estivi: Francesco Salerno (1992), Massimo Troilo (1994), Nicola Di Corrado (1996) e Pantaleo Papagni (1996, portiere). “Contiamo moltissimo sulla crescita di questi ragazzi che sono certo riusciranno a ritagliarsi spazi importanti” sostiene il tecnico nerazzurro.

Ciliegina sulla torta è il reintegro di Michele Dell’Olio, bomber che, impegni di lavoro permettendo, aggiungerà ulteriore pericolosità offensiva a una Diaz determinata a migliorare il risultato dello scorso campionato: “Per lui, come per gli altri, l’augurio è che non abbia sbagliato le scelte. Credo in questo gruppo e darò il massimo” conclude Maurizio Di Pinto.

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